La prima cosa che ci sentiamo di dire è: non acquistate Green pass falsi che sono proposti online in varie modalità (dalle chat ai siti più inaffidabili con promesse di ogni tipo). È una brutta idea e un comportamento esecrabile, per prima cosa perché l’acquisto di un pass “falso” è contraddittorio rispetto all’atteggiamento volto a evitare la vaccinazione contro il Covid-19. Se non vi interessa la vaccinazione, non vi interessa nemmeno il green pass. Non c’è alcun ragionamento coerente, se non la voglia di evitare i doveri e le responsabilità per ottenere gratis i diritti. Inoltre, non ve lo consigliamo perché potrebbero essere effettive certificazioni verde Covid-19, “rubate” a qualche utente realmente vaccinato oppure validati per altre persone. Sempre che il tutto non sia una mera operazione per incassare soldi, vendendo “patacche” che allo stato dei fatti sono inservibili in quanto non risultano essere QR Code veritieri.
Per comprendere meglio cosa è un Green pass e perché è importante sia per l’ambito privato sia per quello pubblico, abbiamo deciso di creare questo dossier che raggruppa due approfondimenti pubblicati sul sito partner iGizmo.it nelle scorse settimane.
Anche perché dal 6 agosto è obbligatorio esibirlo nei seguenti posti:
- Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso (comprese le mense anche aziendali).
- Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive.
- Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre.
- Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso.
- Sagre e fiere, convegni e congressi.
- Centri termali, parchi tematici e di divertimento.
- Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione.
- Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
- Concorsi pubblici.

Cosa cambia per il Green pass dal 1 settembre
Mentre a partire dall’1 settembre (fino al 31 dicembre 2021), il Green pass sarà necessario per viaggiare su determinati mezzi di trasporto pubblico e privato. In particolare, la certificazione verde sarà obbligatoria per salire su aerei, navi e traghetti per il trasporto interregionale, escluse le imbarcazioni che si muovono da una parte all’altra dello Stretto di Messina.
Inoltre, il pass sarà richiesto per viaggiare sui treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità (sono dunque esclusi i treni regionali), nonché sugli autobus che collegano due o più regioni. Infine, la certificazione verde sarà necessaria per gli autobus utilizzate per il noleggio con conducente. La mascherina è sempre obbligatoria.
Niente green pass obbligatorio, invece, sul trasporto pubblico locale, sia nelle regioni in zona bianca sia in zona gialla. Il Governo e Comitato tecnico scientifico hanno stabilito che la capienza massima di autobus e treni locali sarà pari all’80% del totale dei posti disponibili. È sempre obbligatoria la mascherina. I taxi e le auto blu (i noleggi con conducente) sono considerati traporti locali e quindi non servirà esibire il certificato europeo per salire a bordo.

Oltre ai viaggi e ai trasporti dal primo settembre il Green pass sarà obbligatorio per “tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari”, sempre che seguano le lezioni in presenza. Sono quindi esclusi dall’obbligatorietà di Green pass tutti gli studenti minorenni. In più, la certificazione sarà necessaria per gli allievi delle “istituzioni di alta formazione musicale e coreutica, nonché per le attività delle altre istituzioni di alta formazione collegate all’università”.
Tutte le informazioni fornite dal Governo su come funziona, come ottenere e quando serve il Green pass in Italia sono ospitate sul sito istituzionale: https://www.dgc.gov.it/web/
Green pass: come funziona, quando serve in Italia e all’estero e come ottenerlo
L’Unione europea ha finalmente varato il certificato digitale per il Covid, definito anche Green pass, che permette di viaggiare in modo sicuro, attento e semplice all’interno dell’Europa durante questo continuo periodo pandemico. Non solo, il certificato verde è diventato anche un documento fondamentale per entrare e persino per lavorare nell’ambito della ristorazione (bar e ristoranti). Probabilmente sarà richiesto anche nelle località turistiche e per entrare in luoghi aperti al pubblico, tra cui musei e molto altro. Facciamo il punto di tutto ciò che è necessario sapere per ottenere il Green Pass, quando serve e come funziona in questo dettagliato articolo.
L’app per verificare la certificazione verde Covid-19
Dopo il varo del governo Draghi del provvedimento che entrerà in vigore il 6 agosto, la situazione relativa alla certificazione verde è in evoluzione. Un tema rilevante è quello dei controlli dove il Green pass sarà obbligatorio. L’esecutivo ha messo a punto oltre alle linee guida un opportuno vademecum operativo. E soprattutto una nuova app, con la quale avverrà il processo di verifica delle “Certificazioni Verdi” per la pandemia. Si chiama VerificaC19 la app di verifica nazionale, installata su un dispositivo mobile.

Consente di controllare l’autenticità e la validità delle certificazioni senza la necessità di avere una connessione internet. E soprattutto senza memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore. L’applicazione VerificaC19 – gratuita – è conforme alla versione europea, ma diminuisce il numero di dati visualizzabili dall’operatore. Così da minimizzare le informazioni trattate. Tutto quello che c’è da sapere nel nostro articolo.
Il sito istituzione del Governo italiano relativo alla certificazione verde Covid-19 è raggiungibile a questo indirizzo: https://www.dgc.gov.it/web/