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Sostenibilità certificata: intesa tra Equalitas ed Brc-Gs per un approccio semplificato

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Un importante momento di confronto sul tema della sostenibilità si è svolto tra due protagonisti del settore: BRC-GS ed Equalitas. Che hanno presentato il progetto che prevede la verifica della sovrapponibilità dello standard “BRC-GS Ethical Trade and Responsible Sourcing Issue 2” e dei requisiti etici dello standard “SOPD Equalitas Rev. 4”, con conseguente messa a punto di procedure di audit che consentano la verifica congiunta dei due standard. Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Equalitas, e Fiona Humphries, Scheme manager di BRC-GS, hanno spiegato la ratio alla base dell’allineamento, focalizzandosi soprattutto sulle richieste del mercato e sui riconoscimenti dei buyer. E veicolando da subito il messaggio che evitare duplicazioni nelle certificazioni rappresenta una grossa opportunità per le aziende di razionalizzare e di creare co-marketing tra enti e le stesse imprese.

Il progetto Equalitas

Equalitas è un progetto il cui varo, avvenuto nel 2015, ha rappresentato un primo punto di arrivo rispetto ad almeno 5 anni di esperienze e confronti con l’accademia e le imprese. Questo anche per il tramite di diversi “contenitori, il più rappresentativo ed aggregante dei quali è stato il Forum per la Sostenibilità del Vino organizzato dal Gambero Rosso, sorto per censire l’esistente in materia di sostenibilità in ambito vitivinicolo e per creare un luogo virtuale in grado di catalizzare e contaminare le istanze di tutti i portatori di interesse). Il progetto Equalitas ed il relativo Standard, fortemente voluti da Federdoc, si rivolgono alla filiera del vino e pertanto si inseriscono logicamente nelle sue dinamiche produttive, prevedendo l’adozione dei requisiti e la certificazione da parte di tutti i tipi di attori coinvolti. La norma prevede infatti la certificazione di tre dimensioni produttive: l’impresa (standard di Organizzazione), il prodotto finito (standard di Prodotto), il territorio a Denominazione d’Origine (standard di Territorio). Nell’interesse dei produttori, la vision di Equalitas prevede percorsi di semplificazione e razionalizzazione, che su un piano concreto si sostanzia in operazioni che consentono alle aziende di evitare di doversi sottoporre più volte al giudizio di diversi arbitri per dare prova di ottemperare agli stessi requisiti.

La realtà BRC-GS 

Per quanto concerne BRC-GS, va ricordato che stiamo parlando di uno dei colossi globali nel mondo delle certificazioni, essendo proprietaria di una serie di norme, che coprono temi dalla sicurezza alimentare al brokeraggio, a fronte delle quali le aziende, specie quelle del settore alimentare, debbono confrontarsi. Il consumatore medio non lo sa, ma oggi è quasi impossibile che un’azienda, di qualsivoglia parte del mondo, lavori per una catena di supermercati senza avere ottenuto una certificazione tra quelle proposte da BRCGS.

Una nuova collaborazione

Dunque, in quest’ottica che si è dato vita alla collaborazione tra BRCGS ed Equalitas, con un progetto che prevede la verifica della sovrapponibilità dello standard “BRCGS Ethical Trade and Responsible Sourcing Issue 2” rispetto ai requisiti etici dello standard “SOPD Equalitas Rev. 3”. Come si evince dal titolo dello standard BRC-GS, il focus specifico è il pilastro etico, tema sul quale Equalitas si sta spendendo anche su altri fronti, creando tavoli di lavoro (il più noto quello organizzato in seno al festival Luci sul Lavoro di Montepulciano) che coinvolgano parti interessate e istituzioni, tra cui i due ministeri di pertinenza, quello del Lavoro e quello delle Politiche Agricole. Il tutto con l’obiettivo dichiarato di materializzare lungo la filiera del vino, e fino al consumatore, le migliori pratiche etiche ed economiche del lavoro.

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