L’arte dell’abbinamento, è risaputo, richiede un gusto molto sviluppato, tanto ingegno nell’individuare il corretto accostamento, nonché una buona dose d’intuizione. Non è facile, infatti, saper sempre cogliere le sfumature che conducono al perfetto accordo. Ma tra le pieghe di ogni sapore, a rendere speciale ogni proposta è soprattutto la mano di chi è chiamato a trovare il punto di congiunzione tra elementi e fattori in gioco. Ma l’abbinamento, in quanto arte, non è da concepirsi come qualcosa cui imporre limiti. E, soprattutto quando si parla di vino, da confinare ai soli ambiti di tavola e cucina. E qui entra in gioco una delle più innovative e affascinanti iniziative sviluppate, noblesse oblige, dalla più antica Maison de Champagne: Ruinart.

Unconventional Bubbles: Ruinart “celebrare” lo Champagne
“Il nuovo modo di abbinare lo Champagne è associandolo all’arte, con la A maiuscola”, racconta a WineCouture Silvia Rossetto, responsabile marketing e comunicazione di Ruinart Italia.
“E chi meglio di Ruinart poteva dare vita a un progetto di questo tipo. La Maison, infatti, affonda le proprie radici proprio nell’Arte fin dal 1896, quando commissionò la prima pubblicità artistica a uno dei più importanti rappresentati dell’Art Nouveau: il ceco Alphonse Mucha”.
Oggi quella che fu un’intuizione originale si perpetua nella selezione che, ogni anno, Maison Ruinart compie, ingaggiando un artista contemporaneo per “celebrare” lo Champagne.
“Per il 2020 e il 2021, il prescelto ad aver firmato la collaborazione Carte Blanche è stato l’artista britannico David Shrigley, che ha creato delle opere per Ruinart caratterizzate da tratti profondamente sarcastici, all’insegna di un’ironia in perfetto stile British”, riprende Silvia Rossetto.
“Per dare vita a questa gioiosa e giocosa celebrazione dello Champagne, Shrigley si è ispirato alla storia della Maison e alle sue celebri cantine, le storiche Crayères patrimonio Unesco”.

L’abbinamento tra cibo e Arte: i piatti dello chef Paolo Griffa reinterpretano David Shrigley
Ma come si associa al cibo e allo Champagne un’opera d’arte? “Andando a selezionare uno chef di punta e che potesse rappresentare attraverso i suoi piatti le medesime intuizioni ed emozioni che nascono dalle opere d’arte”.
In Italia la scelta è ricaduta sullo chef stellato Paolo Griffa, “stella nascente tra i giovani talenti italiani in cucina”. Ed è stato l’executive del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur, stella Michelin dal 2019 e premiato da Forbes tra i 100 Under 30 più influenti d’Italia, ad aver dato forma, all’interno del progetto Food For Art, a un menù associato alle bollicine Ruinart assolutamente perfetto. Con piatti che hanno saputo fedelmente riproporre la medesima gioiosa e giocosa interpretazione della Maison offerta dalle creazioni artistiche di David Shrigley.
L’artista britannico, attraverso i suoi disegni, neon e sculture raggruppati in una reinterpretazione artistica intitolata “Unconventional Bubbles”, ha infatti condotto in un viaggio allo stesso tempo accogliente e singolare, in grado di offrire una prospettiva sorprendente sulla natura e sul processo di vinificazione. Allo stesso tempo, ci ha reso consapevoli delle quotidiane sfide ambientali, cui Maison Ruinart presta molta attenzione. E l’umorismo, sotto questo profilo, è senza dubbio uno dei migliori mezzi per diffondere consapevolezza, attraverso posizioni che sono al contempo audaci e impegnate.
Un nuovo modo di concepire lo Champagne. Esclusivo, proprio come il R de Ruinart Vintage 2011 che ha fatto il suo esordio in Italia nello speciale circuito Ruinart Assemblage 1729 in occasione proprio della presentazione nel nostro paese delle opere di David Shrigley dedicate alle bollicine della più storica Maison di Champagne.
