Entrato a far parte del Centre Vinicole Champagne – Nicolas Feuillatte (Cv-Cnf) nel 2017 in veste di amministratore delegato con l’ambizione di dare forma a un modello cooperativo risolutamente impegnato nella ricerca di una propria strada verso la premiumizzazione e ulteriori sbocchi sui mercati internazionali, oggi Christophe Juarez è stato nominato alla guida del nuovo gruppo Terroirs & Vignerons de Champagne.
Dal 1° gennaio 2022 passerà a occupare la poltrona di Ad di un vero e proprio colosso, realtà che riunirà circa 6mila vigneron e quasi 3mila ettari distribuiti su tutta la Denominazione, ovvero quasi il 9% della superficie del vigneto Champagne. Da lui ci siamo fatti spiegare quali sono le ambizioni di questo nuovo gigante dell’universo delle bollicine più amate al mondo.
Fusione senza precedenti in Champagne da 25 anni, quali sono gli assi chiave del nuovo progetto Terroirs & Vignerons de Champagne?
Innanzitutto, era fondamentale federare tutti i cooperatori e farlo attorno ai cardini dei talenti esistenti e dell’impegno di centinaia di viticoltori. Servire e supportare il socio è fondamentale. Non dimentichiamo che noi siamo un’estensione della loro cantina.
È chiaro, quindi, che quello che è il supporto quotidiano e durante l’intero processo di vinificazione sono stati i temi al centro di questa fusione. Faremo affidamento, in merito, sulla riconosciuta competenza dei membri del nostro team per consolidare quanto già di meglio c’è all’interno di ogni sito produttivo e dare forma a un’unica famiglia.
Si tratta infatti di condividere il know-how di ciascuna struttura e di continuare a sviluppare cuvée specifiche per i nostri soci.
I nostri Chef de Cave saranno garanti dell’identità di ciascuna Maison: a continuare ad essere affermato sarà il “lusso accessibile” di Nicolas Feuillatte, mentre costruiremo il posizionamento di Castelnau, sviluppando servizi e partnership privilegiate.
Aggiungo che nella riflessione è stata inclusa la Maison Abelé 1757, di recente acquisizione. Ma va inteso che siamo estremamente attenti a preservare il suo status speciale di négociant all’interno del Gruppo, gestendo al meglio la convivenza di questi due mondi: la cooperazione da un lato e il négoce dall’altro.

Che status avete pensato per Maison Abelé 1757 all’interno della vostra nuova “galassia”?
La Maison Abelé 1757 rimarrà gestita in modo indipendente, con la sua missione di gioiello artigianale del lusso e lo status di négociant, la sua rete distributiva, la sua vocazione ultra Premium e il suo Chef de Cave.
Quali sono le ambizioni di Terroirs & Vignerons de Champagne?
L’ambizione è quella di creare un nuovo operatore cooperativo di primo piano nel momento preciso in cui lo Champagne esce dal confinamento in cui la pandemia ci ha tutti costretti e riprende a crescere.
È un approccio, quello che ci caratterizzerà, che solo un’organizzazione presente in tutte le aree di produzione, che vendemmia in tutti i terroir, vinificando i tre vitigni di riferimento, può prendere in considerazione, soprattutto considerando il numero molto ampio di segmenti di mercato in cui operiamo, sia l’ultra premium o quello più accessibile.
Le nostre saranno ambizioni all’altezza di un’organizzazione commerciale con una dimensione internazionale che anticipa i bisogni, grazie a team di marketing attenti ai consumatori, beneficiando di competenze enologiche di prim’ordine e tecnologie all’avanguardia.

Come sarà impostata dalla vostra struttura business?
Abbiamo scelto la strada di un’organizzazione a matrice che riunisce più di 300 dipendenti in cui i marchi giocano un ruolo centrale, garantendo un equilibrio di poteri e responsabilità tra gli stakeholder a monte e a valle.
Terroirs & Vignerons de Champagne ottimizza le competenze intorno ai centri di profitto, ciascuno dei quali ha la responsabilità diretta della generazione di reddito commerciale, rendimento economico e sviluppo.
I riferimenti saranno, dunque, Champagne Nicolas Feuillatte, Champagne Castelnau, Abele 1757 e un polo “Servizi” destinato a collaborazioni con partner privilegiati.
Questa modalità operativa genererà un forte vantaggio competitivo: quello di riunire sotto lo stesso tetto tutte le competenze di filiera, dalla vigna alla vinificazione e l’assemblaggio, con un’offerta ben diversificata e dedicata su ciascun sito di produzione.
Ma anche successivamente, con forti competenze di marketing, conoscenza del mercato e capacità di vendita in grado di proiettare i nostri vini nei cinque continenti.
Il beneficio di una fusione è diffondere il più rapidamente possibile le buone pratiche a tutti i livelli, pensare “globalmente” e come Gruppo, coordinarsi e agire collettivamente.
E il modello a matrice si è imposto come il modo migliore per decuplicare il potenziale dei nostri punti forti, promuovendo collaborazioni trasversali e team multidisciplinari meglio attrezzati per trovare soluzioni smart a problemi che alla fine sono gli stessi.

Che benefici ambientali ne trarranno i vigneti della Champagne da questa fusione?
Questa fusione è un’operazione di portata senza precedenti per il vigneto Champagne. È un progetto politico per mobilitare un settore che deve continuare a produrre uva in linea con le esigenze del mercato affrontando il cambiamento climatico, la salvaguardia dell’ambiente e la promozione di chi vi opera.
Lo sviluppo delle certificazioni Viticoltura sostenibile in Champagne (Vdc) e Alto valore ambientale (Hve) richiederà un accompagnamento massiccio dei viticoltori per promuovere buone pratiche culturali e nuove organizzazioni durante la vendemmia.
Dovremo fornire una risposta collettiva a uno scenario viticolo futuro basato su rese controllate, conservazione dei nostri paesaggi, adattamento del nostro patrimonio vegetale e pratiche rispettose degli standard ambientali.
Bisognerà pensare all’utilizzo di mezzi tecnici incontestabili che permettano di porre l’accento sulla qualità e far fronte all’audacia del compito che ci viene oggi affidato.
Quali sono i vantaggi per i diversi brand del nuovo Gruppo Terroirs & Vignerons de Champagne?
Diventiamo innanzitutto un interlocutore di riferimento con una varietà di posizionamenti intelligentemente allineati alle aspettative degli amanti dello Champagne.
Forniremo così e sempre più risposte adeguate per soddisfare i vari segmenti di mercato preservando la forza di ciascun brand, puntando sul mercato internazionale e senza cedere alla pressione delle promozioni.
Con Nicolas Feuillatte, il terzo brand al mondo, leader in Francia, siamo in grado di offrire un marchio accessibile e forte a livello internazionale, costantemente allineato con le aspettative dei consumatori.
Con Castelnau potremo proporre una Maison complementare in linea con ambizioni e reti distributive chiaramente definite, beneficiando di un posizionamento e di uno stile ben affermati.
Poi, saremo innovativi nel dirigere una struttura storica dell’universo dei négociant adottando un posizionamento di nicchia per Abelé 1757.
Infine, ci metteremo in condizione di sviluppare una quarta strada di crescita offrendo i nostri servizi a terzi, facendo leva sulla nostra competenza in tema di vini e la nostra notevole eccellenza tecnica.
Il tutto verrà ovviamente orchestrato partendo dal legame fortissimo con la vigna e i territori che solo un’esperienza a stretto contatto con la terra può offrire.
