Si apre una nuova stagione. Non solo per il vino. E la Primavera si può vivere anche nel calice con un viaggio tra sentori, aromi e sensazioni. Proprio come quello che scegliamo di presentarvi attraverso due espressioni firmate Tenute Tomasella, per suggerirvi un’esperienza memorabile in queste terre vocate al confine tra Veneto e Friuli, dove i vini contengono gli accenti specifici di ogni area per portare in tutto il mondo il messaggio di bellezza nella quale l’azienda è immersa ogni giorno.
Una bollicina e un rosé per brindare alla Primavera
Per Tenute Tomasella, azienda vinicola a Mansué, in provincia di Treviso, è importante che ogni bottiglia sia una sinfonia composta in vigna. Tutte le uve vengono lavorate seguendo rigorosi protocolli, rispettando in ciascun passaggio produttivo principi enologici d’avanguardia. Il lavoro manuale in vigna trova poi in cantina tutta la tecnologia necessaria per intervenire poco e correttamente, al fine di garantire vini sani e in grado di restituire il grande lavoro della natura preservando la ricchezza dei singoli areali.
Come nel caso di due etichette che sono annuncio spensierato di Primavera, come il Pro’ Prosecco Doc Treviso Spumante Brut Millesimato e il Carmen Rosato Trevenezie Igt.
Il primo, bollicina ottenuta da uve Glera dal perlage regolare e persistente. Il naso è tipico e varietale, guidato da freschi sentori fruttati che richiamano la pera e la mela gialla su tutto. In degustazione è armonico e gradevole, ben bilanciato, leggermente sapido in chiusura e di buona lunghezza.
Ideale come aperitivo ad accompagnare antipasti e piatti leggeri tipici della cucina a base di pesce, è da provare in accompagnamento a cocktail di gamberetti.

Il Carmen Rosato Trevenezie Igt nasce invece da uve Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso. Si caratterizza per gli avvolgenti profumi fruttati di sottobosco, ciliegie e lampone, ed è lievemente floreale. In bocca si rivela morbido, elegante e di lunga persistenza con una sottile ed intrigante vena sapida. Perfetto come aperitivo, ma anche in abbinamento ad antipasti leggeri, pesci crudi o cucinati delicatamente e formaggi freschi.
Due vini, dunque, perfetti per brindare alla Primavera, squisitamente genuini eppure non convenzionali, ma soprattutto capaci di sorprendere portando in tavola la narrazione di una terra di passaggio dove i confini non creano divisioni, ma portano ricchezze di sfumature in ogni bottiglia, regalando un’esperienza sensoriale nel segno dell’armonia, della finezza e dell’eleganza.
