Quattro giorni intensi di degustazioni e un’affluenza costante e fuori dalle aspettative. Si è concluso con un grande successo di visite e contatti la partecipazione del Consorzio Colli Tortonesi alla 54esima edizione del Vinitaly di Verona.
“Dopo il grande successo della recente prima edizione di Derthona Due.Zero, siamo stati nuovamente felici di constatare anche al Vinitaly il grandissimo interesse espresso nei confronti del Timorasso”, ha commentato Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. “Era stato annunciato come il Vinitaly della ripartenza e l’entusiasmo che ha accompagnato i visitatori che passavano allo stand certifica la grande voglia di ricominciare, nonostante il delicato periodo che stiamo vivendo”.
L’esperienza del Timorasso a Vinitaly 2022 e chi sono i suoi tre nuovi ambasciatori
Il banco di assaggio allestito all’interno dello stand del Consorzio ha presentato ogni giorno i vini di diversi produttori, mettendo in degustazione annate differenti conducendo il pubblico, prevalentemente esperto, lungo un percorso di conoscenza del vitigno Timorasso che fosse il più completo possibile. “L’obiettivo era quello di mettere in evidenza il potenziale evolutivo di questo vino, ma allo stesso tempo anche la freschezza che sa regalare in gioventù”, ha evidenziato Repetto. “Sono passati operatori italiani, ma anche molti stranieri, tutti favorevolmente colpiti dalle peculiarità distintive di questo vino. Abbiamo accolto visitatori provenienti da molti paesi, in particolare dalla Scandinavia, dai Paesi Bassi, dal Belgio e dagli Usa. Erano tutti molto curiosi e desiderosi approfondire la conoscenza di questo vitigno e del territorio dei Colli Tortonesi”.
Non solo: il Consorzio sul palcoscenico di Vinitaly ha anche annunciato quelli che saranno gli Ambasciatori del Timorasso. “Abbiamo deciso di premiare il lavoro e la dedizione di quei professionisti del settore che ogni anno si impegnano a valorizzare e far conoscere il nostro territorio e il suo vitigno simbolo, il Timorasso”, ha concluso il presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi. “Per il primo anno abbiamo scelto all’unanimità tre nomi nei confronti dei quali tutti noi produttori nutriamo da tempo riconoscenza per aver deciso, in tempi non sospetti, di credere in una varietà un tempo completamente sconosciuta”.
Ed ecco i tre Ambasciatori:
- Massimo Bernaschina, proprietario del ristorante la Curia ad Aqui Terme (Alessandria), un’osteria specializzata in cucina tradizionale piemontese. Nella sua carta dei vini il Timorasso occupa da tempo un ruolo di primo piano, tanto da avergli dedicato una sezione specifica che accoglie più di 15 etichette.
- Maurizio Menichetti, sommelier e proprietario, insieme alla moglie e chef Valeria Piccini, del ristorante Caino, due stelle Michelin a Montemerano (Grosseto). Il primo ristorante in Italia a credere nel Timorasso, inserendolo nella sua carta dei vini già a partire dagli anni ’90.
- Conrad Mattern, profondo conoscitore del Timorasso, ha creato una azienda e un sito, www.timorasso.de, che importa e distribuisce in Germania esclusivamente questo vino. Il suo listino comprende i vini di oltre 50 aziende, con annate anche molto vecchie e rare.
