Con oltre 17 milioni di bottiglie nel 2021, la Doc del Pignoletto ha registrato una crescita a doppia cifra in un anno ancora parzialmente segnato dalla pandemia.
Il report stilato da Iri segnala come tra i vini più venduti nei supermercati il Pignoletto sia cresciuto del 5,6% in volume e del 2,6% in valore. E a Vinitaly un percorso di degustazione libero e didattico ha consentito ai visitatori di assaggiare oltre 60 diverse interpretazioni di questo vino, da apprezzare sia nella sua veste di frizzante e spumante sia nella sua versione ferma.
Pignoletto, le bollicine bianche emiliane alla ribalta
Dunque, le bollicine bianche emiliane si ritagliano un posto nel cuore e nel carrello dell’appassionato. Un risultato che trova una ulteriore evidenza nei dati annunciati dal Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna, che parlano di un aumento nell’imbottigliato nel 2021 di oltre il 20% sull’anno precedente, con un salto da 14 milioni di bottiglie annue a oltre 17 milioni.
“Il Pignoletto è un vino profondamente radicato nella storia e nelle tradizioni emiliane”, sottolinea Carlo Piccinini, presidente del Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna.
“Nello stesso tempo crediamo che, per le sue caratteristiche, a cominciare dalla capacità di combinare brio e immediatezza, conservando una sua distinta identità, abbia grandissime potenzialità anche al di fuori della nostra regione e oltre i confini nazionali”.
“I risultati del 2021 ci spingono a proseguire nella strada della promozione e ci auguriamo che questo trend non possa che consolidarsi nel corso di quest’anno”.
Il Pignoletto, o Grechetto gentile, è un vitigno fortemente radicato nel territorio che si snoda attorno alla via Emilia, da Modena fino a Faenza. In questi luoghi, le 26 realtà associate al Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna con i circa 8.000 viticoltori raccolti sotto la loro egida coltivano uve su 2.300 ettari vitati.