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Edoardo Freddi International: partnership con Lea Winery

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Lea Winery entra nel portfolio di Edoardo Freddi International, la prima realtà italiana di export management del settore vitivinicolo. Dopo Feudi di San Gregorio, Efi sigla una nuova partnership a dimostrazione di come negli anni sia diventata un punto di riferimento per le cantine che vogliono dare nuovo slancio al loro sviluppo sui mercati esteri. Nata nel 2016, Lea Winery è un’azienda sostenibile, innovativa e orientata alla qualità, che porta avanti un progetto vitivinicolo naturale, una realtà che produce orange wine in un maniero fondato più di 400 anni fa. Con all’attivo già 40 aziende italiane in portfolio, la Edoardo Freddi International si conferma così vero e proprio acceleratore di business per cantine che intendono avere un ruolo di primo piano nei mercati internazionali: dall’export in Europa (mercato principale la Germania, dove Feudi di San Gregorio ha recentemente aperto una propria filiale) agli Stati Uniti, dall’Australia fino all’Africa.

Con Lea Winery gli Orange Wine entrano nel portfolio export di Edoardo Freddi International

Con la dicitura “Orange Wine” si definiscono quei vini bianchi per i quali l’uva viene lasciata a contatto con le bucce per giorni, settimane o anche mesi. Una tecnica di vinificazione antica che è tornata in auge solo negli ultimi 20 anni, che regala un vino più intenso al naso e al palato, con tannini significativi. Gli orange wine appartengono alla categoria dei “vini naturali”, che comprende quelli ottenuti da mosto d’uva fermentato genuino senza additivi utilizzati nella vinificazione, che segue metodi semplici o tradizionali.

“Siamo felici”, commenta Edoardo Freddi, “di poter rappresentare Lea Winery, una delle cantine più virtuose, che sostiene al meglio la viticoltura biologica e orientata all’eco-sostenibilità. Metteremo a loro disposizione la nostra expertise per intercettare le principali tendenze nei diversi mercati e canali con l’obiettivo di aprire nuove opportunità di business e crescita”.

Tutti i vigneti di Lea Winery sono in conversione al biologico. E la cantina si avvale di droni e satelliti per studiare la geomorfologia del suolo per rispondere a esigenze specifiche nelle diverse aree del vigneto, così come della tecnologia Gps, che fornisce indicazioni precise nella gestione delle diverse zone del vigneto e permette ai trattori di essere a guida autonoma per raggiungere la massima precisione possibile. Oltre a questo si avvale anche di viti Piwi, varietà di uva resistenti ai funghi che non richiedono quasi nessuna irrorazione e sono anche certificate biologiche.

Eleonora Spadotto, proprietaria e socia di Lea Winery, commenta così: “Grazie all’esperienza e conoscenza di Efi dei mercati esteri, puntiamo a sviluppare e consolidare relazioni commerciali con partner internazionali del settore del vino. Siamo fiduciosi che insieme, nei prossimi anni, raggiungeremo risultati sempre più ambiziosi”.

Con Lea Winery gli Orange Wine entrano nel portfolio export di Edoardo Freddi International. Nuova intesa che fa crescere l'azienda.
(Credits Ph. Copertina Jacopo Salvi)
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