Dalla Valpolicella al Garda, i vini “Veronesi” Santa Sofia cambiano veste. Un vero e proprio restyling per la storica cantina guidata dalla famiglia Begnoni, che oggi presenta la nuova linea di etichette pop, luminose e coloratissime. Da sempre famosa in Italia e nel mondo per i suoi Amaroni Classici, Santa Sofia dimostra ancora una volta una forte spinta rivolta alle nuove tendenze e al mercato internazionale, regalando una luce inedita ai suoi vini “Veronesi”: il Valpolicella Classico, il Lugana, il Garda Doc Croara del Lago, il Chiaretto di Bardolino, il Bardolino Classico, il Custoza, il Soave e il Pinot Grigio del Garda. Ecco come è cambiato il loro volto.
Come cambiano le etichette “Veronesi” della cantina della famiglia Begnoni
Le etichette precedenti dei vini “Veronesi” firmati Santa Sofia riportavano una fascia nera decorata dallo stemma della cantina in differenti colori. Le stesse tonalità che oggi rappresentano il nuovo spirito delle stesse referenze vinicole. Una scelta nata internamente, quella del restyling, per una serie di vini che da sempre ricevono buonissima risposta dal mercato e che li rende così più immediati e facilmente riconoscibili.
“In un panorama così estremamente dinamico e in rapida evoluzione, abbiamo voluto ripensare ai colori dei vini delle denominazioni veronesi, per distinguerci e per trasmettere attraverso un’estetica più vivace, spensierata e luminosa, anche un approccio più leggero per questi vini che stanno riscontrando molto consenso”, spiega Luciano Begnoni, proprietario ed enologo di Santa Sofia.
Verde, Rosa, Azzurro, Blu, Arancione, Bordeaux: le nuove etichette mirano a raccontare le stagioni e la biodiversità del territorio veronese.
Dalla Valpolicella al Garda: il restyling pop dei vini Santa Sofia
È uno slancio pop quello del restyling promosso da Santa Sofia. Le etichette più giovani e fresche della storica cantina si avvicina così a un pubblico più giovane e preparato, alla ricerca di vini croccanti, sapori raffinati e riconoscibili ma al contempo poco complessi.
Le sfumature del colore blu vengono riservate alle etichette dei vini del Lago di Garda e perfetti per la stagione estiva: c’è il Croara del Lago – Garda Doc nato nel 2020, un bianco leggero, piacevole e gentile; poi il Pinot Grigio del Garda dai sentori di frutti tropicali e gli aromi del timo. Non può mancare il Lugana, dalle note floreali e fruttate, sapide e minerali.
Non serve spostarsi di molto per scoprire il Chiaretto di Bardolino Doc, un vino che la cantina produce ormai dagli anni ’60. Rosa brillante e dai riflessi ramati come un tramonto sul lago, la nuova etichetta si presenta di rosa acceso. Sentori di timo e maggiorana, amarene e melagrane per un vino fresco, aromatico e ben equilibrato.

Dal Lago di Garda, risalendo il fiume Mincio, ci si sposta a Custoza. Qui per l’omonima Denominazione troveremo un’etichetta di colore arancione acceso, che rimanda alle note di zucchero glassato, mandorle dolci, frutta tropicale e ricordi di crema pasticcera. Un vino che stupisce per struttura e intensità aromatica.
Spostandosi ad est, si approda tra le colline del Soave. Un territorio verdissimo raccontato dallo stesso colore della nuova etichetta, per un vino must per ogni stagione: un bouquet complesso e sorprendente, che va dai sentori di frutta come pesca bianca e scorza di arancia, ad aromi come la limoncella e l’anice stellata e fiori come acacia e mughetto. Chiudono i sentori minerali e più sapidi.
Tra i rossi, il Bardolino Classico che racconta delle ultime settimane d’estate con l’etichetta di colore arancione: piacevolmente tannico, tra amarene e liquirizia, ricorda le colline dell’omonimo territorio con il suo colore rubino e dai riflessi violacei. Parte di questa piccola rivoluzione è anche l’iconico Valpolicella Classico dall’etichetta di color bordeaux: un vino della tradizione veneta, che per Santa Sofia si presenta con buona acidità intenso nel colore e al palato con profumo di frutti rossi, ciliegie, lamponi e ribes con tratti di caffè e cannella.
