Una nuova immagine per il Consorzio Tutela Vini Montecucco, con la Denominazione toscana che annuncia la partnership con la prestigiosa scuola internazionale Istituto Europeo di Design – IED Firenze per il restyling del proprio logo. Un nuovo volto che sarà svelato al pubblico il prossimo anno. La collaborazione, avviata a maggio 2022, consiste in un concorso interno dedicato a 13 studenti del Master in Graphic Design – Focus on New Media, che sono stati chiamati a rinnovare il logo del Consorzio offrendo la propria interpretazione della sua storia e della sua filosofia. “Questo progetto rende orgogliosa una scuola come IED, che può contribuire ancora una volta con il suo talento creativo a rafforzare il legame con il territorio”, evidenzia Danilo Venturi, direttore dell’istituto. “Un territorio fatto di qualità, di tradizioni radicate, ma anche di forte spinta innovativa, perfettamente incarnata dalle proposte dei nostri studenti. Nota positiva: l’entusiasmo dei partecipanti, in prevalenza studenti stranieri, che hanno avuto modo di conoscere questa eccellenza da un punto di osservazione esclusivo e non scontato”.
Cambio immagine per il Consorzio Tutela Vini Montecucco: partnership con lo IED per il nuovo logo
“Il passato declinato nel futuro”: questa la chiave di lettura del progetto di restyling intrapreso dal Montecucco che ha guidato gli studenti nello sviluppo degli elaborati, a sottolineare il desiderio della Dop amiatina di ripensare la propria immagine per proiettare una secolare tradizione di viticoltura e agricoltura in una prospettiva futura del mondo e della comunicazione del vino.

Spiega Patrizia Chiari, titolare di tenuta L’Impostino e consigliere di riferimento dell’iniziativa in seno al CdA del Consorzio Montecucco:
“Le esigenze del mercato sono cambiate notevolmente negli ultimi anni e la pandemia ha senza dubbio accelerato questo processo, trasformando completamente le modalità di relazione, interazione e scambio e rendendo la comunicazione estremamente più immediata, nel tempo di uno scatto o di un reel”.
“Ecco perché abbiamo sentito la necessità di rinnovare il nostro logo, ricercando un’identità visiva del nostro territorio che sposi meglio la contemporaneità”.
Per fornire il giusto input creativo ed illustrare in maniera efficace le caratteristiche e i valori che hanno dato vita al Consorzio e portato al suo riconoscimento a livello internazionale, all’inizio della collaborazione gli studenti sono stati accompagnati dai docenti in un viaggio alla scoperta del magico territorio del Montecucco: un’occasione unica per vivere ed assaporare in prima persona la natura selvaggia ed incontaminata di questo angolo di Toscana, toccarne con mano la millenaria vocazione contadina e il fascino dei borghi medievali e visitarne le celebri cantine di ColleMassari e Pianirossi (Cinigiano) e tenuta L’Impostino (Civitella Paganico).
Dopo una fase intermedia di selezione, ogni candidato ha presentato il proprio progetto in occasione dell’esame di fine anno del corso di Corporate Identity e tre degli elaborati – scelti dai docenti – sono passati al vaglio di una commissione interna al Consorzio, che proclamerà il vincitore entro aprile 2023.

L’Altro volto della Toscana del vino si fa sempre più internazionale
La partnership destinata a regalare una nuova immagine all’universo del Montecucco è un’iniziativa ancor più interessante se si guarda alla nazionalità degli studenti che hanno preso parte al concorso. Per la maggior parte, infatti, sono di origine straniera: da Colombia, Egitto, Francia, Giordania, India, Iran, Russia, Spagna e Usa.
“Il coinvolgimento di talenti giovani e provenienti da ogni parte del mondo non è stata una scelta casuale, dal momento che il Montecucco ha un’importante quota che guarda all’estero – oltre il 60% – ed è dunque per noi fondamentale dare un respiro internazionale al processo di restyling”, sottolinea Giovan Battista Basile, presidente del Consorzio di Tutela.
“Siamo certi che questo mix di culture sia un valore aggiunto preziosissimo, in quanto ci offrirà innumerevoli interpretazioni e punti di vista nonché spunti per lavorare presto anche sulla visual identity del Consorzio”.
