Un nuovo Pinot Nero dal Montello. Un vino dagli intensi aromi fruttati e dai sentori balsamici, che si caratterizza per i tannini delicati e l’elegante struttura. Il risultato di un lavoro attento e scrupoloso iniziato nel 1991 dai due enologi e agricoltori: Francesco Serafini e Antonello Vidotto. È questo il Pinot Nero Roccolo annata 2018, presentato nei mesi scorsi dall’azienda vinicola di Nervesa della Battaglia. “Il vino della svolta”, come lo definisco in Serafini & Vidotto.
Roccolo 2018 Serafini & Vidotto: il vino della svolta per la cantina del Montello e il Miglior Pinot Nero d’Italia secondo Doctor Wine
Con il Pinot Nero Roccolo annata 2018, presentato nei mesi scorsi, l’azienda vinicola di Nervesa della Battaglia si dice certa di aver raggiunto un punto importante nel percorso di confronto con il più affascinante e complesso vitigno a bacca rossa.
Il Pinot Nero è coltivato da Serafini & Vidotto fin dai primi anni ‘90 in zone selezionate del Montello. “Abbiamo sempre tenuto sin dal 1991, la prima annata messa in bottiglia, un percorso parallelo per quello che è sempre stato il nostro sogno più caro: il Pinot Nero”, spiega Francesco Serafini.
“Con tenacia, attenzione e rispetto abbiamo lavorato e atteso il momento in cui (al di là di tutti i nostri tentativi) la natura di quella vigna si concedesse a noi con i suoi aspetti più maturi”.
“I segnali delle ultime annate, sommati alla possibilità di questi anni di poter lavorare con una certa serenità, ci hanno permesso di produrre, secondo il nostro sapere, qualcosa che ripaga dell’impegno e del tempo profusi: pensiamo che il Pinot Nero Roccolo 2018 sia un punto da cui partire per iniziare una nuova sfida”.
La cantina, fondata nel 1986 nel Montello, al cuore della Marca Trevigiana, dai due enologi e agricoltori Francesco Serafini e Antonello Vidotto, si caratterizza da sempre per una filosofia basata sulla qualità, sulla produzione di grandi vini rossi e su un’agricoltura sostenibile e naturale. E Roccolo è un emblema di questo agire in vigna e in cantina, tanto da avere nel corso del tempo conquistato un’importante vetrina nelle più rinomate guide di settore, fino ad essere più volte decretato quale Miglior Pinot Nero d’Italia da Doctor Wine di Daniele Cernilli.
Realizzato da uve Pinot Nero in purezza, Roccolo Serafini & Vidotto è fatto affinare in legno, in parte di secondo passaggio e in parte nuovo, a seconda dell’annata, per un periodo variabile dai 10 ai 12 o 13 mesi. E dopo anni d’impegno, oggi da parte dell’azienda veneta è sorta una nuova consapevolezza in merito a questa produzione.
“Ci sentiamo sereni perché siamo nel 2022, e in casa ci sono le annate del 2019, 2020 e 2021 che ci confortano in questo”, chiosa Francesco Serafini.
“Dopo una grande quantità di prove, ed interpretazioni, oggi pensiamo che il risultato raggiunto sia una base su cui costruire un impegno futuro”.
