Dalla A di Alta Langa alla Z di Zonin1821, il panorama delle bollicine italiane si confronta su presente e futuro di un settore che va di corsa. Spesso anche troppo, rischiando di perdere un po’ il senso dell’orientamento. Ma qual è oggi il percepito delle bolle d’Italia sul mercato e tra i consumatori? E cosa attendersi domani in merito a nuovi trend, evoluzioni e sorprese in questo segmento? Lo abbiamo domandato a più di 30 protagonisti di questo mondo, cercando di scattare una fotografia sull’attuale stato dell’arte e sulla direzione futura delle bollicine tricolori. La panoramica la potete trovare nell’ultimo numero del nostro magazine cartaceo WineCouture. Ma in queste settimane abbiamo deciso di dare ulteriore spazio ad alcune tra le più significative analisi raccolte. A iniziare da quella di Pietro Mattioni, ceo del Gruppo Zonin1821, che spazia dai corridoi del Canale Moderno e della Gdo alle tavole e gli scaffali dell’universo Horeca.
Qual è oggi il percepito sul mercato in Italia delle bollicine italiane?
Se parliamo di bollicine italiane e vogliamo argomentare correttamente, dobbiamo considerare i nostri due canali complementari a livello distributivo: la Gdo e l’Horeca.
Rispetto a quanto sta accadendo nel Canale Moderno nel segmento delle bolle d’Italia è necessaria prima fare una riflessione introduttiva.
Se ne parla tanto ma il risultato poco positivo raggiunto dal mercato di vini e spumanti nei primi mesi dell’anno in corso non è una conseguenza diretta della guerra ai confini dell’Europa e nemmeno dell’aumento dei prezzi registrato nell’ultimo periodo. Si tratta, in realtà, di un risultato atteso, legato al fatto che i primi due mesi del 2021 avevano ottenuto un risultato decisamente favorevole dovuto al semi-lockdown di quel periodo, con conseguenti riflessi positivi sulle vendite della Gdo.
Inoltre, a fine marzo 2021 già si potevano vedere i benefici della Pasqua sulle vendite di questi prodotti. Si può, dunque, affermare che il 2022 sia “partito in salita” perché l’anno precedente aveva raggiunto dei risultati estremamente positivi e difficilmente eguagliabili.
A iniziare da maggio di quest’anno ci si sarebbe aspettato un riallineamento dei trend con il 2021 e di conseguenza un recupero rispetto al primo quadrimestre scorso. Tuttavia, lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e l’aumento dell’inflazione sono andati a ridisegnare l’intero scenario economico ed avranno un certo impatto anche sul mercato di vini e spumanti.
Dobbiamo però considerare che, nel Canale Moderno, sebbene le bollicine abbiano chiuso il primo semestre del 2022 con un rallentamento rispetto ai valori registrati nello stesso periodo del 2021, i numeri registrati quest’anno rispetto a quelli pre-pandemia (del 2019) sono molto rassicuranti.
Il confronto, infatti, mostra una forte crescita, segno che l’acquisto di bollicine per il consumatore italiano si sta sempre più consolidando come consuetudine di consumo: non è più un trend fugace o una moda ma una vera e propria abitudine culturale che continuerà a generare degli effetti positivi per il business nel medio periodo.

Quali sono i vostri prodotti che attualmente stanno generando le performance migliori tra gli scaffali dei supermercati?
Nel Canale Moderno, i nostri prodotti più apprezzati dal consumatore sono l’iconico Prosecco Zonin, il Metodo Classico Oltrepò Pavese Docg di San Zeno ed infine, ma non per ordine di importanza, la Ribolla Gialla Spumante di Ca’ Vescovo.
Particolarmente interessante il caso Ca’ Vescovo, una delle marche sulle quali stiamo rafforzando la consapevolezza di brand e la riconoscibilità attraverso attività di comunicazione tradizionali e digitali.
In che termini?
Serve fare un passo indietro per raccontarvi qualche dettaglio su questo caso particolarmente interessante. Il Gruppo Zonin1821 ha, infatti, diversi brand in portfolio: marchi complementari con i quali cerchiamo sempre di promuovere la cultura vitivinicola che rappresentano e le tradizioni territoriali che esprimono. Quest’ampia offerta in termini di prodotto è un forte valore aggiunto per i nostri partner commerciali della Gdo, perché ci permette di proporre vini, sempre di qualità, capaci di assolvere diverse esigenze: dalle diverse occasioni di consumo ai gusti e le preferenze individuali di un consumatore sempre più eclettico.
Proprio all’interno di questo contesto si colloca la Ribolla Gialla Spumante di Ca’ Vescovo. Con la crescita a doppia cifra di questo prodotto che risulta più alta dei valori di mercato.
Il successo commerciale di questo prodotto rappresenta il connubio sinergico tra qualità del vino, attività di comunicazione integrata, sinergia del Team Gdo con i partner commerciali e fiducia da parte di questi ultimi della nostra solidità aziendale.
E per quanto riguarda l’universo dell’Horeca: qual è oggi il percepito delle bollicine italiane?
Se da un lato, rispetto allo scorso anno caratterizzato da forte incertezza generata dalla pandemia Covid-19, il canale Horeca è in forte ricrescita, dall’altro dobbiamo considerare l’aumento dei prezzi di vendita provocato dall’aumento dei costi di vetro, carta ed energia.
L’Horeca registra dei dati fortemente rassicuranti rispetto al 2021: la nostra crescita nel segmento delle bollicine italiane supera il +30%. Oltre alle contingenze economico-culturali, che sicuramente impattano sulle abitudini di consumo, siamo rassicurati dal fatto che i picchi di crescita più alti si registrano per quei prodotti che sono il focus della nostra strategia integrata distribuzione-marketing-comunicazione-branding.
Quello Horeca è un canale distributivo che come Gruppo Zonin1821 stiamo rafforzando in modo capillare grazie al crescente interesse che i nostri consumatori continuano ad avere per i prodotti dei nostri brand e delle nostre tenute.



Oltre all’iconico Prosecco Zonin, che da tempo è percepito dagli italiani come un must-have per celebrare momenti di autentica convivialità e bellezza quotidiana, le bollicine più vendute infatti sono il Prosecco di Ca’ Bolani, l’Oltrenero Oltrepò Pavese Docg di Tenuta Oltrenero e il Neroluce di Principi di Butera, volto inedito del più nobile dei vitigni siciliani che conferma l’eccellenza del Nero d’Avola della tenuta.
Anche in questo caso, i dati rassicuranti di crescita esprimono non più un trend ma un’abitudine di consumo che si è consolidata e si sta rafforzando sempre più. E per il futuro, in aggiunta all’offerta in essere, grazie alla collaborazione costante con i nostri partner commerciali, stiamo prevedendo di lanciare sul mercato qualche nuovo prodotto che sia tempestivamente in linea con le richieste dei consumatori.
Quali sono le evoluzioni da attendersi per il futuro nei trend sulle bolle d’Italia?
In ottica di sviluppo del business, stiamo rafforzando la nostra presenza a livello digitale: l’e-commerce, che per noi sarà sempre un canale di vendita complementare e minore rispetto a quelli esistenti, rappresenta per il consumatore finale una forma di acquisto che sta sempre più entrando nella quotidianità.
I lockdown causati dalla pandemia hanno velocizzato e rafforzato, l’approccio e la tendenza all’acquisto digitale: dobbiamo monitorare queste opportunità di sviluppo del business e proporre delle soluzioni adatte alle esigenze dei consumatori.