Autunno, tempo di grandi rossi. E perché non uscire dai soliti tracciati e dirigersi su un Cru di una terra dove è sua Maestà l’Amarone a rubare tradizionalmente la scena. Si chiama Cresasso una delle produzioni più eleganti firmate dalla famiglia Zenato: l’espressione tra le più pure della Valpolicella, figlia di Tenuta Costalunga e del suo vitigno storico più importante. Un volto diverso rispetto a quello del re dei rossi veronesi: dalle stesse uve, un’interpretazioni alternativa e contemporanea capace di sorprendere. Una visione di una terra vocata, cui abbinare a tavola una ricetta d’autore, come quella che lo chef Gianfranco Vissani ha appositamente dedicato a Cresasso Corvina Veronese Igt Zenato e a tutti quei wine lover che amano, anche a casa, cimentarsi nella preparazione di piatti stellati da abbinare al proprio nuovo vino rosso preferito.
Come nasce il volto contemporaneo di Cresasso Corvina Veronese Igt Zenato
Un vino figlio della tradizione, ma capace di essere contemporaneo nella sua visione di una terra da secoli vocata alla viticoltura. In uno dei Cru più storici della Valpolicella prende vita Cresasso Corvina Veronese Igt Zenato, rosso che parla la lingua di una delle varietà che stanno alla base del re tra le produzioni della zona di Verona e un simbolo enoico tricolore nel mondo, l’Amarone.
È un fil rouge che si fonda sulla massima eleganza e l’estremo equilibrio quello che lega il volto iconico della Valpolicella a questa speciale interpretazione. Cresasso Corvina Veronese Igt Zenato, grazie alla sua ottima struttura, è vino adatto al lungo invecchiamento.

Nasce a Sant’Ambrogio di Valpolicella, in un vigneto collinare di Tenuta Costalunga esposto a Sud e situato a 350 metri s.l.m. Dopo che le uve Corvina Veronese, vendemmiate dopo leggera surmaturazione in pianta, solitamente nella seconda metà di ottobre, sono state raccolte, diraspate e pigiate, segue una lenta fermentazione a contatto con le bucce per circa 15 giorni a temperatura controllata. Successivamente l’affinamento si protrae per 24 mesi in tonneaux di rovere francese e in bottiglia per almeno un altro anno.
Ed è il tempo a creare una magia che nel calice ricerca il perfetto abbinamento, come quello di una ricetta d’autore creata su misura per questo grande vino rosso contemporaneo.
Orzo perlato al Cresasso: la ricetta d’autore dello chef Gianfranco Vissani in abbinamento al vino rosso Cru della Valpolicella
Lo chef Gianfranco Vissani ha creato una ricetta in cui il Cresasso Corvina Veronese Igt Zenato si trasforma in ingrediente caratterizzante del piatto, oltre che nell’abbinamento perfetto.
Si chiama Orzo perlato al Cresasso questa preparazione dedicata a tutti i wine lover che amano cimentarsi in cucina.

S’inizia facendo scaldare in una casseruola un filo di olio Evo, cui dopo aggiungere 200 g di orzo perlato di qualità, facendolo tostare per qualche minuto o fino a quando non sarà bollente.
A questo punto iniziare la cottura vera e propria, aggiungendo 50 ml di Cresasso Corvina Veronese Igt Zenato e subito dopo il sale.
Fare evaporare la parte alcolica del vino rosso ed iniziare ad aggiungere il brodo vegetale caldo poco alla volta: ne servirà circa 1,5 lt. Portare a cottura.
Quando sarà quasi pronto, allontanare la casseruola del fuoco ed aggiungere 50 g di burro e 50 g di Parmigiano Reggiano grattugiato, mantecando energicamente fino a quando non sarà all’onda e regolando di sapore con sale e pepe. A quel punto, impiattare su di un piatto piano stendendo bene l’orzo e servendo in tavola accompagnato da un generoso calice di Cresasso Corvina Veronese Igt.