Lo Champagne è tutt’altro che una scienza esatta. E ognuno ha le proprie preferenze. Infatti, esistono infinite possibilità di abbinamento e nessun algoritmo riuscirà mai a individuare la regola assoluta tra le migliaia di sfumature che definiscono il palato di ciascuno. Ma lo Champagne è soprattutto la bollicina che da sempre accompagna i momenti più importanti, come le celebrazioni che accolgono ogni nuovo anno che arriva. Ecco i cinque Champagne perfetti per brindare al 2023 di WineCouture. La nostra scelta per Capodanno, tra grandi Maison e piccoli Vigneron.
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Cinque Champagne perfetti per brindare al 2023
- di Matteo Borré
- | 30 Dicembre 2022

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Collection 243 Louis Roederer
Il secondo assaggio di quella che è stata una vera e propria rivoluzione. Ritorna con la sua versione “aggiornata” il progetto che, ex novo, ha ridefinito orizzonti e stile di quello che un tempo era il Brut Premier. Il Collection 243 Louis Roederer è un multimillesimato, unione dei tre vitigni principali della Champagne, che utilizza il 31% di una Réserve Perpétuelle a partire dalla vendemmia 2012 e fino alla 2017, una piccola porzione del 10% di vini affinati in legno nello stesso intervallo temporale e, per completare l’assemblaggio, il vino di quelle che vengono considerate le “réussites de l’année”, ovvero il meglio (ça va sans dire) dell’ultima annata, in questo caso la 2018. Tecnicamente un Sans Année, lo Champagne Collection 243 Roederer si presenta con la sua effervescenza fine e dinamica, prolungata da un perlage molto persistente. Il palato è denso, profondo, la trama ricca e strutturata. Uno Champagne da avere sempre pronto in cantina: perfetto abbinamento a crostacei, piatti di mare e di terra, ogni occasione è buona per aprirlo, da oggi a qualche anno.

La Grande Dame Rosé 2012 Veuve Clicquot
Nel 250esimo anniversario dalla fondazione, Veuve Clicquot celebra “La Grande Dame de la Champagne”, donna audace e innovativa alla quale è dedicata la nuova release in rosa della Cuvée de Prestige, omaggio al motto cui sempre Madame Clicquot si tenne fedele, tramandandolo fino a oggi: “Una sola qualità, la migliore”. La Grande Dame Rosé 2012 richiama la rivoluzione da lei perpetuata quando, nel 1818, rivoluziona la storia dello Champagne Rosé creando il primo per assemblaggio. Vetrina dell’eccellenza Veuve Clicquot, è figlia di vini dagli storici Grand Cru della Maison. Il Pinot Noir di Ay, Verzenay, Verzy, Ambonnay e Bouzy trova la massima espressione verticale, rappresentando il 90% dell’assemblaggio, poi arricchito da un 10% di Chardonnay da Avize e Mesnil-sur-Oger e con la firma del 13% di Pinot Noir vinificato in rosso che proviene esclusivamente dalla Parcelle Clos Colin, situata a Bouzy, terroir unico che offre vini rossi che donano forza e raffinatezza alle bollicine in rosa. La Grande Dame Rosé 2012 è Champagne solare, che al palato, dopo una potente prima impressione, diventa setato. Per un vino complesso e vivace, con un finale piacevole e prolungato. Champagne magnetico, domanda un’esperienza di abbinamento che dia risalto all’idea dell’assemblaggio: prodotti stagionali, locali e freschi, ricette di mare e di terra, cotture brevi ed energetiche.

Eric Taillet Renaissance
Eric Taillet è noto come il “re del Meunier”. Alla guida della Maison dopo quattro generazioni di Vigneron, negli anni si è fatto conoscere per il suo perfezionismo e una filosofia radicata nel rapporto tra il terroir e la sua cuvée. Il terreno è quello della valle di Beval, zona settentrionale della Vallè de la Marne, dove trova ampio spazio quel Meunier che è vitigno emblema della Maison. Viene coltivato solo da viti molto vecchie (alcune risalgono agli Anni ’50) e con certificazione biologica. Il risultato? Uno Champagne con una tipicità e uno stile riconoscibili fin dal primo sorso. A partire dal Reinassance, Extra Brut frutto di una cuvée di antichissime viti su terra battuta che matura 72 mesi in cantina, dando risalto a un’espressione del Meunier densa, complessa e di infinita eleganza: un vero e proprio Rinascimento, da gustare a tutto pasto, con piatti a base di pesce o carni bianche, oppure con formaggi stagionati.

Champagne Selosse Rosé Grand Cru
Uno Champagne d’assemblage, composto dal 90% circa di Chardonnay e dal 10% di vino rosso prodotto con uve Pinot Noir di Ay e Ambonnay. Sul rosé, il pensiero del maestro Anselme Selosse è netto: deve saper esprimere un perfetto equilibrio tra il bouquet del Pinot Noir e la finezza dello Chardonnay, perciò è necessario – prima di tutto – che non sia sovradosato o piatto. È un’esperienza, quella che si vive a ogni calice di Champagne Selosse Rosé Grand Cru, da provare almeno una volta nella vita. Per gli abbinamenti, lasciamo la parola all’esperto che suggerisce proprio il miglior accostamento per il Capodanno.

Cuvée Palmes D’Or Nicolas Feuillatte 2008
La cuvée per gli appassionati connaisseurs. Palmes D’Or è il fiore all’occhiello di Nicolas Feuillatte. Realizzata solamente con uve delle migliori annate, riflette tutta l’eleganza dello Chardonnay in abbinamento con la rotondità del Pinot Noir. Il risultato di una privilegiata selezione di Grand Cru della Montagne de Reims, come Verzy, Verzenay, Ambonnay, Bouzy e Aÿ, e della Côte des Blancs, come Chouilly, Cramant, Avize, Oger e Le Mesnil-sur-Oger. Tutti dal carattere esuberante, si uniscono nel matrimonio perfetto solo attraverso il tempo e grazie alla liaison con l’esotico Chardonnay di Montgueux, un terroir d’eccezione della Côte des Blancs di Sézannais, che costituisce il 7% del blend. Il Millesimato 2008 presenta sapori franchi e corposi. La crescente freschezza e mineralità sono messe in evidenza dai Pinot Noir, con una firma gessosa e una punta di affumicato di estrema delicatezza. Uno Champagne ideale a tutto pasto, in abbinamento a tartufo, foie gras e salmone.

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