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Il Sangiovese per capire cos’è un vino biosimbiotico: i nostri vini del weekend

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Un simbolo di un legame indissolubile tra uomo e natura. La più pura espressione dell’armonia tra l’ambiente e l’intervento di chi produce il vino. Spingendosi così più in là in un orizzonte di sostenibilità, grazie all’agricoltura simbiotica. Per capire cos’è un vino biosimbiotico arriva oggi l’ultima novità firmata dalla cantina romagnola Poderi dal Nespoli. Si chiama Gualdo, il primo Sangiovese biosimbiotico Romagna Doc Sangiovese Predappio a provenire da uve coltivate con una particolare tecnica agricola volta ad arricchire e preservare la biodiversità microbica del suolo e delle piante, nonché migliorare la salubrità dei prodotti e le loro qualità organolettiche, con benefici per l’ambiente, per la salute dell’uomo e l’economia locale. Ecco di cosa si tratta.

Il primo vino biosimbiotico della cantina romagnola Poderi dal Nespoli

Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio è il primo vino biosimbiotico della cantina romagnola Poderi dal Nespoli. Il risultato di un connubio tra passione per la viticoltura, amore per il territorio e una particolare attenzione alla sostenibilità che oggi si arricchisce del progetto sperimentale di viticoltura simbiotica. Per un vino che guarda al futuro mantenendo salda la tradizione viticola locale, in sintonia con l’obiettivo aziendale a lungo termine di una conversione totale al biologico. 

Gualdo è frutto di una viticoltura d’avanguardia con la quale Poderi dal Nespoli ha aderito al consorzio Romagna Distretto Bio-simbiotico, primo distretto agroalimentare in Romagna e primo distretto Bio-simbiotico certificato in Italia. 

Un’etichetta espressione della tradizione vinicola della Valle del Bidente e della sua identità, che la cantina romagnola traduce in una filosofia di tutela del territorio e di salvaguardia del benessere dato dall’armonia tra uomo, natura e tradizioni. 

Che cos’è l’agricoltura simbiotica e come nasce il vino biosimbiotico Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio, la novità Poderi dal Nespoli.

Che cos’è l’agricoltura simbiotica e come nasce un vino biosimbiotico

La caratteristica principale dell’agricoltura simbiotica si fonda sulle micorrize, ovvero l’inoculazione di microorganismi fungini che creano un’associazione positiva con le radici della pianta, nutrendo il suolo e creando un ambiente favorevole a microorganismi utili alla crescita delle piante e sfavorevole a patogeni e parassiti. 

Questa tecnica riduce quindi l’impatto ambientale, perché esclude l’utilizzo di sostanze chimiche, sia fertilizzanti sia fitosanitarie, e favorisce la rigenerazione del terreno, arricchendolo e preservandone la biodiversità microbica. 

Una pratica che rende quindi più forti anche le viti: vigore e ricchezza che vengono trasmessi al frutto, migliorandone le sue proprietà organolettiche. 

Come spiega Marco Martini, presidente di Poderi dal Nespoli:

“L’agricoltura simbiotica è una tecnica agricola impostata già alcuni decenni fa, ma raramente utilizzata in maniera strutturata in produzione”. 

Che cos’è l’agricoltura simbiotica e come nasce il vino biosimbiotico Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio, la novità Poderi dal Nespoli.
Marco Martini

“I vantaggi che consente di avere nella cura del vigneto e nel minore impatto ambientale che genera, ne fanno un tradizionale, ma al contempo innovativo, metodo di coltivazione. I benefici principali di questo modello sostenibile riguardano suolo, piante e ambiente”. 

“Il suolo risulta più sano, fertile e pulito; le piante sono più resistenti alle malattie e agli stress ambientali, come ad esempio i periodi di siccità sempre più frequenti, più capaci di assorbire le sostanze nutritive e in grado di essere più efficienti rispetto alle necessità idriche. Per questi motivi abbiamo scelto di produrre il nostro primo Sangiovese Biosimbiotico, che guarda al futuro con rispetto mantenendo salda la tradizione viticola romagnola”.

Dove nasce Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio, la novità Poderi dal Nespoli

Prodotto in 10mila bottiglie per l’annata 2021, Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio 2021 Poderi dal Nespoli nasce da un vigneto biologico di 13,5 ettari piantato nel 2017 e coltivato con la tecnica dell’agricoltura simbiotica, che ha reso forti le piante sin da subito, regalando una particolare complessità alle uve seppur le viti siano giovani. 

Per un’etichetta, novità tutta da provare, che rientra nella Mga (Menzione Geografica Aggiuntiva) Sangiovese Predappio, areale limitato ad alta vocazione del rinomato cru di Sangiovese Romagna, dove il terroir, grazie alla particolare combinazione di terreni, altitudini e microclimi, consente la massima espressione delle sue peculiarità organolettiche. Un angolo ideale nel ricco mosaico dell’Italia del vino per condurre a trovare la perfetta armonia anche nel calice.

Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio 2021 Poderi dal Nespoli

Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio 2021 Poderi dal Nespoli è un vino rosso biosimbiotico schietto. Fresco e fruttato, di media struttura e contraddistinto da un tannino giovane e delicato, si abbina perfettamente con primi piatti come tagliatelle al ragù di coniglio, arrosti di carne bianca o formaggi parzialmente stagionati.

Che cos’è l’agricoltura simbiotica e come nasce il vino biosimbiotico Gualdo Romagna Doc Sangiovese Predappio, la novità Poderi dal Nespoli.
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