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Champagne da record: giro d’affari a 6 miliardi di euro nel 2022

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Altro anno da record per le bollicine più conosciute al mondo. Le spedizioni totali di Champagne nel 2022 ammontano a 326 milioni di bottiglie, con un aumento dell’1,6% rispetto al 2021. A riferirlo sono i numeri ufficiali rilasciati oggi dal Comité Champagne, che evidenzia come, dopo una buona annata nel 2021, questi risultati giungono a ribadire il dinamismo generale del mercato dello Champagne, sia in volume sia in valore, con il dato del giro d’affari a superare, per la prima volta, i 6 miliardi di euro.

I numeri ufficiali: le spedizioni totali di Champagne toccano quota 326 milioni di bottiglie nel 2022, record a valore per il giro d’affari

La Francia, con 138,4 milioni di bottiglie, registra un leggero calo (-1,7%) nelle spedizioni totali di Champagne. Segno opposto per le esportazioni, con 187,5 milioni di bottiglie aumentate del 4,3% in un anno e che confermano la loro preponderanza rispetto al mercato nazionale. 

La quota export sul totale delle vendite è passata, dunque, dal 45% di 10 anni fa a poco più del 57% di oggi.

I numeri ufficiali: le spedizioni totali di Champagne toccano quota 326 milioni di bottiglie nel 2022, record a valore per il giro d’affari.

Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons, co-presidente del Comité, si dice “soddisfatto di queste performance. Premiano i nostri sforzi per garantire che lo Champagne rimanga un vino eccezionale”.

Per David Chatillon, presidente dell’Union des Maisons de Champagne, co-presidente del Comité, “lo Champagne, un vino che non può essere ignorato nelle celebrazioni, ha naturalmente accompagnato i consumatori di tutto il mondo che hanno festeggiato la fine delle restrizioni e hanno riscoperto il gusto della festa, delle attività all’aperto e dei viaggi”. 

I risultati del 2022 ribadiscono che la bollicina francese, che si è rapidamente ripresa dallo shock della crisi sanitaria del 2020, continua a occupare un ruolo decisivo nella mente e nel cuore dei consumatori. 

Inoltre, la vendemmia del 2022, soleggiata e considerevole in termini di quantità e qualità, contribuirà a ricostituire le scorte per soddisfare la domanda del mercato.

Pertanto, nonostante un contesto geopolitico ed economico mondiale che invita alla cautela sulle prospettive per il 2023, da Epernay giunge la conferma che i produttori rimangono fiduciosi sul futuro della bolla più amata al mondo.

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