Vinitaly chiude a Seoul il suo Roadshow globale. Con l’Italian lifestyle a confermarsi sempre più paradigma per la crescita del vino italiano in Corea del Sud. “In questo Paese il vino tricolore sta diventando sinonimo di cultura e di Italian lifestyle”, spiega l’Ambasciatore d’Italia in Corea del Sud, Federico Failla, intervenuto ieri sera alla tappa conclusiva del tour promozionale all’High Street Italia, lo showroom del made Italy di Ice Agenzia, partner di Veronafiere nella campagna straordinaria di promozione e incoming iniziata il 19 gennaio scorso a Rust (Austria). “Un paradigma di eleganza e bellezza e di forte attrattività che già coinvolge altri settori dal posizionamento più maturo come la moda, il design e l’arredamento. Il vino non è un prodotto di consumo abituale. Per questo serve fare leva sul forte richiamo del brand Italia e sulla capacità dei nostri vini di adattarsi perfettamente alla dieta locale e non solo in abbinamento ai menù occidentali”. Ecco quali sono i trend e i numeri del made in Italy enoico sul mercato coreano.
Numeri e trend del vino italiano sul mercato della Corea del Sud: Seoul tappa di chiusura del Roadshow Vinitaly
Un mercato, quello della Corea del Sud, ad alto potenziale di crescita, che dopo l’exploit dell’import a volume segnato nel 2021, con i vini fermi – in particolare i rossi – protagonisti di un rimbalzo a +60% sull’anno Covid, registra ora lo scatto degli sparkling tricolori, che anche nel 2022 hanno rilevato un incremento delle importazioni del 25%.
“La Corea del Sud è la piazza emergente forse più interessante al mondo”, ha detto il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, in chiusura di evento, “con una domanda sempre più competente e interessata a tutte le tipologie di vini. Un mercato in grande fermento che Veronafiere intende presidiare”.
“Chiudiamo un Roadshow eccezionale, anche sotto il profilo dell’investimento, con i primi risultati dell’incoming che saranno già evidenti al prossimo Vinitaly. Il potenziamento delle relazioni con i partner istituzionali della promozione sui diversi mercati ci consentirà di proseguire il piano di sviluppo della manifestazione”.

Presenti all’incontro coreano una selezione di nuovi top buyer, importatori e stakeholder sudcoreani, oltre a una delegazione di operatori già da tempo in portfolio della manifestazione e che considerano Vinitaly “la piazza fondamentale per conoscere i vini italiani”.
Secondo l’Osservatorio Uiv – Vinitaly, la tipologia di vino italiano più esportata è quella dei vini rossi, che nell’ultimo decennio ha segnato una crescita media annua del 13%, seguita dai bianchi (+8% annuo) e dagli spumanti, che grazie al balzo registrato nel 2021 (+100% netto) – e ora quello del 2022 – sono arrivati a sfiorare la soglia di 3 milioni di litri venduti, il 25% del totale vini made in Italy commercializzati.
Per Ferdinando Gueli, direttore Ice Agenzia ufficio di Seoul:
“Il crescente successo del consumo di vino in Corea del Sud ha determinato in questi ultimi anni un andamento molto positivo per il nostro export, come dimostrano i recenti dati che ci indicano un raddoppio sia in valore che in quantità avvenuto in meno di tre anni”.
“Questo trend ci incoraggia ad esplorare modalità innovative di promozione come l’idea di proporre l’abbinamento del vino italiano ai cibi della tradizione culinaria coreana, che abbiamo condiviso con i partner di Vinitaly con l’obiettivo di aprire nuovi ed inesplorati spazi di mercato per i nostri produttori”.
Nel dettaglio, il valore delle importazioni totali di vino nel 2022 è stato di circa 565 milioni di dollari, di questi 86 milioni di dollari sono di vino italiano, con un’incidenza di oltre il 15% sul totale mercato. Rispetto al 2011, anno dell’accordo di libero scambio con l’Ue, la domanda sudcoreana di vino importato è aumentata in valore del 324%.
Vinitaly chiude così un Roadshow articolato in 13 tappe nell’ambito delle quali è stata presentata anche la 55esima edizione della rassegna. Una campagna di incoming senza precedenti che ha potuto contare sulla collaborazione di Ice Agenzia e dei delegati Veronafiere in nove Paesi di tre Continenti, America, Europa e Asia, ma anche sull’adesione delle Ambasciate e del Sistema camerale all’estero. I nove Paesi selezionati da Vinitaly per le missioni promozionali rappresentano i due terzi del valore e del volume di vino tricolore esportato nel 2022.