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Health Warning in etichetta: il rapporto vino e salute spiegato dal Comitato Scientifico Onav

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Il Comitato Scientifico Onav ritorna sulla proposta di etichettatura dell’Irlanda e i cosiddetti Health Warnings, di cui tanto si è discusso nelle ultime settimane. E lo fa dall’altezza di un giudizio che vede coinvolti alcuni più importanti esponenti del mondo scientifico: oltre al professor Vincenzo Gerbi, Luigi Moio, presidente dell’Oiv, i professori Osvaldo Failla, Milena Lambri, Luca Rolle e Anna Schneider, l’enologa di fama internazionale Graziana Grassini, il presidente Onav Vito Intini e il direttore Francesco Iacono. Con il board che nel suo intervento riguardante dichiarazioni allarmistiche in etichetta sotto forma di Health Warning, evidenzia come non si parli abbastanza proprio del lavoro fatto dalla scienza in questi anni sul rapporto tra vino e salute. Ecco il contributo.

Vino e salute, stop ad allarmismi ed Health Warning: il Comitato Scientifico Onav richiama l’attenzione sull’effetto salutare

Il Comitato Scientifico Onav è una struttura unica nel proprio genere e con un compito preciso. Il suo ruolo è verificare costantemente i contenuti dei corsi di Assaggiatore nei tre livelli e promuovere la conoscenza di questa figura, al centro dell’attività formativa di Onav. 

“L’Assaggiatore è una persona che si avvicina al vino come elemento di conoscenza e arricchimento personale, anche imparando a usare meglio i propri sensi, senza trascurare gli aspetti culturali e sociali legati al consumo di alcolici”, spiega il presidente Vincenzo Gerbi. 

“Sono trent’anni che il mondo scientifico affronta il tema del rapporto tra vino e salute ed è assodato da molti studi che il consumo moderato è protettivo contro lo sviluppo delle malattie coronariche e delle patologie associate allo stress ossidativo”, prosegue. 

“Il potenziale beneficio salutistico del vino è stato principalmente attribuito ai composti polifenolici, in particolare flavonoidi, presenti in abbondanza e in forma biodisponibile nel vino. Stupisce, quindi, che nel recente dibattito sia completamente ignorata questa parte della ricerca scientifica e sia stato enfatizzato solo l’effetto deleterio dell’etanolo, qualunque sia la sua origine e la modalità di consumo”.

Stop ad allarmismi ed Health Warning in etichetta in Irlanda: il rapporto vino e salute spiegato dal Comitato Scientifico Onav.

Negli ultimi 30 anni ci sono state migliaia di pubblicazioni scientifiche che hanno confermato l’utilità del vino, evidenzia il Comitato Scientifico Onav, da quelle sugli effetti del resveratrolo a quelle sulla longevità, dal ruolo protettivo rispetto alle malattie cardiovascolari fino alla capacità di prevenzione delle degenerazioni neurologiche. 

“Nel 2010 l’Unesco ha dichiarato la dieta mediterranea patrimonio immateriale dell’umanità. L’etimologia greca del termine dieta fa riferimento allo stile di vita, di cui fa parte, a pieno titolo, l’abitudine al consumo moderato di vino”, spiega Gerbi, che chiosa: 

“Ritengo che l’esempio irlandese possa essere seguito da altri paesi nordici con problemi seri di alcolismo, ma gli effetti sulla popolazione saranno sicuramente modesti se non accompagnati da una campagna di educazione alimentare, da iniziare fin dalla più tenera età, basata non solo su elementi di medicina, ma anche su aspetti culturali che arricchiscano i giovani di interessi e curiosità, riducendo la noia e la ricerca dell’obnubilazione, sostitutiva della felicità”.

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