Una crescita che prosegue e racconta di sette anni in cui un’azienda ha mutato il suo volto, trasformandosi in quella che oggi è una realtà del vino italiano tra le più all’avanguardia, tanto ce si parli di tecnologia, quanto d’innovazione di prodotto, comunicazione e apertura costante a nuovi orizzonti. Il 2022 ha confermato la bontà del cammino che continua nel solco di una strategia di premiumizzazione per Pasqua Vini: la chiave di successo per il gruppo che negli scorsi 12 mesi ha consolidato il proprio fatturato a 65,4 milioni di euro e, oggi, annuncia nuovi investimenti strutturali e sul brand per creare ulteriore valore, a iniziare dal prossimo Vinitaly con il rinnovarsi della collaborazione con il colletivo fuse* e l’installazione “Luna Somnium”.
I numeri 2022 Pasqua Vini
I numeri prima di tutto. Uno strumento sempre utile per misurare l’avanzamento di un progetto e che in questo caso inquadra quella che è stata l’esponenziale crescita di Pasqua Vini, realtà prossima a tagliare il traguardo dei suoi primi 125 anni di storia. Il 2022 si è chiuso per l’azienda veronese con un giro d’affari consolidato di 65,4 milioni di euro (+4% rispetto all’anno precedente) e con il valore EBITDA che si attesta al 12,3% sui ricavi.
A trainare le vendite i vini di alta gamma, guidati dalle Icons, le collezioni che rappresentano gli stili di vinificazione più innovativi e che meglio interpretano le peculiarità del terroir della Valpolicella. Ne è testimonianza la crescita del canale Horeca in tutti i mercati chiave per l’azienda: dall’Italia (+35% sul 2021) al Regno Unito (+27,8%), passando per gli Stati Uniti (+34%). Con le etichette Pasqua Vini che oggi hanno raggiunto i 72 mercati nel mondo.
Cifre che non devono stupire, essendosi confermata l’azienda, anche nel 2023, tra le più importanti cantine italiane per export (superiore all’89%) e per fatturato.
Ma che realtà è oggi c’è Pasqua Vini, dietro quelli che sono numeri in costante sviluppo?
Orizzonte 2026: gli investimenti della cantina veronese
Il profondo radicamento Pasqua Vini nel terroir ha fatto sì che, nel corso degli anni, la produzione della cantina si sia indirizzata innanzitutto su vini esaltazione dei vigneti della Valpolicella: il comparto dei rossi rappresenta il 40,4% del totale, con particolare attenzione per Amarone della Valpolicella e Valpolicella Ripasso; a seguire bianchi (33,9%), spumanti (16,5%) e rosati (9,2%). Di questo totale, la nicchia del biologico costituisce il 4,5%.
Per continuare a crescere in qualità, l’azienda ha pianificato investimenti in cantina, in tecnologia e nei vigneti nel corso del tempo. In particolare, si ritiene fondamentale l’esplorazione delle potenzialità del biologico, come testimoniano progetti recenti, tra cui la linea Cascina San Vincenzo e il vino naturale Brasa Coèrta. Sempre su questa scia, prosegue il percorso iniziato con la certificazione Equalitas.
“L’ambizioso ciclo di investimenti, previsto da oggi al 2026, è finalizzato al raggiungimento di quattro principali obiettivi”, sottolinea Riccardo Pasqua, amministratore delegato. “Ulteriore incremento della qualità, proseguimento dei progetti di sostenibilità, sostegno della crescita organica multi geografica e multicanale, potenziamento degli investimenti volti a informare ed educare intorno al mondo del vino anche attraverso collaborazioni con gli artisti”
A sostegno della crescita organica, multi geografica e multicanale, la strategia prevede di privilegiare la qualità della distribuzione rispetto ai volumi, con l’obiettivo di portare il peso del premium e dell’ultrapremium dal 55% del 2022 al 75% nel 2026.
Infine, il piano di investimenti destina alla comunicazione budget espansivi nelle aree geografiche primarie. L’obiettivo è quello di promuovere l’educazione e l’informazione intorno al mondo del vino attraverso progetti ad alto coinvolgimento per le audience dei diversi mercati. In particolare, sono destinate risorse specifiche ai progetti di collaborazione con il mondo dell’arte, che sarà al centro, anche quest’anno, della presenza a Vinitaly dell’azienda veronese, che rinnova la collaborazione con fuse*.

A Vinitaly 2023 arriva “Luna Somnium”, l’installazione di fuse* per Pasqua Vini
Si rinnova, dunque, la collaborazione con fuse* e, in occasione di Vinitaly, la cantina veronese presenterà l’installazione site-specific “Luna Somnium”.
Ogni persona è alla ricerca di esperienze uniche e piene di senso, di connessioni capaci di offrire esperienze significative, in grado di coinvolgere ed emozionare individui e comunità. L’arte risponde perfettamente a queste aspettative, attraverso un linguaggio immediato, senza filtri e autentico, che sa superare barriere linguistiche, culturali e di genere.
Nel corso degli anni, Pasqua Vini ha individuato interpreti contemporanei capaci di tradurre in immagini ed esperienze artistiche lo spirito audace, la spinta all’innovazione e il desiderio di inclusività e curiosità che caratterizza la sua visione. E, per il secondo anno consecutivo, Pasqua Vini ha affidato a fuse* il compito di portare a Vinitaly un progetto artistico immaginifico e coinvolgente, che vede la luna come protagonista.
Cosa, nella storia, ha più ispirato l’uomo – di qualsiasi età, Paese e cultura – a cercare, esplorare, immaginare, se non la luna? È uno dei simboli più evocativi dell‘immaginario umano e più rappresentativi dell’aspirazione al superamento dei confini del conosciuto. È metafora del divenire, signora del tempo, monito del futuro.
“Luna Somnium” è un’installazione site-specific, riprogettata da fuse* per lo spazio delle Gallerie Mercatali di Verona. Il titolo dell’opera si ispira a quella che viene definita da Carl Sagan e Isaac Asimov (dimenticandosi dell’Orlando furioso dell’Ariosto…) la prima opera di fantascienza mai scritta dall’uomo: il Somnium di Giovanni Keplero.

Trecento anni prima che Georges Méliès realizzasse il suo film Viaggio sulla Luna, l’astronomo e matematico tedesco immagina il protagonista del suo racconto recarsi in sogno sul nostro satellite. Qui ha la possibilità di osservare il cielo e ammirare la Terra da un punto di vista diverso, che mette in discussione credenze e certezze e che ispira a un nuovo modo di percepire e comprendere la realtà.
Proprio come nel racconto di Keplero, l’esplorazione della realtà da diversi punti di vista è al centro dell’installazione, che spinge i visitatori a riflettere su come anche un leggero cambiamento possa influenzare la propria percezione del mondo. “Luna Somnium” vuole suggerire una nuova visione della realtà attraverso il potere emozionale dell’arte, sollecitando l’osservatore a non restare ancorato a pregiudizi, a quello che già si conosce, ma a essere aperto a cambiare punto di vista e modificare la sua percezione, valutazione e giudizio sulla realtà.
“Luna Somnium” diventa così un invito alla sperimentazione libera, un sogno che si realizza attraverso la creatività umana, capace di combinare visione e tecnologia. Una similitudine perfetta con la visione stessa di Pasqua Vini: un laboratorio di ricerca continua, aperto al dialogo e al confronto, che non ha paura dell’inesplorato e del nuovo.

“Luna Somnium” è un’opera di fuse* presentata per la prima volta in occasione del festival Videocittà al Gazometro di Roma il 20 luglio 2022 nell’anniversario del giorno in cui, nel 1969, l’uomo fece il primo passo sulla luna.
Conclude Umberto Pasqua, presidente Pasqua Vini:
“Arte e vino non sono due mondi distanti ma anzi condividono un percepito comune, fatto di creatività, tensione alla massima qualità e volontà d’innovazione, valori che dal 1925 sono alla base del DNA della nostra azienda e del suo agire”.
“Crediamo nel talento come più alta forma d’espressione e il dialogo con gli interpreti delle nuove arti performative si inserisce in un discorso coerente con la nostra visione. Siamo felici di poter rinnovare la nostra collaborazione con fuse* che, per Vinitaly, regalerà alla cittadinanza veronese e alla comunità del vino un momento dal potente valore simbolico”.