Una nuova veste per le etichette e un’identità che si rinnova per una storica realtà del Barolo, azienda che conta su 57,55 ettari vitati nei territori più prestigiosi delle Langhe, tra cui può annoverare diverse preziose MGA. I vini Damilano cambiano pelle. Con la forza della storia, in continuità con l’innovazione e lo spirito contemporaneo, a fare da principi ispiratori sui quali si è sviluppato il progetto di restyling della Linea Classica e della gamma del Barolo e delle MGA dei vini della realtà oggi guidata dalla quarta generazione della famiglia, Paolo, Mario e Guido. Un percorso che, attraverso la celebrazione del prestigio della cantina piemontese, vuole custodire il senso più profondo delle Langhe e del Barolo: la durezza e la forza austera delle terre e degli uomini, unite alla morbidezza gentile delle colline e dei paesaggi.
Damilano, nuova identità di immagine per una cantina simbolo del Barolo: come cambiano le etichette
Damilano è da sempre sinonimo di tradizione, cura, abilità e passione che si traduce in vini di eccellenza riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
Un heritage che si tramanda in bottiglia, intimamente legato al luogo d’origine, che poggia su uno stile inconfondibile di un’azienda moderna e lungimirante.
Il primo passo di questo percorso è stato il recupero dell’antico stemma di famiglia ripreso da bottiglie risalenti agli anni ’40. Un simbolo aggiunto a rilievo sul collo delle referenze delle due linee: un omaggio prezioso alla storia ultracentenaria della cantina.
Lo stemma si caratterizza per tre elementi distintivi: il leone, la spada e le losanghe a simboleggiare l’importanza del valore della famiglia e dello spirito necessario per reagire e mostrarsi al mondo con determinazione, difendere la propria cultura, la propria terra, per costruire il futuro e celebrarlo con orgoglio.
Nello specifico, il leone rampante è l’emblema della fierezza e della forza, la forza di credere nel territorio e custodirlo a ogni costo. La spada è simbolo di potere e giustizia; le losanghe rappresentano quei mattoni che cementano l’appartenenza al territorio che hanno guidato la cantina negli anni a quello che è diventata oggi.

Il secondo step è stato quello di dare una maggiore riconoscibilità al brand Damilano che è stato inserito all’interno del fascione nero che diventa protagonista e denominatore comune delle nuove etichette dell’intera gamma.
I Barolo e la Linea MGA diventano così maggiormente riconoscibili e di facile individuazione con una distinzione precisa per il Cannubi, la cui MGA ha evidenza in nero, mentre per il Cerequio, Liste, Raviole e Brunate in grigio.
Il Barolo Lecinquevigne e la nuova referenza Barolo di Serralunga d’Alba restano su fondo bianco. Vale la stessa scelta per la Linea Classica, dove il brand Damilano risulta maggiormente visibile grazie al suo posizionamento nel fascione nero.
Nelle nuove etichette viene maggiormente valorizzato il naming dei singoli prodotti: a fianco di Marghe e Lablù, che rappresentano rispettivamente il Nebbiolo e la Barbera d’Alba debutta Zero Sette, abbreviazione di 2007, anno in cui la Cantina ha deciso di affiancare alla produzione della Barbera d’Alba anche la Barbera d’Asti, a conferma della volontà di valorizzare ogni denominazione del territorio. Il Dolcetto d’Alba completa la linea.
Il percorso che traghetterà alla nuova immagine sarà graduale. Per la Linea Classica si concluderà nel secondo semestre dell’anno, mentre per la linea del Barolo e delle MGA le nuove etichette faranno il suo ingresso con l’annata 2019 mentre la nuova bottiglia debutterà nell’aprile del 2024.