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Vinitaly 2023: la Regione Marche accende le luci su 100 cantine

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La Regione Marche fa sfilare a Vinitaly 2023 ben 100 cantine (delle quali 49 con la collettiva e oltre 200 etichette), su uno spazio di oltre 1.000 metri quadrati nel Padiglione 7, organizzati con un nuovo layout e la “Terrazza Marche”: obiettivo ospitare e far degustare le numerose produzioni enoiche, senza dimenticare gli eventi, riservando grande attenzione al tema dell’enoturismo.

Regione Marche: enoturismo la priorità

Regione Marche e vino: stiamo parlando di circa 14.200 imprese attive nel settore, quasi 18.000 ettari di superficie coltivata (con un’incidenza del 39,5% di superfici coltivate in regime biologico) e oltre 800.000 ettolitri di produzione annua, si avvicinano al 55esimo Vinitaly con un’annata particolarmente positiva sul fronte dell’export, grazie a una crescita in valore delle esportazioni enologiche marchigiane del 25,9% nel 2022, per un corrispettivo di oltre 75,6 milioni di euro.

“Con la legge regionale sull’enoturismo, inoltre, daremo corso a un nuovo progetto che rivoluzionerà l’incoming nelle Marche e punterà a integrare l’offerta turistica della regione”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini.

Ad oggi sono una cinquantina le aziende che stanno completando la procedura di iscrizione nell’Elenco regionale degli operatori enoturistici (“Eroe”) e altrettante le aziende che hanno avviato il percorso, ai sensi della legge regionale 28/2021.

Riflettori accesi anche sui “I giovani wine food lover e le Marche”. I risultati dell’indagine promossa dall’Associazione nazionale Donne del Vino e condotta dal professor Gabriele Micozzi, docente all’Università Politecnica delle Marche e alla Luiss Business School.

L’importanza della sostenibilità nel vino marchigiano

Un vigneto sempre più bio. La Regione Marche rappresentano uno dei principali hub sostenibili in Italia, con un’incidenza biologica sul vigneto che ha raggiunto il 39,5% delle superfici, pari a 6.991 ettari su un totale vitato di 17.687 ettari (anno 2022-2023, fonte: Regione Marche, Assessorato all’Agricoltura), seconda nel Belpaese solo alla Toscana e doppiando di fatto anche la media italiana.

Nell’area delle province di Ascoli e Fermo la percentuale delle superfici in regime “organic” ha raggiunto il 46,35%, con 3.849 ettari su un totale provinciale vitato di 8.305.

Una propensione green registrata anche dalla costituzione del distretto biologico unico della Regione che punta a sviluppare la più grande area europea attenta allo sviluppo di una pratica sostenibile e alla salute dei consumatori.

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