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Pasqua Vini accende la luce sul nuovo Cabernet Sauvignon Fear No Dark

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Una nuova etichetta per una nuova sfida. La stessa ambizione di sempre: stupire. Con un’altra scelta “non convenzionale” che s’inserisce nel solco del progetto che più di altri ha sancito all’epoca del suo esordio quello che è stato un vero e proprio cambio di rotta per Pasqua Vini: il pioneristico Amarone Mai Dire Mai. Lo aveva annunciato Riccardo Pasqua, amministratore delegato della cantina veronese, quando a WineCouture ha anticipato: “Non è mai stato infuocato come quest’anno il nostro palinsesto, che avrà come culmine la nuova collaborazione pensata per celebrare casa nostra, Verona, nel corso del Vinitaly, con l’installazione Luna Somnium firmata dal colletivo fuse*, che imprigionerà la luna all’interno delle Gallerie Mercatali, simboleggiando il sogno, la nostra costante tensione alla sperimentazione e all’innovazione, al non aver paura e uscire dalla comfort zone, guardando ogni cosa che facciamo da una prospettiva differente. E tutto questo rappresenterà il preambolo di un nuovo progetto di cui, però, ancora niente può essere svelato”. Ma il velo ora è stato sollevato e una nuova Icon ha fatto il suo ingresso nel colorato mondo delle etichette ultra-premium Pasqua Vini figlie del vigneto di Montevegro: si tratta di Fear No Dark, il Cabernet Sauvignon, con giusto un tocco di Oseleta, rappresentazione dell’inesplorato.

Prosegue il progetto unconventional di Mai Dire Mai: un nuovo sguardo sull’angolo più buio del vigneto di Montevegro

È nel solco della premiumizzazione che Pasqua Vini ha nel corso degli ultimi sette anni costruito il proprio successo, mutando il volto di un’azienda che si è trasformata in quella che oggi è una realtà del vino italiano tra le più all’avanguardia, tanto che si parli di tecnologia, quanto d’innovazione di prodotto, comunicazione e apertura costante a nuovi orizzonti.

Se il 2022 ha confermato la bontà di un cammino che prosegue, con il gruppo che negli scorsi 12 mesi ha consolidato il proprio fatturato a 65,4 milioni di euro, il nuovo anno si è aperto all’insegna di una novità che racconta di nuovi investimenti strutturali e sul brand per creare ulteriore valore, proprio come nel caso del progetto enologico Fear No Dark.

Si tratta di molto più di un semplice nuovo vino al debutto, questa etichetta lanciata in occasione del Vinitaly 2023, come testimoniato dalla prestigiosa masterclass internazionale Never Say Never guidata da Jeff Porter, writer at large di Wine Enthusiast, che ha sancito il suo debutto “ufficiale” dopo l’anteprima nel corso del vernissage dell’installazione Luna Somnium.

Fear No Dark, infatti, è prosecuzione dell’idea che ha dato forma all’Icon più rappresentativa in casa Pasqua Vini, che da un lato pone al centro il terroir, dall’altro mostra lo scrupoloso lavoro della cantina veronese per individuare la reale vocazione di ogni appezzamento, anche andando ad esplorare nuove vie fino ad oggi inesplorate. Esattamente come nel caso della porzione più buia del vigneto di Montevegro.

Fear No Dark: il nuovo Cabernet Sauvignon Pasqua Vini con un tocco di Oseleta

Fear No Dark è figlio di una singola parcella di 5,1 ettari, localizzata nel punto più appartato della proprietà di Montevegro, con esposizione a nord-est.

Qui, la porzione di vigneto la più ombreggiata, fresca ed esposta ai venti provenienti dai monti Lessini, dove crescono Cabernet Sauvignon e Oseleta, si sviluppa su due grandi balze, sovrastate da una collina che crea diverse zone d’ombra, determinando così tempi di maturazione differenti tra le due tipologie di uva. 

“Attraverso Fear No Dark, Pasqua Vini sfida metaforicamente il buio, simbolo dell’inesplorato, e continua il suo percorso di innovazione, verso un orizzonte enologico da tracciare, senza temere sfide e confronti”, evidenzia l’azienda. 

Come nasce il nuovo vino è presto spiegato: le uve sono raccolte a mano con attenta selezione, poi, dopo una soffice pressatura, inizia la fermentazione a temperatura controllata tra i 20 e i 22°C, con macerazione sulle bucce per circa 20 giorni. Terminato il processo viene avviata la fermentazione malolattica in acciaio, seguita dal passaggio finale della maturazione per 16 mesi in tonneaux da 500 litri e barrique da 225 litri, entrambe di rovere francese nuove.

Un nuovo sguardo uncoventional per una novità destinata a far parlare di sé e della cui prima annata, la 2020, sono state prodotte 12mila bottiglie.

“Lavoriamo a questo progetto dal 2010, la prima annata del Mai Dire Mai Amarone. Da allora abbiamo studiato e apprezzato la qualità di questa singola parcella, siamo stati pazienti, abbiamo atteso 10 anni per consolidare il posizionamento di Mai Dire Mai, che oggi è tra i più grandi successi della nostra cantina”, chiosa Riccardo Pasqua.

“Oggi, dopo aver affinato la conoscenza della parcella e della vinificazione del Cabernet Sauvignon e avere ottenuto l’apprezzamento della critica nazionale e internazionale, siamo pronti a presentare Fear No Dark, che porteremo nel mondo a testimonianza della forza della nostra visione e della coerenza dei nostri progetti”. 

Fear No Dark Cabernet Sauvignon Igt 2020 Pasqua Vini

Fear No Dark Cabernet Sauvignon Igt 2020 Pasqua Vini rivela al naso note fruttate con sentori di piccoli frutti neri e frutti di bosco. Si percepiscono anche note balsamiche, erbe officinali e un sentore di sottobosco. Al palato invece si presenta asciutto e morbido con tannini setosi e un retrogusto di fragole e ribes. Etichetta figlia di un’annata di grande equilibrio, Fear No Dark è una nuova icona dell’universo Mai Dire Mai che si posiziona tra l’Amarone e il Valpolicella, nel segmento ultra-premium, e farà il suo debutto sul mercato a partire dal 29 settembre prossimo, giorno di luna piena.

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