https://www.masottina.it/
  • Trade

Riforma Indicazioni Geografiche Ue: il vino italiano dice sì

Dello stesso argomento

BANNER

Il Consiglio di amministrazione di Unione Italiana Vini (Uiv), riunito ieri a Menfi (Agrigento) presso la cantina Planeta, ha rinnovato pieno sostegno al testo che riforma il sistema delle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea. Da parte del vino italiano, un sì convinto al report dell’europarlamentare Ue Paolo de Castro.

“Riteniamo particolarmente importante”, spiega il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti, “sostenere il nuovo accordo tra i gruppi politici promosso dal relatore di Paolo de Castro e appoggiato anche dagli altri eurodeputati italiani, ed è nostra convinzione che il vino non possa rimanere ai margini delle nuove politiche di qualità Ue alla vigilia del voto, il 20 aprile, in Commissione Agricoltura. L’auspicio – nostro come del Comité Vin europeo –, è che si giunga a un responso ampiamente condiviso in favore di un testo che abbiamo seguito sino agli emendamenti di compromesso attuati”.

L’iter della riforma delle Indicazioni Geografiche Ue dopo il voto in Comagri del 20 aprile: : il vino italiano dice sì a proposta De Castro.

L’iter della riforma delle Indicazioni Geografiche Ue dopo il voto in Comagri del 20 aprile: il sostegno del vino italiano alla proposta De Castro

Secondo Uiv, la riforma delle Indicazioni Geografiche Ue costituisce infatti un’opportunità per il settore del vino anche alla luce degli ultimi emendamenti che hanno contribuito a fare chiarezza su alcuni punti, come gli impegni di sostenibilità affidati al regolamento Ocm, la presenza del vino all’interno della riforma e il ruolo dell’agenzia Euipo, le cui funzioni sono ora principalmente legate al controllo dei registri. 

Il CdA di Unione Italiana Vini si è quindi espresso su un testo dove non si ravvisano pericoli in merito a una paventata perdita di specificità del vino; è poi apprezzata nell’atto base la proposta della Commissione europea di rafforzare la protezione delle Dop e Igp, mentre è evidente la volontà di snellire e semplificare le procedure di riconoscimento e modifica dei disciplinari di produzione. 

Dopo il voto in Comagri del 20 aprile, l’iter prevede – prima dell’estate – la discussione in sede plenaria del Parlamento europeo e infine – entro l’anno – gli incontri interistituzionali Parlamento, Commissione e Consiglio.

“Un sistema di norme forti a tutela e promozione delle nostre eccellenze agroalimentari, fortemente ispirate dalle norme vitivinicole: è questo l’obiettivo che come Parlamento ci siamo posti per questa riforma, e che va nella direzione delle sollecitazioni di quasi 200 delle oltre 1.600 Indicazioni geografiche vitivinicole europee”. 

Così Paolo De Castro, relatore del Parlamento Europeo spiega la proposta di revisione del sistema delle Indicazioni Geografiche Ue.

“Uno sforzo per tutelare le specificità del settore vitivinicolo, senza dimenticare le importanti novità che tale riforma può portare, in termini procedurali, di protezione, con la tutela estesa ai domini online, di rafforzamento del ruolo dei consorzi, del nuovo ruolo per Euipo, che sarà di supporto puramente tecnico alla Commissione nella tutela interna ed esterna delle Indicazioni Geografiche”.

L’iter della riforma delle Indicazioni Geografiche Ue dopo il voto in Comagri del 20 aprile: : il vino italiano dice sì a proposta De Castro.

“Tutto ciò, senza dimenticare le sempre più frequenti iniziative che vedono alcune eccellenze dell’agroalimentare europeo, e soprattutto i vini, al centro dell’attenzione delle politiche di salute pubblica”. 

Per l’eurodeputato italiano: “Più il settore vitivinicolo sarà in grado di stare all’interno di coalizioni con altri comparti dell’agroalimentare europeo più avremo strumenti di difesa dalle crescenti iniziative che vogliono relegarlo a un ruolo sempre più marginale delle politiche europee, quando non addirittura escluderlo”.

“Per queste ragioni – conclude De Castro – la battaglia per preservare la specificità del settore andrà fatta anche all’interno della proposta di riforma presentata dalla Commissione, piuttosto che isolarsi al di fuori”.

banner
BANNER
BANNER
banner
BANNER