Per il turismo enogastronomico, secondo la Fondazione Qualivita, emergono grandi opportunità dal nuovo Regolamento Ue delle Indicazioni Geografiche grazie al ruolo dei Consorzi di Tutela. L’approvazione dello scorso 20 aprile della bozza di Regolamento delle Indicazioni Geografiche dell’Unione europea da parte della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo presenta numerose novità in grado di produrre sviluppo per tutti i prodotti agroalimentari e vitivinicoli europei ed italiani Dop Igp.
Dice Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita:
“Abbiamo sostenuto con forza l’introduzione nel nuovo regolamento degli aspetti legati alla promozione dell’enoturismo e delle funzioni di coordinamento dei Consorzi di tutela. Siamo convinti che il Turismo Dop in questa forma possa rivelarsi, anche per le piccole filiere a Indicazione Geografica, un vero volano per lo sviluppo delle produzioni e soprattutto dei territori, incentivando quelle attività turistiche e agrituristiche intimamente legate con la produzione agricola e agroalimentare italiana. A rafforzare questo processo il nuovo ruolo dei Consorzi di tutela che permetterà loro di collaborare concretamente con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di concerto con le istituzioni di settore come ministero del Turismo ed Enit, per prendere parte a iniziative di promozione internazionale che possono essere ulteriore leva di crescita molto importante. Un’iniziativa che può dare già nel breve periodo dei riscontri tangibili alle Dop Igp italiane, in particolare alle filiere di piccole dimensioni”.
Turismo enogastronomico, un trend in crescita
Da anni il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico” realizzato dalla professoressa Roberta Garibaldi evidenzia una crescita di questo fenomeno con numeri impressionanti frutto del costante lavoro delle imprese e delle numerose organizzazioni di promozione come Le strade dei Sapori e del Vino, Città dell’Olio, Le Città del Vino, Movimento Turismo del Vino e via dicendo.
Per quanto riguarda il settore specifico Dop Igp, l’Osservatorio Qualivita, solo nel 2022, ha contato oltre 230 eventi organizzati dai Consorzi di tutela fra degustazioni, visite outodoor, festival e iniziative che hanno risposto alla richiesta dei cittadini di esperienze vere nei territori del cibo e del vino. E in molti casi proprio le piccole filiere, che più di altre hanno subito gli effetti legati alla pandemia e alla contrazione di alcuni canali distributivi, sono riuscite a dare una riposta concreta attraverso iniziative di vendita diretta e incoming turistico offrendo esperienze enogastronomiche qualificate.
A questo aspetto si aggiungono numerosi elementi positivi legati al coordinamento dei Consorzi di tutela: dalla formazione di un consumatore consapevole attraverso attività esperienziali, capaci di trasferire tutti i valori della filiera come il “saper fare”, i fattori ambientali, il patrimonio artistico e culturale o quello storico e sociale fino all’introduzione di una gestione sostenibile coordinata sul territorio in grado di salvaguardare le risorse naturali degli areali.