Nel primo trimestre 2023 Masi Agricola, società quotata nell’Euronext Growth Milan e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, vede premiate le proprie scelte. Il CdA ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo, che mostrano ricavi e margini oltre i livelli pre-pandemici grazie alle strategie implementate dal Gruppo. In particolare, i ricavi pari a 17,4 milioni di euro evidenziano una crescita del 30% rispetto all’esercizio pre-covid (Q1 del 2019), seconda migliore performance dalla quotazione ad oggi con riferimenti ai primi trimestri (dopo quello straordinario del Q1 del 2022). L’Ebitda è, invece, pari a 3 milioni di euro, in calo per l’effetto volumi e minori proventi non caratteristici, ma in crescita del 22% rispetto al pre-pandemia. Analizzando il trend dei ricavi a livello geografico, si registra l’incremento dell’Italia, che cresce del 4,5%, mentre il mix prodotto classificato secondo il posizionamento – prezzo retail vede l’incidenza dei Top Wines in ulteriore ascesa dal 29% al 30%. I Classic Wines vanno dal 24% al 25%, mentre i Premium Wines scendono dal 47% al 45%.
Primo trimestre 2023: il secondo migliore Q1 dalla quotazione in borsa per Masi Agricola
Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di Masi Agricola, che ha approvato i risultati consolidati del Q1 2023.
Considerando l’incomparabilità del periodo Covid (2020 e 2021) e l’eccezionalità dell’esercizio 2022, il raffronto tra le vendite del primo trimestre del 2019, pari a 13.320 migliaia di euro, con il dato registrato in quello chiuso al 31 marzo 2023 evidenza una crescita del 30%.
Si tratta della seconda migliore performance dalla quotazione all’Egm a oggi con riferimenti ai primi trimestri.
In termini di canali di depletion, nel trimestre analizzato continua l’andamento positivo dell’Horeca, mentre il retail – sia monopolistico che libero concorrenziale – presenta in generale andamenti negativi. Resta sostanzialmente stabile il canale Duty Free e Travel Retail.
Analizzando il trend dei ricavi Masi Agricola a livello geografico si registra l’incremento dell’Italia, che cresce del 4,5%, mentre il mix prodotto classificato secondo il posizionamento – prezzo retail vede l’incidenza dei Top Wines in ulteriore sviluppo dal 29% al 30%. I Classic Wines vanno dal 24% al 25%, mentre i Premium Wines scendono dal 47% al 45%.
L’Ebitda consolidato passa da 4,724 a 3,002 milioni di euro, con una diminuzione dell’Ebitda Margin dal 24,9% al 17,3%.
Le principali determinanti della variazione risultano:
- il margine industriale lordo, che si riduce per 661 migliaia di euro per effetto-volume, laddove in termini percentuali migliora di oltre 1,60 punti;
- minori contributi Covid e Ocm per 1.089 migliaia di euro.
Comparando l’Ebitda di trimestri normalizzati (2019) si evidenzia un incremento del 21,6%.

In un raffronto con le performance Masi Agricola di 12 mesi fa, da considerare sono diversi fattori. Il primo è legato ai ricavi del primo trimestre 2022, che avevano conseguito un eccezionale +38% rispetto al controperiodo, per effetto della ripresa dei consumi in Horeca dopo la pandemia, e al contempo di uno straordinario e generalizzato re-stocking della rete per fronteggiare le difficoltà della logistica internazionale, come comunicato in occasione del rendiconto di periodo. Fenomeno che ha visto successivamente un rallentamento nel prosieguo dell’esercizio, arrivando a fermarsi nel quarto trimestre fino ad una attuale normalizzazione.
In secondo luogo, i ricavi del primo trimestre 2022 includevano vendite one-off per quasi 0,5 milioni di euro derivanti da un vino a marchio Masi in esclusiva per un grande retailer europeo.
Infine, è da considerare come, in linea generale, l’aumento del costo del denaro stia portando la rete clienti a ridurre le coperture degli stock.