Una storia di vino che ha avuto il suo inizio nel 1857, per opera dei fratelli Giovan Battista e Gaetano Bertani, e che dal 2013 è custodita e valorizzata all’interno del gruppo Angelini Wines & Estates. Stiamo parlando di uno dei simboli più riconosciuti e nobili della Valpolicella e dell’Amarone: Bertani. Che proprio oggi, 1° giugno, vede l’esordio di quell’annata 2013, simbolico spartiacque nel tratteggiare il futuro della storica realtà vitivinicola di Grezzana. 3.471 giorni di attesa e lavoro, 18 di vendemmia, 99 di riposo in fruttaio, 42 di fermentazione, 3.012 di maturazione in botte, 300 in bottiglia. Ci sono voluti quasi dieci anni di dedizione e pazienza, di attenzione e cura del particolare, per poter degustare un vino che non teme il tempo. Ma soprattutto, l’annata 2013 dell’Amarone della Valpolicella Classico Bertani sancisce una svolta: sarà disponibile solo su prenotazione ed allocazione, andandosi ad aggiungere alle altre 48 custodite nella Bertany Library, biblioteca che copre sei decadi, partendo dalla 1958 fino a quest’ultima.

Esordio il 1° giugno per la nuova annata 2013 dell’Amarone della Valpolicella Classico Bertani
L’annata 2013 dell’Amarone Bertani è innanzitutto un’annata particolare, che porta con sé alcuni caratteri distintivi, tra cui le modeste quantità ed anticipa la mancanza di produzione della successiva annata 2014.
Una conferma ulteriore della serietà e dell’approccio etico di questo marchio, che vuole essere sempre trasparente con i suoi estimatori.
Disponibile dal 1° giugno, come detto solo su prenotazione ed allocazione sancendo una nuova rivoluzione nella plurisecolare storia della cantina di Grezzana, il carattere di questa annata 2013 è legato all’esuberanza, una delle quattro caratteristiche, insieme a eleganza, raffinatezza e delicatezza, con cui vengono descritte le vendemmie dell’Amarone Classico.

“L’annata 2013 è stata caratterizzata da un inverno con temperature e piovosità di poco al di sopra della media del periodo”, spiega Andrea Lonardi, coo di Angelini Wines & Estates.
“Abbondanti piogge e basse temperature in primavera hanno determinato un ritardo del germogliamento di circa dieci giorni. Il mese di maggio è stato particolarmente piovoso, con un regime termico inferiore alla media storica che ha ritardato la fioritura di sette-dieci giorni. Un’estate calda e asciutta con preziose piogge in agosto ha poi creato le premesse per un periodo pre-vendemmiale di rara eccezionalità”.
“I tanto attesi sbalzi termici tra il giorno e la notte, tipici della Valpolicella, registrati tra l’ultima settimana del mese di agosto e la prima decade di settembre hanno assicurato la piena maturazione delle uve dal punto di vista polifenolico e aromatico”.

A prendere forma, così, è stato un vino che il Master of Wine Nick Jackson, già autore di Beyond Flavour, ex buyer di Sotheby’s e grande esperto di fine wines per The Library – il racconto di come in Bertani lo stile, attraversando i decenni, abbia saputo mantenere la sua identità inconfondibile –, ha così descritto:
“Un naso fantastico, di grande ampiezza aromatica e classe. Un palato di grande concentrazione e dalle linee espressive nette: estremamente intenso e focalizzato. Tannini di splendida grana e una nota di cedro a dominare il tutto: un vino monumentale che abbaglia per la sua complessità e bellezza”.
Un giudizio a cui Lonardi così replica, spiegando quelli che sono da sempre i tratti dell’Amarone Classico Bertani:
“A mio parere è il commento più bello che potevamo ricevere. È assolutamente in linea con il nostro stile di Amarone: fresco, leggero, sapido e di grande bevibilità. Uno stile che non cambia nel tempo e che al contrario vuole esaltare i caratteri di un territorio unico soprattutto quando interpretato per esaltare la longevità e il piacere di poterlo sempre bere”.

La rivoluzione di una “limited vintage release” su allocazione e perché non ci sarà l’annata 2014
È un vino, l’Amarone della Valpolicella Classico 2013 Bertani, che con questa “limited vintage release” apre una nuova era. Per la prima volta, infatti, la storica cantina veronese ha scelto di adottare per la sua commercializzazione la strada della prenotazione e allocazione.
“È un senso di responsabilità e rispetto che abbiamo nei confronti dei nostri clienti affezionati abituali che ogni anno ci rinnovano la loro fiducia e che in passato non siamo riusciti a servire per mancanza di prodotto”, sottolinea Andrea Lonardi. “A loro daremo la priorità e la possibilità di continuare a coltivare le piccole library di verticali che ci sono nel mondo enogastronomico nazionale ed internazionale, di cui siamo particolarmente orgogliosi e alle quali prestiamo grande attenzione.
“Una piccola allocazione, poi, verrà riservata ai nuovi clienti che vogliano conoscere ad apprezzare il nostro Amarone Classico”.

Una decisione importante, rivoluzionaria, che anticipa anche un’altra scelta altrettanto netta, quella di non uscire in commercio con il frutto della vendemmia successiva, l’annata 2014.
“Proprio perché la 2014 è stata un’annata climaticamente molto difficile, il vino non riflette le caratteristiche del nostro Amarone”, spiega Lonardi. “Non parlo solo di note organolettiche ma anche di quelle qualitative”.
“La nostra è molto più che una filosofia: l’obiettivo di Bertani è la massima ricerca della qualità che passa attraverso l’appassimento naturale che non è stato realizzabile in un’annata come questa, caratterizzata dalle continue piogge. È stata una decisione importante e sofferta presa nel 2014 per mantenere la coerenza con il nostro stile”.
Una decisione sofferta, ma che tutti gli appassionati dello stile Bertani di certo condivideranno, magari annegando il dispiacere in un buon calice del nuovo Amarone della Valpolicella Classico 2013.