Ca’ del Bosco e Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia insieme per un percorso artistico nei vigneti storici della celebre cantina in Franciacorta, realtà che da sempre crede nell’Arte come elemento distintivo e di elevazione culturale e sociale. Svelato il nuovo progetto Arte in vigna che vuole raccontare di un’attenzione alla tutela dei suoli e degli organismi che vivono in vigna attraverso la promozione del lavoro di giovani artisti del territorio. Sono 23 i totem collocati da Ca’ del Bosco in prossimità di passaggi pedo-ciclabili e inseriti armoniosamente nell’ambiente circostante. Altrettante installazioni volte ad approfondire l’approccio etico adottato dall’azienda, arricchite da opere d’arte realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.
“Un progetto che nasce con una doppia finalità”, spiega Maurizio Zanella, presidente di Ca’ del Bosco. “Da sempre, infatti, ho creduto nel linguaggio espressivo dell’arte. Unire il potere dell’arte alla nostra ferma convinzione che l’agricoltura biologica certificata sia la strada migliore da intraprendere per salvaguardare la Franciacorta rappresenta il nostro modo di dire grazie a questo territorio che tanto ci ha donato”.
“Dare la possibilità a giovani artisti di interpretare liberamente la natura, il territorio e gli elementi che lo costituiscono attraverso diverse arti e stili, ci permette di ricambiare questa generosità, sottolineando il nostro forte senso di appartenenza a questa terra”.

Dove sono e chi ha realizzato i totem tra i vigneti storici in Franciacorta di Ca’ del Bosco
Quello dei totem tra i vigneti storici in Franciacorta di Ca’ del Bosco è un progetto ideato nel 2021 da Giuseppe La Spada, consulente artistico, e realizzato nel corso dell’anno accademico 2021/2022.
Ciascuna installazione tra i filari, progettata dall’architetto Gabriele Falconi, è in acciaio corten e ha una forma triangolare, a punta di freccia. I due lati raffigurano rispettivamente il vigneto di appartenenza, completato da un QRcode di approfondimento, e le opere artistiche realizzate dagli studenti delle Scuole di Pittura, Scultura, Nuove tecnologie dell’Arte (trienni accademici), Arti visive Contemporanee e Decorazione Artistica (bienni specialistici) dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.

“Come Istituzione sosteniamo enti, imprese e realtà che tutelano e valorizzano il proprio territorio e, laddove ritroviamo unità di intenti e obiettivi comuni, cerchiamo di fare la nostra parte coinvolgendo l’anima della nostra Università: studenti e docenti, la loro creatività, le loro idee e la loro esperienza”, spiega Benedetta Albini, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.
“Siamo orgogliosi di essere arrivati fino a qui; il progetto Arte in vigna non solo ha reso i nostri studenti protagonisti di un messaggio importante, ma li ha altresì messi alla prova, mostrando loro che cosa significa confrontarsi con un committente importante come Ca’ del Bosco. Dal punto di vista didattico il progetto è senza dubbio uno dei più trasversali e complessi a cui l’Accademia si è nel tempo dedicata: cinque scuole di differente livello, cinque cattedre, più di 40 studenti coinvolti”.
Arte in vigna in Franciacorta: il significato del progetto
Non solo le installazioni tra i vigneti storici di Ca’ del Bosco, l’Accademia SantaGiulia ha inoltre realizzato un sito internet in lingua italiana e inglese dedicato al progetto.
Il portale, corredato di immagini fotografiche e testi di approfondimento, racconta il lavoro svolto e presenta ogni singola opera e l’artista o gli artisti che l’hanno realizzata.

L’arte e il rispetto della natura sono due cardini fondamentali di Ca’ del Bosco che, da tempo, ha deciso di puntare sull’agricoltura biologica, ad oggi certificata su tutti gli oltre 250 ettari vitati in conduzione.
Scegliere un’agricoltura a basso impatto, come quella biologica, unita ad una valorizzazione della biodiversità territoriale, grazie a colture diversificate, quali boschi e uliveti, significa proteggere tutti gli elementi che concorrono alla formazione di un habitat naturale il cui equilibrio è fondamentale per sviluppare la vita. Significa avere cura del territorio e preservarlo per le generazioni future.
“Paolo VI diceva che la missione dell’artista è quella di carpire dal cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme, di accessibilità”, conclude Benedetta Albini. “L’auspicio è che queste opere d’arte consentano a tutti i fruitori di conoscere e riconoscere con uno sguardo nuovo, forse più consapevole, il proprio territorio”.
