Come da tradizione, i Vigneron e le Maison della Champagne si sono riuniti a Epernay, presso il Comité Champagne, per definire le condizioni della prossima vendemmia 2023. A iniziare dalla resa commerciabile, che per il 2023 è stata fissata a 11.400 kg/ha. A oggi, evidenzia una nota ufficiale rilasciata dal Comité Champagne, lo stato di salute dei vigneti è buono e molto omogeneo da un settore all’altro. Finora la campagna viticola è stata abbastanza tranquilla, con pochi danni causati da gelo (1,5% del vigneto) e grandine (0,3%), Peronospora e Oidio contenuti. Solo il rifornimento d’acqua dei suoli potrebbe destare preoccupazione, ma i grappoli sono ben formati e una promettente vendemmia 2023 dovrebbe iniziare nella prima decade di settembre. Nel frattempo, si traccia un bilancio del primo semestre 2023, dove le spedizioni sono in calo dopo l’annata record del 2022.
La resa commerciale per la vendemmia 2023 sarà di 11.400 kg/ha
In Champagne ci si prepara dunque per la vendemmia 2023, nonostante tutte quelle incognite che sono ormai divenute una prassi e che hanno un impatto sulla resa commerciabile.
Tra clima, deperimento della vite causato dalle malattie e invecchiamento dei vigneti, le rese della Champagne sono diminuite del 26% in 12 anni. In questa situazione, si è scelto di sfruttare al massimo le annate favorevoli, quando si presentano, per migliorare ulteriormente la resilienza della filiera.

“L’anno scorso la Champagne ha innovato con il sistema dello sblocco differito della riserva”, ricorda Maxime Toubart, presidente dei Vigneron. “Quest’anno è stato individuato il plafond della riserva individuale, per portarlo a 10.000 kg/ha invece degli 8.000 kg/ha previsti finora. L’Inao ha accettato di esaminare la misura con urgenza, per consentire ai viticoltori di mettere a riserva la bella vendemmia che si annuncia”.
L’obiettivo è di assicurare ogni anno gli strumenti per raggiungere la resa commerciabile fissata dall’interprofessione per garantire l’equilibrio di mercati che amano sempre più le bollicine, a iniziare proprio dalle più pregiate di Francia.
Nel primo semestre 2023 spedizioni di Champagne in calo del 4,7%: obiettivo 314 milioni di bottiglie a fine anno
Dopo 12 mesi con il piede costantemente sull’acceleratore, nel primo semestre del 2023 le spedizioni di Champagne (Francia inclusa) sono state pari a 125,8 milioni di bottiglie, in calo del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le esportazioni, con 77,7 milioni di bottiglie, sono in diminuzione del 3,7%, mentre la Francia arretra del 6,3% con 48,1 milioni di bottiglie. Una performance, quella tra gennaio e giugno, che va vista nel contesto di un 2022 straordinario, quando nello stesso periodo dell’anno scorso le vendite erano aumentate di quasi il 14%.
“Per determinare la resa commerciabile dell’anno, i Vigneron e le Maison si sono accordati sulle previsioni delle spedizioni dei prossimi quattro anni”, conclude David Chatillon, presidente delle Maison. “Insieme alla fiducia nella denominazione, le previsioni hanno tenuto conto al tempo stesso di una certa cautela rispetto alla congiuntura economica globale e agli effetti dell’inflazione”.