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Nuova generazione del vino, Julia e Karoline: “I nostri primi 10 anni alla guida di Elena Walch in Alto Adige”

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Sono passati 10 anni da quando le sorelle Walch, Julia e Karoline, sono alla guida della storica azienda del vino di famiglia in Alto Adige. Da quel giorno, ogni giorno, le promesse sono sempre le stesse: perseguire l’eleganza di una visione senza confini, mantenere l’impegno di sostenibilità, rispettare il paesaggio e la terra e con attenzione curare anche il più piccolo dettaglio. Anni di crescita, affermazione e sperimentazione che hanno permesso un graduale cambio generazionale, che ha mantenuto l’azienda Elena Walch, proprio col contribuito della nuova generazione, al centro dei riflettori del mondo vinicolo altoatesino, nazionale e internazionale.

Elena Walch: la storia della cantina

L’azienda Walch pone le sue radici nel lontano 1869 quando ancora la viticoltura in Alto Adige pur essendo presente, non occupava l’importante ruolo e lustro di cui gode al giorno d’oggi.

Tuttavia, fin dal suo principio la filosofia con la quale i Walch firmano i loro vini è sempre la stessa: precisione, qualità e territorio, i capi saldi che muovo ogni passo e ogni pratica, dal vigneto alla cantina, una cura ed un’attenzione tramandata del tempo e potenziata dall’arrivo in azienda di Elena.

Da 10 anni Julia e Karoline Walch - quinta generazione - sono alla guida della storica cantina Elena Walch in Alto Adige
Julia, Keroline ed Elena Walch

Nata e cresciuta a Milano, Elena si laurea in architettura a Venezia per poi trasferirsi a Bolzano ed esercitare la professione di architetto. L’incontro con il marito, Werner Walch, erede di una delle più influenti ed antiche famiglie vinicole dell’Alto Adige, ha cambiato radicalmente il corso della sua vita e il trasferimento a Termeno la porta per la prima volta a contatto con il mondo vinicolo.

Affascinata da questo nuovo mondo Elena inizia il suo percorso nell’azienda che prenderà il suo nome, rivoluzionando la visione vitivinicola aziendale e portando nuove tecniche di produzione che le sono valse il titolo di “pioniera” nella sua regione.

Una nuova generazione del vino in Alto Adige: a tu per tu con Julia e Karoline Walch

Custodi di un passato importante, piene di capacità ed ambizione, Julia e Karoline hanno saputo apportare nell’ultimo decennio tante novità, progetti e sempre più un taglio sostenibile e peculiare in ogni attività aziendale, dal vigneto alla cantina, rimanendo sempre l’una complice dell’altra.

Dalla cantina gravitazionale all’avanguardia a Tramin costruita e terminata nel 2015, alla continua selezione di parcelle di uve dai loro vigneti che vengono vendemmiate esclusivamente a mano che ha permesso all’azienda Walch di essere tra le prime in Alto Adige, a inserire la menzione aggiuntiva “Vigna” per i vini che provengono dai vigneti storici Vigna Kastelaz e Vigna Castel Ringberg.

Da 10 anni Julia e Karoline Walch - quinta e nuova generazione - sono alla guida della storica cantina del vino Elena Walch in Alto Adige.

La menzione geografica aggiuntiva che descrive un vigneto rigorosamente definito e limitato cartograficamente e che attesta che le uve del vigneto vengono vinificate separatamente da anni. Produrre vini Single Vineyard rappresenta una garanzia di rigorosa tracciabilità e altissima qualità per il consumatore.

Inoltre, un progetto, di cui Julia e Karoline Walch sono orgogliose e che porta la loro firma, è il rosso di punta dell’azienda: “Aton” Pinot Noir Riserva Alto Adige Doc, una piccolissima ed esclusiva produzione risultato di anni di osservazione, ricerca e rigidissima selezione per creare una Grande Cuvée.

Siamo ancora all’inizio di un lungo viaggio e di un nuovo capitolo per la Elena Walch e per entrare nel vivo e capire quelli che sono i pensieri delle sorelle Walch su alcuni temi di attualità nel settore abbiamo scambiato con loro due parole.

Due giovani produttrici concrete, consapevoli e ricche d’identità, una quinta generazione solida e appassionata di cui è bello essere spettatori.

Da 10 anni Julia e Karoline Walch - quinta e nuova generazione - sono alla guida della storica cantina del vino Elena Walch in Alto Adige.

Sostenibilità, rispetto del territorio e attenzione al più piccolo dettaglio sono i fondamenti su cui si muove la vostra azienda. E se parliamo di innovazione quali progetti state sviluppando?

Abbiamo una storia importante da portare avanti e pertanto l’innovazione non può certo mancare. A giugno dell’anno scorso abbiamo inaugurato una nuova piccola cantina all’interno della Vigna Castel Ringberg con botti di legno da 25hl per un delicato uso del legno e per far maturare i vini nel loro posto d’origine. Inoltre, abbiamo preso in affitto 5 ha nel comune di Aldino a quasi 1.000m di altezza – questo per far fronte al cambiamento climatico.

Lo scorso mese abbiamo concluso i lavori per l’installazione di un ulteriore impianto fotovoltaico in modo da poter coprire così il 60% del nostro consumo energetico. I progetti sono sempre tanti e cerchiamo così di innovare man mano i vari rami dell’azienda in cui operiamo.

Le vostre etichette sono un mix di territorio, sperimentazione ed eleganza, ma anche contemporaneità. Quanto è importante per Julia e Karoline Walch creare vini dal gusto contemporaneo?

Vogliamo creare vini che siano la massima espressione di un vigneto, di una Vigna ben definita, interpretando in questo modo la loro provenienza.

Tanti dei nostri vini portano in etichetta la menzione aggiuntiva “Vigna” e questo notiamo essere un particolare che piace al consumatore, in particolare ai giovani appassionati, che vogliono conoscere la vera provenienza del vino che bevono.

Lavorando i nostri vigneti secondo i principi della sostenibilità è fondamentale per noi, e ci viene naturale e pertanto questo nostro approccio, che tra l’altro è stato introdotto ben 15anni fa, è in linea con le tendenze e richieste di oggi.

Quello della Elena Walch è un mercato molto ampio e il trend dei vini No Alcol è sempre più in crescita. Avete mai pensato a questa opzione per la vostra cantina?

Direi che lasciamo questa fetta di mercato ad altre realtà. Aziende che per la loro dimensione hanno bisogno di entrare nel mondo delle “bevande”, quindi con obiettivi e un target ben diverso.

C’è qualche novità all’orizzonte in casa Walch?

Effettivamente c’è una grande novità, tuttavia è ancora troppo presto per poterne parlarne… Vi lasciamo quindi con questa curiosità.

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