Nuovo socio per Mr. Dee Still. Il primo shoppable magazine del mondo dei distillati annuncia l’ingresso nel suo capitale sociale di Dude, realtà indipendente creativa che opera su Milano e Londra. Prosegue quindi lo sviluppo della startup, che porta la raccolta in pre-seed durante il primo anno e mezzo di vita a 700.000 euro. Dude va ad aggiungersi agli altri soci che hanno sostenuto fino ad oggi il progetto: Fos e Timossi.
L’intesa con Dude: nuovo socio per lo shoppable magazine Mr. Dee Still
Non un semplice e-commerce, non un publisher, una piattaforma per chi cerca nuovi trend, nuovi gusti, nuove storie da cui prendere ispirazione con l’obiettivo di portare l’arte della miscelazione tra le mura domestiche, permettendo a chiunque voglia approcciarsi a questo mondo, e a chi ne fa già parte, di replicare i propri cocktail preferiti acquistando ingredienti giusti e di qualità per servire spirits a casa come dei veri Bartender. Nell’ambito dell’importante partnership con Dude e a conferma della sua visione innovativa, Mr Dee Still continua a sviluppare un nuovo concetto di shoppable magazine del mondo dei distillati.
“Siamo contenti e soddisfatti dell’ingresso di Dude, una delle realtà creative più importanti d’Italia. In questo modo rafforziamo il posizionamento di Mr. Dee Still come prima beverage media company italiana, punto di riferimento per gli appassionati di spirits o chi voglia conoscere di più di questo mondo. Grazie a Dude alzeremo l’asticella dei branded content che produciamo per i nostri clienti tra cui possiamo citare aziende come Brown Forman, Campari, Cipriani, Archiproducts, Umbro”, spiega Tobia Lorenzani, founder Mr. Dee Still.
Lorenzo Del Bianco, ceo di Dude, entra a far parte dell’advisory board di Mr. Dee Still di cui fanno parte anche Antonio Augeri, founder di Ogyre, Enrico Botte, amministratore delegato di Fos e Raffaele Timossi, amministratore delegato di Timossi.

“Mr. Dee Still è un progetto di qualità. Approccia a un mondo mainstream come quello degli spirits da un’angolazione diversa, qualitativa appunto. Per questo ci è piaciuto fin dal principio, quando Tobia ci chiamò per creare la loro identity”, sottolinea il founder di Dude. “Nel frattempo le nostre evoluzioni societarie, con la nascita di dude Things ci hanno permesso di poter allargare il nostro contributo a progetti come Mr. Dee Still, da semplice agenzia a shareholder. Adesso non ci resta che brindare. Il cocktail giusto per farlo lo lasciamo ovviamente scegliere ai nostri nuovi partner”.