Piemonte Land of Wine, l’unione di 14 consorzi del vino regionale, guidata da Francesco Monchiero, vuole “mettersi in proprio”, come dichiarato in un’intervista apparsa sul Corriere.it edizione di Torino. Obiettivo: creare un grande evento del vino a Torino, possibilmente nella elegante e iconica cornice della Reggia di Venaria Reale, a partire dal 2025. Insomma, una sfida lanciata a Vinitaly, la kermesse italiana del vino.
Piemonte Land of Wine e la valorizzazione anche delle piccole cantine
Le ragioni sostenute da Piemonte Land of Wine si basano su un ragionamento: riportare la regione e il suo capoluogo al centro delle grandi rassegne internazionali, prendendo come modello quanto accade in Francia, precisamente in Borgogna, Les Grands Jours de Bourgogne. Il tutto con l’obiettivo di creare un unico e nobile palcoscenico che possa raccontare tutte le varie eccellenze piemontesi.
Secondo Francesco Monchiero il progetto per quanto ambizioso è più che fattibile e realizzabile. E i lavori hanno già preso il via per quel che concerne la parte organizzativa. Una scelta apparentemente “territoriale” ma che invece punta su un’attività di grande respiro, secondo gli intendimenti dell’unione.
Lo stesso presidente dell’unione, infatti, sottolinea che già parecchie cantine hanno deciso di non prendere parte a Vinitaly da tempo. In particolare, con il “nuovo evento” si vuole dare spazio, voce e visibilità a quelle realtà più piccole, che non sono in grado magari di sostenere ingenti costi e spese per aderire alla grande kermesse di Verona.
Insomma, una sfida a tutto campo, detto che a gennaio 2024 si celebrerà la prima edizione delle Ogr, Grandi Langhe. Poi si vedrà. Piemonte Land of Wine vuole così “mettersi in proprio”, creando una rete vera e propria, unica e riconoscibile.
