Tra i protagonisti principali delle colline del Conegliano Valdobbiadene Docg, da sempre Villa Sandi riveste un ruolo di primo piano. Uno status, quello della realtà della famiglia Moretti Polegato, oggi più che mai confermato innanzitutto dai numeri. Ma soprattutto da scelte che, nel solco della tradizione, oggi sono più che mai proiettate al futuro. Ed è così che, dai successi in ambito di sviluppo del progetto hospitality alla crescita inarrestabile in termini di fatturato, passando per la riconoscibilità internazionale in primis del suo Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, a iniziare dalle punte di diamante del Cartizze Brut e del nuovo progetto della linea La Rivetta 120, l’azienda di Crocetta del Montello (Treviso) guidata dalla famiglia del presidente Giancarlo Moretti Polegato, si proietta verso nuovi orizzonti.
Villa Sandi prende il volo: l’evoluzione dell’azienda della famiglia Moretti Polegato tra fatturato e hospitality
È del 2021 la notizia della “prima volta”, quella sopra quota 100 in termini di fatturato per l’azienda di Crocetta del Montello (Treviso), con la realtà della famiglia Moretti Polegato a far registrare un risultato record pari a 121 milioni di euro. Un traguardo ancora più apprezzabile se comparata con i risultati pre-Covid, con il raffronto lusinghiero a esplicitare un +28% rispetto ai 94 milioni di euro del 2019.
Ma Villa Sandi non si è certo cullata sugli allori, archiviando gli scorsi 12 mesi con un’altra performance da sogno, a fronte di ricavi per 145 milioni di euro, in crescita del 20% sul 2021 e del 70% sul quinquennio.
Una vera e propria svolta, quella nei numeri, conseguenza di strategie che parlano di un’evoluzione figlia di una qualità del prodotto superiore, tanto si parli delle colline Patrimonio dell’Umanità Unesco quanto dell’oasi del Collio di Borgo Conventi, ma anche del contributo che oggi giunge da una nuova generazione, quella di Diva e Leonardo, figli del presidente Giancarlo Moretti Polegato (in foto di copertina), cittadini del mondo, cosmopoliti, ma soprattutto chiamati, con la stessa dedizione che è stata in precedenza del padre, a raccogliere l’eredità familiare e a ribadire la vocazione internazionale di Villa Sandi.

Una missione che si esplicita proprio nei successi che hanno costellato l’ultimo anno della cantina di Crocetta del Montello. “Tra le tre Denominazioni dell’universo Prosecco che Villa Sandi presidia con i suoi vini, la Docg Conegliano Valdobbiadene è senza dubbio la più storica e dal valore aggiunto superiore, soprattutto quando si fa rifermento alla crescita registrata in questi ultimi anni”, sottolinea Giancarlo Moretti Polegato. “Parliamo di una Denominazione dal forte respiro internazionale, con una quota export inferiore alla Doc ma soltanto perché molto più solido è il suo percepito in Italia”.
Una “fama”, quella delle bollicine “Superiori” del Prosecco delle colline Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2019, che va coltivata e supportata, come dimostrano le numerose iniziative che hanno visto in questi ultimi mesi protagonista proprio Villa Sandi nella diffusione del verbo della Docg Conegliano Valdobbiadene. A iniziare dall’apertura al pubblico del wine bar Villa Sandi & deCanto all’Aeroporto Marco Polo di Venezia, dove appositi Qr Code trasportano i viaggiatori di passaggio per il Terminal alla scoperta delle unicità gastronomiche e dei vini dell’azienda, dando vita a un’esperienza immersiva che conduce fin sui ripidi pendii di Valdobbiadene e del cru Cartizze.
“Gli aeroporti sono il primo biglietto da visita di un territorio, oltre che una grande occasione per attirare attenzione e visibilità: si pensi che al solo Marco Polo di Venezia quest’anno transiteranno 12 milioni di passeggeri da tutto il mondo. Con Villa Sandi abbiamo investito molto sull’hospitality, segnando ogni giorno che passa un incremento nelle visite e offrendo un contributo concreto nella diffusione della cultura del vino, in primis del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”.

A consolidare l’ampliarsi degli orizzonti in termini di visibilità, ad ottobre scorso, l’inserimento di Villa Sandi tra le destinazioni italiane dell’enoturismo premiate nella speciale classifica delle World’s Best Vineyards. Unica cantina in Veneto, la realtà di Crocetta del Montello è entrata per la prima volta nella Top 100 che valuta, oltre al valore architettonico e paesaggistico delle tenute, il percorso di visita, l’accessibilità degli spazi, l’attenzione all’ambiente, la competenza del personale, la reputazione dell’azienda e la gastronomia: un riconoscimento che da poco non ha solo confermato, ma anche migliorato in quanto a piazzamento.
“Un riconoscimento che non arriva per caso: abbiamo sostenuto con diversi investimenti negli anni questo percorso che oggi è ripagato da un’affermazione internazionale che ci ha reso particolarmente orgogliosi. Quel che proponiamo, infatti, va ben oltre il vino e spazia dalla visita alla nostra sede, una splendida villa veneta del 1622, all’assaggio delle nostre bollicine, che guardano oltre il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg con il Metodo Classico Opere, fino alla Locanda Sandi, immersa tra le colline Patrimonio Unesco”.
“Abbiamo molto da far vedere e credo Villa Sandi abbia dato uno stimolo a tanti all’interno della Denominazione come esempio virtuoso di quanto sia importante investire sull’ospitalità e trovare soluzioni che permettano di promuovere una crescita per l’intero territorio”.

Dal Cartizze Brut a La Rivetta 120, il Conegliano Valdobbiadene Docg conquista il mondo
Si tratta di una bellezza, quella che ha certificato il riconoscimento ricevuto con l’inserimento tra le World’s Best Vineyards, che poi crea ambasciatori in tutto il mondo di questo angolo vocato d’Italia e dei suoi vini. Tanto che la fama di Valdobbiadene, proprio grazie alla famiglia Moretti Polegato, oggi ha raggiunto contesti di primo piano, glamour, come da ultimi i prestigiosi campi della Snow Polo World Cup di St. Moritz, dove proprio Villa Sandi ha condotto il Prosecco ad affiancare lo Champagne.
“Per la prima volta, in una location dove la convivialità è tradizionalmente legata alle bollicine di Champagne, il Prosecco ha trovato un pubblico che l’ha apprezzato dal primo sorso”, sottolinea il presidente Moretti Polegato.
Con la punta di diamante di questo territorio meraviglioso da andare a ricercare all’interno del cru più prestigioso della Docg Conegliano Valdobbiadene: il Cartizze. Qui nasce La Rivetta, bollicina declinata in Brut salita quest’anno sul gradino più alto del podio nella speciale classifica che incrocia e somma i punteggi delle sei guide italiane più autorevoli.

“Un vino che nasce in una tenuta di un ettaro e mezzo dei preziosi 106 che delimitano il cru”, sottolinea Moretti Polegato. “Il fiore all’occhiello e un orgoglio per tutta la Docg, il Cartizze, che nel tempo abbiamo contribuito a far conoscere nel mondo, con la specifica interpretazione che ne offriamo e che ha aiutato a far crescere l’export di questa tipologia”.
Sulla scia di questo successo ha preso forma anche una linea Villa Sandi denominata La Rivetta, che ha visto il lancio di un’etichetta particolare: il Valdobbiadene Docg La Rivetta 120:
“Una produzione limitata che è stata recepita molto positivamente dal mercato, ribadendo come il futuro della Docg Conegliano Valdobbiadene sia quello di proseguire nel solco tracciato in questi anni di distinguersi per progetti di altissima qualità”.
“Con La Rivetta 120 parliamo sempre di un Prosecco Superiore che nasce in un unico vigneto, in cui le rese sono state volutamente mantenute più basse di quanto stabilito dal disciplinare di produzione, e a cui i 120 giorni di maturazione conferiscono, poi, maggiore complessità. Un Extra Brut che corrisponde esattamente alla linea guida del nostro lavoro: ovvero espressione dell’identità territoriale nel rispetto della tipicità del vitigno”.
