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Dalle Langhe ai Colli di Luni: cosa attendersi dalla vendemmia 2023 in Piemonte e Liguria

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Vendemmia 2023 ai nastri di partenza anche in Piemonte e Liguria. A cavallo tra le due regioni, spaziando dalle Langhe di Pio Cesare ai Colli di Luni di Cantine Lvnae, ecco la voce di alcuni tra i grandi protagonisti del vino piemontese e ligure su cosa c’è da attendersi dalla raccolta delle uve dell’annata 2023 tra Nebbiolo, Moscato, Pigato e Vermentino.

Che annata 2023 sarà in Piemonte dalle Langhe al Monferrato

Occhi puntanti anche sul Piemonte per il via della vendemmia 2023. E c’è già grande attesa nella terra del Barolo. Le Langhe, infatti, è attesa una vendemmia 2023 di qualità. Come sottolinea Federica Boffa di Pio Cesare, cui fanno riferimento 75 ettari di vigneti: 

“L’inverno è stato più freddo di quello 2021/2022 e con due eventi nevosi abbondanti che, insieme alle precipitazioni primaverili e di inizio estate, hanno contribuito a sopperire il forte deficit idrico patito nell’annata precedente. Queste piogge sono arrivate nel momento cruciale della stagione quando la presenza di acqua nel terreno – accuratamente lavorato dall’autunno – è indispensabile”. 

La raccolta delle uve Nebbiolo, spiegano da Pio Cesare, inizierà probabilmente entro la prima decade di ottobre.

Dalle Langhe ai Colli di Luni: cosa attendersi dalla vendemmia 2023 in Piemonte e Liguria. Che annata 2023 sarà per i grandi protagonisti.
Federica Boffa, Pio Cesare

Anche per Poderi Luigi Einaudi, con i suoi 63 ettari tra Dogliani e Barolo, le precipitazioni di primavera hanno assestato l’aspetto idrico in forte stress dalla vendemmia 2022. 

“Annata finora difficile in vigneto, con grosso impegno per la gestione di malattie e per gli interventi in verde necessari per poter mantenere la sanità e avere qualità”, spiega Matteo Sardagna Einaudi in vista della vendemmia 2023. 

“Possiamo dire che, in assenza di calamità, la produzione si prospetta molto buona, sana e con l’andamento climatico attuale, con notti fresche e giornate molto calde, la vite sta bene e ci sono presupposti di buona qualità”.

A chiudere la panoramica piemontese sono le parole di Franco Morando, titolare dell’azienda Agricola Montalbera, 130 ettari vitati tra Monferrato e Langhe:

“La vendemmia 2023 si prospetta leggermente anticipata rispetta le consuetudinarie annate, penso personalmente al 2021, 2020, 2019 per citarne alcune, ma mai come la 2022, vendemmia che non ha visto una goccia di pioggia”. 

“Ad oggi son state raccolte tutte le basi bollicine Charmat e da lunedì 28 agosto inizieremo con i Moscato e il Viognier, per poi seguire a macchia di leopardo con tutto il resto per circa un mese di duro e santo lavoro”.

“L’annata 2023 si presenta sì come vendemmia molto calda e precoce, ma battezzata da qualche sporadica pioggia che ha fatto vivere e respirare la pianta in modo più sereno e pacato”. 

“Di 130 ettari, Montalbera non è stata colpita da grandine nella parte di Castagnole Monferrato, mentre qualche chicco malefico è caduto a Castiglione Tinella, terra del nostro amato Moscato, pur per noi senza particolari disagi o problematiche che possano riversarsi in ambito qualitativo”. 

“Dunque, bella, calda, polposa ed elegante si prospetta la vendemmia 2023 per Montalbera, con sicuramente vini di forte concentrazione e dai profumi illibati dovuti alle escursioni termiche. Rispetto allo scenario attuale, stimo una diminuzione tendenziale nei volumi del -15%”. 

La vendemmia 2023 in Liguria sui Colli di Luni

In Liguria, Diego Bosoni, produttore di Cantine Lvnae, fa il punto riguardo alle prospettive di vendemmia 2023 sui Colli di Luni: 

“Una primavera abbastanza piovosa ha permesso di integrare le riserve idriche per affrontare un’estate con picchi di temperatura leggermente sopra la media. Lo stretto rapporto tra mare e montagne che caratterizza le nostre terre ci ha garantito un’ottima ventilazione, ci sta proteggendo dagli agenti atmosferici pericolosi come grandinate e forti piogge”. 

“Anche la temuta Peronospora non ha causato problemi, nonostante un inizio di estate caratterizzato da alternanza tra pioggia e sole”. 

Con Bosoni che conclude:

“Ci avviamo verso la raccolta fiduciosi di ottenere buoni risultati qualitativi: le uve si presentano in ottime condizioni e stanno andando a maturazione in maniera promettente”.

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