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Vendemmia 2023 in Alto Adige: il primo giudizio dopo il via alla raccolta dell’uva

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Con la raccolta dei vini base per la produzione di spumanti, è cominciata in questi giorni la vendemmia in Alto Adige. Dopo l’eccezionalmente precoce via alla raccolta dell’uva di 12 mesi fa, quest’anno si è tornati ampiamente nella media. L’estate nei vigneti, tuttavia, è stata umida e, pertanto, più difficile. “Speriamo in un paio di settimane assolate e asciutte prima dell’inizio della vendemmia vera e propria”, sottolinea Andreas Kofler, presidente del Consorzio Vini Alto Adige, nel primo giudizio sulla vendemmia 2023.

Il via alla raccolta dell’uva dai vini base per la produzione di spumanti: com’è andata

Rispetto all’anno scorso, quest’anno l’inizio della vendemmia 2023 nelle vallate si è spostato in avanti di circa cinque giorni, mentre la raccolta dei grappoli nelle zone più elevate addirittura di un periodo tra i 10 e i 14 giorni. 

Via alla raccolta dell’uva con i grappoli per i vini spumanti, che in Alto Adige sono Pinot Bianco e Nero nonché Chardonnay, tradizionalmente vendemmiati alcune settimane prima. 

Vendemmia 2023 in Alto Adige: il primo giudizio dopo il via alla raccolta dell’uva. Si parte dalla raccolta dell'uva base spumanti
Andrea Kofler – Presidente del Consorzio Vini Alto Adige

“Il motivo di questo avvio anticipato è che i vini base per la produzione di spumanti necessitano di più acidi e di meno zuccheri, in modo tale che possano poi fermentare una seconda volta in bottiglia con l’aggiunta di zucchero”, spiega Kofler.

Soprattutto per le settimane precedenti la vendemmia 2023 vera e propria, il presidente del Consorzio Vini Alto Adige si augura che le condizioni climatiche non riservino brutte sorprese, così come avvenuto durante l’estate. 

Anche se, almeno finora, non si sono verificate forti grandinate, Kofler esprime comunque un desiderio sul meteo fino alla fine della vendemmia 2023: 

“L’ideale sarebbero scarse precipitazioni, notti fresche e giornate di sole”.

Vendemmia 2023 in Alto Adige: attese e il primo giudizio

Il desiderio per un po’ di “tregua” climatica da parte dei vignaioli altoatesini è perfettamente comprensibile tenuto conto dell’umidità persistente soprattutto in luglio, ma anche in agosto, che ha causato ai viticoltori in Alto Adige tutta una serie di problemi, primo tra i quali l’elevata presenza fungina tra le viti. 

“Fortunatamente, i nostri coltivatori in Alto Adige sono ben preparati e la consulenza funziona al massimo livello. Ciò permette di tenere sotto controllo la situazione anche in presenza di condizioni meteo problematiche”, sottolinea il presidente del Consorzio anche in considerazione della diffusione della Peronospera, che in altre zone di coltivazione in Italia ha provocato massicce perdite di raccolto.

Quest’anno, in Alto Adige, l’elevata umidità ha anche fatto sì che grappoli e acini siano ricchi d’acqua e quindi più gonfi. 

Vendemmia Alto Adige – Ph Alex Filz Traube

“Poiché la gestione della quantità di raccolto è una fondamentale misura di controllo della qualità, nelle ultime settimane è stato effettuato uno scrupoloso diradamento”, conclude Kofler, che nel suo primo giudizio sulla vendemmia 2023 non azzarda ancora previsioni sulla qualità dei grappoli. 

“È ancora troppo presto per pronunciarsi, anche perché il meteo degli ultimi giorni precedenti la vendemmia ha un’enorme influenza sul contenuto di acidi e di zuccheri”, spiega il presidente del Consorzio Vini Alto Adige, che chiosa: 

“Se avremo ancora un po’ di fortuna con il meteo, possiamo però sperare di avere un’altra buona annata”.

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