Arriva dalla Toscana, più precisamente dal cuore della Maremma, Località Campigliola, nei pressi di Manciano (Grosseto) il miglior Sauvignon d’Italia 2024 secondo Doctor Wine. Daniele Cernilli e il suo team ha infatti premiato il lavoro di Tenuta Montauto, assegnando al suo Poggio del Crine 2018 un punteggio di 97/100, eleggendolo in cima alla classifica nella categoria del noto e celebrato vitigno all’interno della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024. “Un riconoscimento che va a coronare lunghi anni di sacrifici e duro, durissimo lavoro materiale e intellettuale”, commenta il titolare della cantina toscana, Riccardo Lepri, “e che rende finalmente giustizia della strada intrapresa da Tenuta Montauto quasi mezzo secolo fa”.
Poggio del Crine 2018 Tenuta Montauto: arriva dalla Maremma il miglior Sauvignon d’Italia 2024 secondo Doctor Wine
Un Sauvignon da podio in quella che universalmente è nota essere terra di Vermentino, altro grande vino bianco. È quello firmato da Tenuta Montauto, grazie al Poggio del Crine 2018.
“Quasi cinquant’anni orsono mio nonno Enos mise a dimora i primi filari di Sauvignon nella terra rossa, venata di quarzo di Montauto”, spiega Riccardo Lepri. “Una scelta controcorrente, la sua, che negli anni ha dimostrato tutto l’intuito e il genius loci di un uomo che la terra la capiva per istinto e che a noi ha portato tante gioie quanto, com’è normale, anche qualche momento critico”.
Oggi il massimo riconoscimento da Doctor Wine, con l’elezione a “Miglior vino da uve Sauvignon 2024” da parte di Daniele Cernilli e del suo team nella Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024.

“Fare vino è, del resto, sempre una questione di personalità, e Poggio del Crine di questa terra e di queste scelte è la quintessenza, concentrato degli otto primi filari della prima vigna di Sauvignon”, prosegue Lepri, che così racconta il miglior Sauvignon d’Italia 2024 secondo Doctor Wine:
“Come il suo omologo in rosso, da uve di Pinot Nero, anche Poggio del Crine bianco è allevato a cordone speronato alto: un sistema di potatura in cui la pianta di oltre 40 anni ha trovato il suo equilibrio produttivo naturale, esprimendosi con grappoli molto piccoli e molto concentrati in succo e aromi, che l’affinamento in bottiglia di oltre tre anni enfatizza forgiando un vino bianco dal carattere magnetico e importante, tale da aver conquistato anche il grande critico e degustatore Daniele Cernilli e tutto il gruppo di Doctor Wine”.
Per un Sauvignon da cima del podio.