Vendemmia 2023 al via anche in Maremma Toscana, dove sta iniziando la raccolta delle uve destinate alle basi spumante e per le varietà precoci bianche – in alcune zone queste uve sono ormai completamente raccolte – con un ritardo di circa dieci giorni rispetto alla media. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana ha voluto tracciare una previsione sull’annata per Vermentino e le altre varietà, attraverso una prima indagine tra i soci: ottimismo sulla qualità anche se vi sarà sicuramente un calo nelle quantità.
“Non è semplice, ed è sicuramente prematuro, fare una stima della produzione,” sottolinea Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio, “mai come in questa vendemmia 2023 la cautela è d’obbligo considerata la difformità di situazioni esistenti in un territorio vasto come la Maremma dove l’incidenza delle precipitazioni primaverili e delle fitopatie non ha avuto ovunque gli stessi effetti”.
“Nella generalità dei casi posso confermare che i viticoltori sono riusciti a gestire con accortezza lo stato fitosanitario del vigneto intervenendo al momento opportuno, si può ipotizzare un calo attorno al 10-15% ma la qualità delle uve sembra molto buona”.

Al via la vendemmia 2023 in Maremma Toscana: le previsioni
Il via alla vendemmia 2023 all’insegna della positività, dunque, per i produttori della Maremma Toscana.
“Dal punto di vista qualitativo, infatti, considerato lo scarto termico verificatosi tra fine luglio e i primi giorni di agosto e il quadro termico sostanzialmente mutato in questi giorni – con un forte abbassamento delle temperature (anche delle minime) che si prevede si protrarrà fino alla prima decade di settembre – non si può che essere ottimisti”, evidenzia una nota del Consorzio.
Lo scarto termico e le buone condizioni meteo dei prossimi giorni favoriranno un grado ottimale di maturazione delle uve, di cui ne beneficeranno, le bianche, in particolare Vermentino e Ansonica e le uve rosse per le quali i tempi di raccolta, in questa vendemmia 2023, si protrarranno fino a tutto il mese settembre e in alcune zone si arriverà senz’altro anche ad ottobre.
Il Consorzio ha anche rilevato che c’è un aumento delle giacenze di circa il 15% rispetto allo scorso anno sicuramente in buona parte riconducibile all’aumento della produzione rivendicata Doc Maremma Toscana 2022 (massimo storico) rispetto alla 2021 e a tutte quelle precedenti.