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Vendemmia 2023: il primo giudizio del Comité Champagne

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La vendemmia 2023 in Champagne è iniziata il 2 settembre, con le cesoie che si sono posate sui primi grappoli di Chardonnay del comune di Bligny nell’Aube e di Meunier di Vert-Toulon nella Marne. Nonostante le condizioni climatiche difficili durante il periodo di maturazione, la regione prevede un raccolto di grande qualità. Ecco che da Epernay arriva il primo giudizio del Comité Champagne sull’annata.

Vendemmia 2023 al via: grappoli dal peso eccezionale e tanta selezione, l’annata nel primo giudizio del Comité Champagne

“Mentre nei settori più precoci la raccolta è appena iniziata, nella maggior parte dei vigneti partirà nei prossimi giorni”, spiega una nota ufficiale del Comité Champagne sul via alle operazioni. “La vendemmia 2023, interamente manuale, dei circa 34.000 ettari della denominazione coinvolgerà tra le 100.000 e le 120.000 persone e durerà tra le due e le tre settimane”.

Da Epernay, si aggiunge poi, in merito all’andamento dell’annata, come dall’inizio dell’anno fino alla fine di luglio, la stagione viticola sia stata particolarmente tranquilla, con pochissime gelate o grandinate e Peronospora e oidio contenuti; solo il rifornimento d’acqua dei suoli, dopo un inverno particolarmente secco, poteva destare preoccupazione.

Vendemmia 2023 al via: grappoli dal peso eccezionale e tanta selezione, l’annata nel primo giudizio del Comité Champagne

“Il clima di agosto è stato più incerto, caldo e insolitamente umido e ha portato alla comparsa di focolai di botrite”, sottolinea il Comité Champagne. 

Fortunatamente, questo clima ha favorito anche “il peso eccezionale dei grappoli, più di 220 grammi in media, cosa mai vista in Champagne”, spiega Maxime Toubart, presidente dei Vigneron e co-presidente del Comité Champagne, che aggiunge: “Questi grappoli numerosi e generosi ci permetteranno di selezionare solo quelli perfettamente sani”.

A fargli eco le parole di David Chatillon, presidente delle Maison di Champagne e co-presidente del Comité Champagne, che conclude:

“Gli Champenois organizzeranno i loro percorsi di raccolta per garantirsi uve di grande qualità: tenuto conto del carico d’uva nei vigneti, anche selezionando solo i grappoli migliori, tutti i professionisti dovrebbero raggiungere senza difficoltà la resa disponibile, fissata a 11.400 kg/ha”.

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