La Cantina Pietradolce, rinomata boutique winery alle pendici dell’Etna, di proprietà della famiglia Faro, presenta l’annata 2019 dell’Etna Rosso Doc dal nuovo Cru, “Feudo di Mezzo”, che entra a far parte della gamma dei grandi rossi e bianchi dell’azienda provenienti da viti pre-filosseriche.
“Feudo di Mezzo”, un Etna Rosso Doc nasce da viti ad alberello di più di 80 anni a piede franco. La contrada Feudo di mezzo si trova a 650 metri s.l.m. e, grazie alle altitudini più basse, conferisce un carattere più mediterraneo alle uve.

La famiglia Faro, proprietaria della cantina Pietradolce, dal 2005 ha voluto investire in questo territorio unico, producendo vini di grande personalità, a tiratura limitata, per poter esprimere a pieno l’identità di ogni singolo cru.
Il lavoro attento di Pietradolce, rispettoso dell’ambiente e del territorio etneo, è stato recentemente riconosciuto anche oltreoceano, con l’inserimento della cantina tra le Top 100 2023 di Wine&Spirits, prestigiosa rivista statunitense che ogni anno premia le 100 aziende in tutto il mondo che si sono distinte nelle degustazioni alla cieca effettuate da esperti assaggiatori. Sono solo 17 le realtà italiane selezionate.
“È stata una gran bella sorpresa questo riconoscimento che ci vede debuttare – accanto a blasonati nomi della produzione vinicola internazionale – nell’importante classifica di Wine&Spirits”, racconta Michele Faro , sottolineando come “il nostro lavoro di ricerca su un territorio che amiamo e rispettiamo è sicuramente la nostra forza, che ci consente di proporre vini di alta qualità, territoriali e fortemente identitari.”
Pietradolce: alla scoperta del nuovo Cru Feudo di Mezzo
Feudo di Mezzo – che si aggiunge alle altre etichette come Barbagalli o Contrada Rampante – è un vino che parla dell’anima vulcanica e del suo vitigno autoctono, il nerello mascalese.
Le uve provengono da un vigneto tra i più antichi e incontaminati alle pendici del vulcano, recuperato dalla vegetazione con un attento lavoro agronomico e riportato al suo splendore, integrandolo con il paesaggio circostante.

L’affinamento è per 14 mesi in botti di rovere da 700 lt, non per marcare, ma per lasciare libertà di espressione al vitigno, esaltandone la complessità e la profondità.
Questo vino prodotto in edizione limitata, è il risultato di una meticolosa attenzione al dettaglio e di una dedizione instancabile alla qualità che la famiglia Faro ha messo al centro della propria attività vitivinicola.

“Aspettavamo la giusta annata per lanciare il nuovo cru Feudo di Mezzo che si unisce al nostro portfolio di produzioni a tiratura limitata. – conclude Michele Faro – Abbiamo a disposizione un piccolo patrimonio di vigne antiche pre-phylloxera per i nostri vini di Contrada, dei micro territori che andiamo a vinificare separatamente per esaltarne le differenze”.