Per il secondo anno consecutivo, il Gruppo Tenute Capaldo – Feudi di San Gregorio è felice di sostenere e partecipare ad Edit Napoli, per contribuire a valorizzare questa splendida città con progetti di visione come quello che anima questa fiera del design editoriale, che si sta sviluppando nel cuore del capoluogo campano dal 6 all’8 ottobre, aprendo al pubblico i luoghi nascosti e prestigiosi e portando in città collaborazioni internazionali e prestigiose.
Da maggio 2021 Feudi di San Gregorio è diventata società benefit (e inseguito B Corp nel 2022), inserendo a statuto il proprio impegno a tutelare e valorizzare la bellezza del patrimonio ambientale, sociale e culturale del suo territorio e della comunità che lo anima.
Feudi di San Gregorio ed Edit Napoli confermano quindi una comunione valoriale, con l’obiettivo di sostenere e promuovere un nuovo concetto di design fondato sulla territorialità, la sostenibilità e la qualità, con processi di produzione che coniugano l’artigianato al design in pezzi replicabili.
Dopo aver partecipato alla precidente edizione con il centralissimo bar della Fiera, curato dall’astro nascente del design italiano, Astrid Luglio, Feudi di San Gregorio partecipa quest’anno alla nuova edizione di EDIT Napoli in duplice forma: con un importante Cult dedicato all’amato Riccardo Dalisi e con un progetto circolare e innovativo grazie alla collaborazione con Monoferments.
Feudi di San Gregorio: da sempre al sostegno dell’arte, del design e della creatività
La cantina Feudi di San Gregorio, fervente sostenitrice di progetti che pongono l’accento sul design, l’arte e la creatività, presenterà quest’anno un omaggio di Fabio Novembre al maestro Riccardo Dalisi, a un anno dalla sua scomparsa: Novembre si farà ponte tra diverse culture, legando Napoli a rimandi artistici internazionali, attraverso un’installazione che coniuga artigianato artistico, design e musica.
“Riccardo Dalisi si è spesso ispirato a Pinocchio con le sue sculture, e Totocchio è forse il personaggio più riconosciuto del suo immaginario fantastico. – racconta Fabio Novembre – Proprio come il burattino più famoso del mondo, Totocchio (e Dalisi) hanno sempre cercato la vita”.
“In omaggio a Dalisi, una coppia di sculture liberamente ispirate al suo lavoro, Totocchio e Soficchia (come i protagonisti di “Miseria e nobiltà”), danzano mosse dal vento di Napoli, come animate dall’afflato creativo di Dalisi che ancora oggi continua a soffiare.”

Il 5 ottobre in occasione dell’inaugurazione di Edit, un quartetto di ragazzi del progetto musicale Tornaccantà del rione Sanità si è esibito in un concerto davanti alla Basilica di Santa Maria alla Sanità per far ballare i Totocchi in latta di oltre 2 metri progettati da Fabio Novembre.
Con il supporto della Fondazione di Comunità San Gennaro del visionario Padre Antonio Loffredo – di cui Feudi di San Gregorio è socio fondatore – i ragazzi hanno suonato gli splendidi strumenti il cui legno proviene dalle barche dei rifugiati che approdano a Lampedusa e che vengono lavorati nelle carceri di Opera e di Secondigliano per dare a questo legno una seconda vita di gioia e musica.
Feudi di San Gregorio e il progetto di circolarità
Nello speciale e maestoso contesto dell’Archivio di Stato, allestito per l’occasione a fiera, Feudi di San Gregorio parteciperà con un’installazione realizzata in collaborazione con Monoferments per presentare la collezione “Transizioni Inesplorate”, nata da un anno di ricerca sulle potenzialità degli scarti legati alla produzione del vino applicata ai materiali per interni, con lo scopo di cambiare la prospettiva di approccio verso l’industria estrattiva ed il reperimento della materia prima.
Feudi di San Gregorio ha conosciuto Monoferments nella precedente edizione di Edit, sviluppando immediatamente l’interesse per il metodo circolare e sperimentale ai materiali e in particolare alle finiture per interni del laboratorio creativo, che ben si integravano con gli impegni di sostenibilità portati avanti dall’azienda irpina.

Da qui l’idea di spingere il confine tra scarto e arte, chimica e artigianato con un’installazione completamente autoprodotta con l’utilizzo di scarti provenienti dall’azienda vitivinicola: raspi, vinaccia, vinaccioli quali biomateriali naturali che hanno prodotto risultati inattesi e sorprendenti.
Monoferments e Feudi di San Gregorio hanno quindi deciso di partecipare insieme a questa nuova edizione della fiera Edit Napoli per condividere con tutta la comunità di designers, aziende e curiosi, gli straordinari risultati di questa prima ricerca e ispirare la produzione di nuovi materiali ed inesplorati utilizzi.