Ca’ del Bosco ha finalmente realizzato il suo sogno con il completamento del progetto legato al suo patrimonio viticolo e della nuova cantina, raggiungendo gli obiettivi che si era prefissata oltre 50 anni fa e inaugurando una nuova fase della sua storia. Dopo 52 vendemmie, infatti, l’azienda guidata da Maurizio Zanella può finalmente mostrare il suo aspetto definitivo, quello che un tempo era solo un’idea e che nel corso degli anni ha preso forma. Il lungo viaggio è iniziato nel lontano 1968, quando è stato piantato il primo vigneto. Oggi, quella visione si è realizzata completamente, segnando un importante traguardo nella storia di una tra le realtà simbolo della Franciacorta.

L’importanza del vigneto nella visione di Ca’ del Bosco
Ca’ del Bosco dispone oggi di un patrimonio viticolo di oltre 280 ettari, distribuito in 11 comuni su 19 in Franciacorta. Un valore che si avvicina all’obiettivo di superficie vitata prestabilita, traguardo notevole per l’azienda se consideriamo che negli anni ’70 e ’80 avevano solo 13 ettari di vigneto in conduzione. Questo rende Ca’ del Bosco custode di una significativa porzione del territorio, seguendo rigorosamente il protocollo della viticoltura biologica certificata per la tutela dei suoli e degli organismi che li abitano.
L’approccio aziendale è incentrato sulla gestione dei propri vigneti, completato da un metodo di vinificazione che valorizza il carattere delle varietà d’uva e dei terreni. Un’attenzione costante è dedicata allo studio dei terreni, alla ricerca delle sfumature nella tessitura, composizione organica e minerale.
Nella nuova cantina arrivano importanti innovazioni per estrarre e conservare al meglio il potenziale delle uve, definendo un metodo di lavoro che enfatizza l’unicità di ciascuna parcella di vigna, il tutto per cercare l’eccellenza nei vini in perfetto stile Ca’ del Bosco.
Negli anni, sono state apportate modifiche agli spazi in cantina per migliorare la vinificazione e l’affinamento dei vini, creando spazi evocativi che permettono ai visitatori di esplorare i propri sensi. Le strutture, progettate in collaborazione con Falconi Architettura, con cui Ca’ del Bosco collabora sin dagli anni ’90, sono state integrate armoniosamente nel territorio circostante.
Un percorso che trova ora la sua definizione finale: i nuovi ambienti per l’accoglienza, il tunnel con i caveaux delle Riserve di Franciacorta e i caveaux nella Cupola storica dedicati alle Cuvée Annamaria Clementi, la galleria delle pupitres e il tunnel riservato all’affinamento dei Millesimati Vintage Collection e per finire la cupola dei sensi che precede l’installazione “Prestige Immersion”.

L’accoglienza in cantina si rinnova

Una nuova cantina con un ingresso che annuncia immediatamente una modalità rinnovata di hospitality. Nel 2021, è stata completata una nuova struttura di accoglienza caratterizzata da una forma circolare con al centro una quercia, simbolo del bosco che circonda la sede di Ca’ del Bosco. Questa struttura collega spazi comuni, showroom e sala degustazione sotto un grande tetto circolare in legno rivestito in acciaio Corten.
Il Tunnel Vintage Collection e la Cupola dei sensi
I visitatori vengono guidati attraverso spazi storici della cantina fino all’imbocco di un caveau dove avviene il passaggio tra antico e moderno, con un’illuminazione che ricrea un “cielo stellato” attraverso i fori delle pupitres.
Un lungo tunnel è circondato da pareti di bottiglie impilate a tutta altezza, appartenenti alla Vintage Collection, mentre sul lato sinistro è esposta la Vinoteca di Ca’ del Bosco, una collezione storica dei vini e dei Franciacorta prodotti dal 1972 a oggi.

La Cupola dei Sensi, poi, è uno spazio circolare con una volta ribassata, progettato per offrire un’esperienza sensoriale coinvolgente, dove i visitatori possono sperimentare il tatto, l’olfatto, la vista e l’udito.
Questo ambiente è progettato per stimolare i sensi del visitatore, preparandoli all’esperienza di degustazione dei vini alla fine del percorso. Nel centro della Cupola dei Sensi è collocata l’opera “Ludoscopio” di Paolo Scirpa, un pozzo di luce che si riflette all’infinito.
Ca’ del Bosco Prestige Immersion
La tappa finale è “Prestige Immersion”, un’esperienza scenografica all’interno di una gigantesca bottiglia capovolta realizzata con oltre 33.000 bottiglie di Cuvée Prestige Ca’ del Bosco, retroilluminate.
A 23 metri sotto terra, è possibile ammirare l’area di affinamento della Cuvée Prestige, in grado di ospitare fino a 4 milioni di bottiglie. Il percorso prosegue attraverso un tunnel inclinato, con un gioco di luci lineari ambrate, omaggio all’arte contemporanea, che conduce i visitatori alle Barricaie storiche.

Tutti questi percorsi di visita sono accompagnati da una serie di suoni curati dal Sound Designer Riccardo Caspani. Questo progetto importante è nato dalla volontà delle famiglie Marzotto e Zanella, soci di Ca’ del Bosco, che da sempre hanno creduto nel potenziale del territorio da valorizzare ed esprimere attraverso l’eccellenza dei propri vini.