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Wine Star Awards, Italia di nuovo sul podio: a Pasqua Vini il titolo di “Innovator of the Year”

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Una prima per l’Italia, una conferma del grande lavoro svolto in questi ultimi anni per Pasqua Vini. Uno tra gli alfieri dell’Amarone della Valpolicella e dei vini veneti nel mondo riceve il prestigioso titolo di “Innovator of the Year” dalla rivista Wine Enthusiast nell’ambito dei Wine Star Awards. La cantina veronese, in lizza per il premio dopo aver sfiorato lo scorso anno nell’ambito dello stesso riconoscimento quello di realtà europea di riferimento, vede così evidenziato lo speciale contributo fornito al mondo del vino e a un approccio al racconto enologico che l’ha resa “House of the Unconventional”, come sintetizza il suo claim.

“Innovator of the Year”: Pasqua Vini porta l’Italia per la prima volta sul gradino più alto ai Wine Star Awards

Dal nuovo corso assunto dalla cantina veronese dopo il passaggio del timone a Umberto, Riccardo e Alessandro Pasqua, Pasqua Vini ha caratterizzato il proprio operato distinguendosi sempre più per il ruolo pionieristico assunto nel settore enologico, sia nei vigneti sia sul mercato. 

La realtà veneta, infatti, ha scelto la strada della continua ricerca e sperimentazione nelle tecniche e negli stili di vinificazione che, assieme all’approccio innovativo al marketing e alla comunicazione, l’hanno posizionata strategicamente nei mercati chiave, tra cui gli Stati Uniti e l’Asia.

Fondata nel 1925 e con un’esperienza vitivinicola consolidata ormai in quasi un secolo di storia, Pasqua Vini oggi può guardare al futuro forte del riconoscimento ottenuto a livello internazionale con l’assegnazione del titolo di “Innovator of the Year” dalla rivista Wine Enthusiast ai Wine Star Awards. Per un approccio innovativo che viene perfettamente sintetizzato dallo slogan “House of the Unconventional” che riflette l’attitudine visionaria dell’azienda veneta a sfidare costantemente lo status quo.

“Questo riconoscimento testimonia la nostra volontà di contribuire a plasmare il futuro del settore”, ha dichiarato Riccardo Pasqua, Ceo di Pasqua Vini. “Essere Innovatore dell’anno è un onore e una profonda responsabilità, non solo dunque un risultato eccezionale ma anche una pietra miliare significativa nella nostra storia centenaria”. 

Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Usa fa eco alle parole, concludendo: 

“Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il nostro eccezionale team, che ringrazio profondamente per l’incessante dedizione e il duro lavoro. Esprimiamo la nostra più profonda gratitudine a Wine Enthusiast, pronti a proseguire questo viaggio insieme creando esperienze straordinarie per gli amanti del vino in tutto il mondo”.

Da Mai Dire Mai a Hey French: come Pasqua Vini è diventata “House of the Unconventional”

Uno dei progetti più rappresentativi della cantina è sicuramente la linea Mai Dire Mai introdotta nel 2016 con l’Amarone 2010 e il Valpolicella 2012. La famiglia Pasqua coltivava da tempo l’idea di una linea iconica che potesse trasmettere l’eccellenza della Valpolicella, e Mai Dire Mai è proprio questo.

Nel 2017, poi, è stata la volta di 11 Minutes Rosé, che si distingue come il primo rosé italiano a effettuare la macerazione sulle bucce. Un prezioso blend che nasce dalle parti più nobili di vitigni autoctoni come la Corvina e il Trebbiano di Lugana insieme a due uve internazionali, Syrah e Carmenère, capace di regalare al bicchiere mineralità e freschezza. 

Wine Star Awards, Italia di nuovo sul podio: a Pasqua Vini il titolo di "Innovator of the Year" dalla rivista Wine Enthusiast.

Nel 2020, il progetto 11 Minutes raggiunge la sua espressione più potente con Y by 11 Minutes, un blend di Corvina, Trebbiano di Lugana e Carmenère, parzialmente affinato in rovere. L’annata 2021 di Y by 11 Minutes fa un ulteriore passo avanti, ottenendo la certificazione biologica.

Icone che aggiungono valore e completano il ricco portfolio sono, infine, Hey French You Could Have Made This but You Didn’t, bianco multi-vintage sul mercato nel 2019 e giunto oggi alla sua terza edizione, e Fear No Dark rilasciato nel 2023, blend di Cabernet Sauvignon e Oseleta posizionato nel segmento ultra-premium.

La strategia della cantina veronese “Innovator of the Year” ai Wine Star Awards dalla vigna alla comunicazione

La strategia di Pasqua Vini si fonda sulla ricerca dell’eccellenza nelle diverse interpretazioni del terroir e in cantina con investimenti in infrastrutture e in tecnologia.

Nel 2022 l’azienda ha ottenuto la certificazione con lo Standard SOPD “Sustainable Organization Module – OS” di Equalitas, sottolineando il proprio impegno verso la responsabilità ambientale e la sostenibilità. 

Nel 2018 la cantina ha avviato un progetto pilota di “vigneto naturale” forte della convinzione che l’innovazione inizi nel vigneto. Questo appezzamento di 1,2 ettari in Valpantena, a San Roccolo di Montorio, ha permesso di sperimentare e implementare tecniche poi applicate anche in altri vigneti, evidenziando la volontà di soddisfare le richieste di consumatori sempre più attenti all’etica e a stili di vita sostenibili. Un progetto che mira a tutelare il vigneto e il suo territorio.

Fuori dal vigneto, l’attitudine all’innovazione della cantina si manifesta nella curiosità nei confronti di mondi e linguaggi vicini a quello del vino, inclusivi e universali, promuovendo attivamente la creatività da più angolazioni con l’obiettivo di raggiungere le nuove generazioni. 

Negli ultimi anni Pasqua Vini ha collaborato e sostenuto artisti e creator di tutto il mondo nell’ambito dell’arte digitale e contemporanea, in particolare in occasione degli ultimi tre anni di Vinitaly ha commissionato speciali installazioni immersive, da Falling Dreams ad Amygdala.n, a Luna Somnium e Superfluo.

Presente in 72 paesi nel mondo e con un fatturato consolidato globale nel 2022 di 72 milioni di dollari, Pasqua Vini è uno dei riferimenti del settore. I vini premium più iconici e dagli stili di vinificazione più innovativi, continuano a guidare le vendite nei mercati chiave, tra cui Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

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