La vendemmia nella Docg Dogliani è salva. Almeno nella gran parte del suo territorio d’elezione, la culla del Dolcetto. L’associazione dei produttori della denominazione, a seguito delle notizie diffuse su un danno da grandine che, il 25 luglio scorso, avrebbe colpito la produzione riducendola dal 75% al 90% ha diramato una nota che rassicura in vista della vendemmia. A venire precisato è, infatti, come il territorio della Docg insista su ben 21 comuni dei quali la maggior parte non è stata interessata dal fenomeno atmosferico, per sua natura puntiforme. La grandinata, associata ad una bufera di vento, si è infatti concentrata soltanto su alcune aree del comune di Dogliani lasciando totalmente intoccati altri comuni della stessa denominazione. A fronte di effettive punte di danno del 90% in alcuni versanti di Valdibà, del 60% in alcune zone di Santa Lucia, San Luigi e Valdiberti, si registra al contempo una totale assenza di perdita di prodotto nelle aree di Clavesana, nella maggior parte della superficie di Farigliano, e in quella di Bastia, Cigliè, Rocca Cigliè solo per portare alcuni esempi.
Dolcetto salvo: la grandinata del 25 luglio non rovina la vendemmia della Docg Dogliani
Pur essendo le zone colpite quelle a maggiore densità vitata per la denominazione piemontese culla del Dolcetto, le cantine sociali dopo un esame approfondito della situazione, avvenuto con la testimonianza diretta dei conferitori, parlano percentuali di perdita di prodotto dal 25% al 35% per la Cantina Cooperativa di Clavesana e dal 30% al 40% per la Cantina Cooperativa di Dogliani.
Per i produttori associati delle aree più colpite la media è intorno al 60%.
Dove invece le piogge sono scese senza grandine, ripetendosi il giorno successivo, la prospettiva, evidenziano ancora dall’associazione dei produttori Dogliani Docg, è ora quella di un raccolto abbondante che potrebbe rivelarsi di ottima qualità.
