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Il Vino dei Vignaioli di Radda: com’è e dove acquistare il superblend di Sangiovese

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Un calice della più pura espressione di un territorio eletto nell’area che definisce i confini della denominazione del Gallo Nero: quello di Radda. E un evento che celebra il Sangiovese e chi dà forma alle differenti espressioni di questo vino in quest’angolo pittoresco di Toscana. L’arrivo dell’estate ha portato in dote il rinnovarsi di una tradizione giunta alla sua seconda edizione: “La Cena” con i Vignaioli di Radda. Un appuntamento unico nel suo genere, nel cuore del Chianti Classico, dove si sono riuniti i membri dell’Associazione dei Vignaioli di Radda. Un gruppo ben nutrito, oggi composto da 26 aziende del circondario, riunite non soltanto per celebrare un territorio, ma anche per il lancio in anteprima di un vero unicum: 53017, il Vino dei Vignaioli di Radda 2019. Alla cena eravamo presenti anche noi di WineCouture e vi raccontiamo questa comunione d’intenti in bottiglia.

26 Sangiovese per raccontare l’anima di un territorio: chi sono i produttori del Vino dei Vignaioli di Radda

Diffondere la cultura vitivinicola di Radda in Chianti, uno dei cuori pulsanti del Gallo Nero: è questa la finalità con cui, nel segno del tradizionale motto “l’unione fa la forza”, 26 realtà del territorio comunale si sono unite in associazione. 

In rigoroso ordine alfabetico, parliamo di Arillo in Terrabianca, Borgo la Stella, Borgo Salcetino, Brancaia, Caparsa, Castello di Albola, Castello di Monterinaldi, Castello di Radda, Castello di Volpaia, Castelvecchi, Colle Bereto, Cortedomina, Fattoria di Montemaggio, Istine, L’Erta di Radda, Monteraponi, Montevertine, Podere Capaccia, Podere Terreno, Poggerino, Pruneto, Tenuta di Carleone, Tenute Selvolini, Val delle Corti, Via L’Inverno, Vignavecchia.

26 espressioni differenti di un’area vocata al Sangiovese, che trova una mirabile espressione, dallo scorso anno, in 53017, il Vino dei Vignaioli di Radda.

Il Vino dei Vignaioli di Radda in Chianti: com’è e dove acquistare il superblend di Sangiovese 53017 dal cuore del Chianti Classico.

53017: dove acquistare il superblend di Sangiovese dal cuore del Chianti Classico

53017 è un’etichetta realmente unica nel suo genere, realizzata in meno di 500 bottiglie nel formato Magnum da 1,5 lt al cui interno si cela un tesoro.

In questo vino è racchiusa l’anima di Radda in Chianti, grazie al contributo di 26 cantine, terreni, sfumature di Sangiovese.

53017, vino che deve il suo nome al codice d’avviamento postale del comune toscano, a fronte dell’impossibilità per ragioni burocratiche di sfruttare la dicitura Radda in etichetta, è infatti figlio d’unione d’intenti e produzione, con ciascuno dei produttori membri dell’Associazione dei Vignaioli di Radda a conferire 27 litri del loro miglior Sangiovese per dare forma a un blend che riposa poi nelle profondità delle cantine di Castello di Albola prima di vedere la luce nello speciale formato in Magnum.

Il Vino dei Vignaioli di Radda in Chianti: com’è e dove acquistare il superblend di Sangiovese 53017 dal cuore del Chianti Classico.

Un’etichetta che è giunta alla sua seconda release e parla di un vino gastronomico e accattivante che siamo curiosi di riproporre nel calice tra qualche anno per valutarne l’evoluzione. Un unicum, come si diceva, che non ha pretese commerciali ma vuole indicare una via da seguire, quella dell’unità d’intenti anche nella comunicazione del valore di un territorio.

Il Vino dei Vignaioli di Radda 2019, con la sua iconica bottiglia numerata a mano per valorizzarne l’esclusività e l’unicità, ha fatto il suo esordio in occasione di una cena organizzata domenica 18 giugno nello splendido scenario di piazza Ferrucci a Radda in Chianti (Siena). E neanche la pioggia ha impedito l’anteprima, accompagnata magistralmente dalla cucina dello lo chef stellato Vito Mollica del ristorante Chic Nonna di Firenze. 

La nuova annata del Vino dei Vignaioli di Radda è stata abbinata a un menù che si è snodato lungo sapori decisi in un rimando tra tradizione e innovazione a tavola, a partire dall’Insalata di baccalà pil pil con zuppetta di verdure crude, passando per i Ravioli di Chianina con riduzione di vino rosso e fonduta al pecorino, fino a giungere alla Quaglia farcita ai fichi secchi con salsa spugnole. Dulcis in fundo: Zuccotto con zabaione al Vin Santo e Caffé e piccola pasticceria per concludere in bellezza.

E poi i vini, con i 26 vigneron di Radda a girare tra i tavoli per presentare le loro etichette di punta nella medesima annata del comune sforzo in uscita.

Per chi desiderasse aggiungere questo vero e proprio pezzo da collezione alla propria cantina, è possibile acquistare sull’e-commerce di Castello di Albola la prima annata 2018. Mentre presto sarà disponibile anche la nuova release.

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