I vini, soprattutto quelli più rari, sono capaci di resistere a ogni crisi. Per loro è semplice: è sufficiente rimanere placidi ad affinare in cantina e lasciare che il tempo passi. Ma non solo: così, finiscono per acquisire ancora più valore. Perché al momento opportuno, tra le bottiglie all’asta, un appassionato collezionista sarà sempre pronto a farsi conquistare dal fascino dell’etichetta introvabile o dell’annata mito.
Lo evidenzia anche un report di Sotheby’s Wine, che racconta di quel che è stato, in questi ultimi 12 mesi, l’aumento delle vendite di vini rari, addirittura del +44% rispetto al 2020 nella celebre casa d’aste, per un business totale di 117 milioni di euro.
Sotheby’s Wine: i nuovi record “colpa” di internet
C’è una spiegazione per comprendere perché il 2021 è stato un anno da record per le bottiglie all’asta. È la forza di internet, che ha schiuso ulteriori e nuovi orizzonti per quello che fino a ieri era un modo “governato” principalmente dagli eventi fisici.
A spiegarlo sono proprio gli esperti di Sotheby’s Wine che spiegano, in un articolo apparso su Le Figaro, di quel che è stato l’arrivo massiccio di nuovi acquirenti e collezionisti, spesso più giovani e più esperti di strumenti digitali e del loro utilizzo.
È così che, nel corso del 2021, le 51 vendite all’asta di fine wines e distillati da sogno hanno raggiunto livelli mai toccati prima, per un giro d’affari complessivo di 117 milioni di euro.

Il barometro dei prezzi delle bottiglie all’asta è in salita
Per dare una testimonianza di quel che sono stati alcuni “picchi”, ecco che in occasione della più famosa asta di vini di Francia, quella annuale dedicata a raccogliere fondi per Hospices de Beaune, il lotto più importante, quello denominato “Pièce des Présidents”, una botte di Corton Renardes Grand Cru, è stata aggiudicata per 800.000 euro: lo scorso anno il prezzo di vendita era stato di 660.000 euro, mentre il record precedente era stato di “soli” 480.000 euro.
E che il barometro dei prezzi, soprattutto quando si parla di grande Borgogna all’asta, non tema né crisi sanitaria, né economica, lo testimonia anche l’asta inaugurale per l’esordio proprio di un hub dedicato Sotheby’s Wine in Francia, il 2 novembre scorso. A essere battuta per l’occasione una collezione privata di vini particolarmente rari del Domaine de la Romanée-Conti. Ça va sans dire: 100% dei lotti aggiudicati per oltre 1 milione di euro di ricavi.
La Top 10 dei vini più costosi del 2021 di Sotheby’s Wine
È proprio la Borgogna la regina delle bottiglie all’asta in questo 2021. La regione del vino più celebre e ambita da collezionisti, infatti, si prende l’intera scena nella Top 10 dei vini più costosi battuti da Sotheby’s Wine. Ecco quali sono produttori, etichette ed annate:
- Pièce des Présidents – Corton Renardes Grand Cru: 800.000 euro
- Domaine de la Romanée-Conti, Romanée Conti 1990 (9 bottiglie): 399.000 euro
- Domaine de la Romanée-Conti, Romanée Conti 2000 (1 Mathusalem, 6 litri): 357.000 euro
- Henri Jayer, Vosne Romanée, Cros Parantoux 1989 (6 Magnum): 341.000 euro
- Henri Jayer, Vosne Romanée, Cros Parantoux 1990 (6 Magnum): 313.000 euro
- Henri Jayer, Vosne Romanée, Cros Parantoux 1999 (12 bottiglie): 313.000 euro
- Domaine de la Romanée-Conti, Romanée Conti 1971 (12 bottiglie): 270.000 euro
- Henri Jayer, Vosne Romanée, Cros Parantoux 1995 (12 bottiglie): 255.000 euro
- Domaine Leroy, Musigny 1990 (12 bottiglie): 255.000 euro
- Henri Jayer, Vosne Romanée, Cros Parantoux 1995 (12 bottiglie): 255.000 euro