Un’annata mito per il mondo del Brunello. E che oggi si arricchisce di una nuova stella. Quella che va ad aggiungersi nel firmamento di uno dei simboli di Montalcino più riconosciuti nel mondo: Banfi. Con la vendemmia 2016, infatti, la famiglia del Brunello della cantina toscana di proprietà della famiglia Mariani-May aggiunge una nuova etichetta alla propria ricca proposta: Vigna Marrucheto.
La biodiversità di tenuta Banfi e il progetto “Vigna”
La tenuta Banfi, che occupa una superficie di quasi 3mila ettari in un unico corpo, ha una variabilità eccezionale: vigneti, oliveti, frutteti, boschi rigogliosi, campi di grano e farro, un vero e proprio paradiso della biodiversità. E qui, sui docili versanti delle colline, il Sangiovese trova il suo habitat ideale, in una perfetta sinergia tra il terreno, l’esposizione ed il lavoro dell’uomo, nasce il mito del Brunello di Montalcino.
Il neonato Vigna Marrucheto, realizzato in 12mila bottiglie, è figlio di tre parcelle dell’omonimo vigneto, da circa 10 ettari, sito nell’area sud-orientale della tenuta.
Una distesa di filari che affonda le sue radici sui numerosi studi effettuati sin dagli inizi all’interno della tenuta Banfi: da quelli sulla zonazione alla selezione clonale, fino allo sviluppo del sistema d’allevamento ad Alberello Banfi.
E questo è quel che trova il proprio compimento nel progetto Brunello “Vigna”: oltre 40 anni di esperienza dedicati dalla realtà toscana ad esprimere e valorizzare le diversità di ogni terroir della tenuta Banfi.

Il terroir e la specificità di Vigna Marrucheto
Grazie alla zonazione aziendale, il cui obiettivo primario è stato quello di valorizzare al meglio ogni singola zona di tenuta Banfi, sono stati individuati 29 differenti terroir. Un termine francese che ci racconta con una sola parola che un vino è figlio non solo dell’uva, ma dell’ambiente in cui l’uva stessa matura.
Terreno, quindi, ma anche luce, brezze, altitudine creano in ogni vigneto un piccolo mondo totalmente diverso da quello adiacente. E il lavoro svolto in vigna continua in cantina.
Qui, le uve di ogni appezzamento vengono lavorate separatamente e anche l’affinamento prosegue diviso, offrendo la possibilità di assaporare nel calice le differenti peculiarità di ogni vigneto. Per Vigna Marrucheto la fermentazione avviene a temperatura controllata (25-30°) in tini combinati in acciaio e rovere francese Horizon. Segue poi il riposo in botti di rovere francese da 60 e 90 hl per 30 mesi.
Elegante e ricercato, Vigna Marrucheto nel bicchiere si presenta con un colore rosso rubino intenso. Dotato di grande complessità sensoriale, in cui spiccano note di prugne rosse mature e pesche bianche, ha un corpo pieno e vibrante, sostenuto da un’ottima acidità, con tannini setosi e un finale ben bilanciato e molto persistente.