Tanti i politici presenti tra i padiglioni di Veronafiere in occasione della Vinitaly Special Edition apertasi domenica 17 e che si chiuderà oggi. E dopo gli interventi, nella giornata inaugurale del ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, che ha ribadito l’importanza dell’appuntamento, quale momento di festa e di confronto tra gli operatori, o del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha chiesto che “si indentifichi definitivamente la vocazione di questa fiera che è diventata il palcoscenico irrinunciabile per i produttori, l’elemento identitario e di promozione del made in Italy”, oggi giungono anche le parole del sottosegretario con delega al vino, il senatore Gian Marco Centinaio.
Il giudizio di Centinaio su Vinitaly Special Edition e la ripartenza del vino tricolore
“L’edizione speciale di Vinitaly conferma la ripartenza del vino made in Italy dopo la pandemia. E il quadro emerso a Verona è più che positivo”. Così il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio.
“Il nostro settore vitivinicolo nel 2021 fa registrare livelli record che superano anche i risultati raggiunti nel periodo pre-Covid. Aumentano anche i consumi interni e familiari. E si conferma soprattutto l’apprezzamento dei nostri vini all’estero con le esportazioni cresciute in questa prima parte dell’anno di oltre il 15% e con la prospettiva di chiudere l’anno raggiungendo per la prima volta la quota di 7 miliardi”.

In uno scenario che offre ottime prospettive per il futuro, si addensa all’orizzonte anche qualche nuvola nera.
“La voglia di vino italiano nel mondo fa aumentare anche i casi di imitazione”, continua Centinaio.
“Bene, dunque, la firma da parte del ministro dello Sviluppo economico del decreto di nomina dei membri del Consiglio nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian sounding, un fenomeno che sottrae ingenti risorse ogni anno alla nostra economia e che il Governo è impegnato a contrastare”.
“Il vino è una nostra eccellenza, il nostro migliore ambasciatore nel mondo ed è espressione dei nostri territori come nel caso del Prosecco le cui colline sono state anche riconosciute patrimonio Unesco. Per questo – prosegue il sottosegretario, che ha la delega al settore – ci batteremo in Europa per fermare tentativi di istituzionalizzare l’Italian sounding, come nel caso del Prosek croato, e in generale per difendere tutte le nostre Dop Igp”.
“Infine, pur essendo d’accordo sulla necessità di tutelare la salute dei cittadini europei e italiani”, conclude Centinaio, “la soluzione non può essere rappresentata da health warning in etichetta, va piuttosto favorita una corretta educazione dei consumatori per un consumo moderato e responsabile non solo di vino, ma di tutte le bevande alcoliche”.