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Pizza e vino: l’abbinamento è naturale tra Fresco di Masi e Giolina

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Un incontro naturale, nel vero senso del termine. Una partnership che lancia un messaggio al mondo e che dimostra come l’abbinamento tra pizza e vino non soltanto funziona, ma è decisamente meglio dell’accostamento “lievito su lievito” con la birra. A dare forma al connubio che lega due dei simboli più riconosciuti del made in Italy a tavola, vino e pizza, sono Masi, riferimento dell’universo Amarone e tra i produttori tricolore principe nella categoria delle etichette premium, e Giolina, il locale milanese noto per la sua declinazione unica della pizza napoletana. Una partnership per la prima volta strutturata, questa tra i due simboli dell’Italia nel piatto e nel calice, grazie a un progetto che mira ad esprime l’anima innovativa e la competenza tecnica dei due brand e risponde a nuove abitudini di consumo, sempre più responsabili e attente al benessere delle persone e del pianeta. Non a caso, il protagonista attorno a cui ruota la golosa iniziativa è il rivoluzionario Fresco di Masi.

#FrescoMeetsGiolina: il naturale incontro a tavola tra due eccellenze

Pizza e vino sono eccellenze della tradizione enogastronomica italiana, frutto di un “saper fare” che negli ultimi anni è andato incontro a nuove tendenze: la pizza – come la cucina moderna in generale – si è alleggerita nelle preparazioni e arricchita di ricercate materie prime ed è andato aumentando, di pari passo, il desiderio di accompagnarla a vini leggeri e “facili da bere” ma di ottima qualità.

Da qui ha preso forma l’incontro che ha condotto all’idea di studiare un abbinamento ad hoc tra le pizze creative di Giolina e la linea bio Fresco di Masi.

“L’abbinamento pizza e vino è un ottimo sposalizio dal punto di vista delle sensazioni gustative e rappresenta il non plus ultra della convivialità informale: i delicati impasti e gli ingredienti ricercati di Giolina sono una festa per il palato che culmina nell’accostamento con Fresco di Masi”, sottolinea Raffaele Boscaini, direttore marketing di Masi. “Una linea di vini bio, vegani, freschi e fruttati, prodotti per sottrazione, ovvero minimizzando l’intervento dell’uomo sulla natura. Vini capaci di intercettare le esigenze delle nuove generazioni, e non solo, tra cui il consumo low alcol. Il concetto di naturalità tout-court è espresso nel nome di questo vino: Fresco, come l’impasto fragrante della pizza di Giolina”.

Ilaria Puddu e Giacomo Boscaini

Pizza e vino: le creazioni di Giolina sposano la linea bio Fresco di Masi

Lo abbiamo testato in prima persona – in compagnia della padrona di casa, Ilaria Puddu, e del brand ambassador di Masi Agricola, Giacomo Boscaini – questo abbinamento tra la creatività gourmet e dall’animo rock n’roll delle pizze firmate Giolina e l’approccio fuori dagli schemi precostituiti di Fresco di Masi. E l’accostamento non ha solo funzionato, ci è apparso realmente come il più naturale degli incontri.

“Siamo davvero entusiasti dell’inizio di questa nuova collaborazione”, sottolinea Ilaria Puddu, founder di Giolina insieme al socio Stefano Saturnino. “Masi è un’azienda che rispecchia a pieno i valori di Giolina, che da sempre punta a rappresentare l’eccellenza del nostro territorio con la scelta di prodotti sostenibili e di qualità”. 

Da Giolina vive l’anima della Grande Milano, con gli scaffali pieni di libri, il pianoforte, i lampadari vintage e lo spirito del dandy metropolitano. Protagonista è la pizza, una declinazione golosa e unica della napoletana, con il cornicione croccante e soffice e un impasto fragrante e appagante. E fin dalle origini, il pairing è sempre stato in accostamento ai vini naturali.

Pizza e vino, le creazioni di Giolina sposano la linea bio Fresco di Masi: il nostro assaggio e un consiglio per un abbinamento “extra”.
La “Gustina”

“Quando è nata Giolina, tre anni fa”, spiega Ilaria Puddu, “la nostra idea è stata quella di puntare solo su vini biologici e naturali. Devo ammettere che il riscontro è stato molto positivo, tanto è vero che oggi ai tavoli dei nostri clienti si vendono molti più calici di vino che bicchieri di birra. Credo che il vino sia in assoluto il miglior abbinamento per la pizza ed è sempre un piacere incontrare aziende che con i loro prodotti riescono a sposare la mia idea. Fresco di Masi è un prodotto perfetto per la pizza: sa di casa, di genuinità, di convivialità, di famiglia, di amici, di momenti spensierati. Questo è quello che ho pensato quando l’ho assaggiato per la prima volta. Un tuffo nel passato, a casa nei miei nonni, quando da ragazzini andavamo in cantina ad assaggiare di nascosto il vino che aveva fatto mio nonno”.

E a questo tuffo nel passato, vero e proprio ritorno alle origini, l’idea di accostare la linea Fresco di Masi alle pizze di Giolina è un vero e proprio inno alla contemporaneità.

Infatti, il classicismo vintage del locale di via Bellotti a Milano rivela la sua anima internazionale mentre il menù esprime il suo lato sincero e casalingo. Un mix adatto ad accogliere l’abbinamento del più italiano dei piatti, la pizza, alla più tricolore delle eccellenze, il vino, semplice come una volta e buono come ci si aspetta oggi.

Non la solita “pizza” di degustazione e un consiglio per un abbinamento “extra”

La linea Fresco di Masi, dunque, è entrato in carta da Giolina. Con la wine list che si fa suggerimento per una serata in cui l’abbinamento è già servito. Duplice la proposta, tanto che si prediliga il bianco, quanto invece che si preferisca un calice di rosso.

Il Fresco di Masi Bianco Verona Igt accompagna “Gustina” – fior di latte d’ Agerola, ventresca di tonno alletterato del Mediterraneo, cipolle rosse di Tropea, sedano croccante, polvere di olive caiazzane, zeste di bergamotto, olio evo Monocultivar Coratina Presidio Slow Food – e “Albertina” – crema di fave, fior di latte d’Agerola, guanciale di Amatrice, fave e cipolle rosse di Tropea spadellate, fonduta di pecorino romano Dop, riduzione di Passo Doble Masi Tupungato, pepe nero, menta, germogli di piselli, olio evo Monocultivar Coratina Presidio Slow Food. 

Il Fresco di Masi Rosso Verona Igt, invece, è consigliato con “Luisina” – una ‘Napoli’ rivisitata con pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop, pomodorini del piennolo del Vesuvio Rossi Dop, alici di Cetara , capperi disidratati , polvere di olive caiazzane, origano di montagna, basilico fritto, olio evo aromatizzato all’aglio – e “Masina”, la novità creata dal pizzaiolo executive Danilo Brunetti in collaborazione con lo chef di Masi Wine Experience Vitangelo Galluzzi, con crema di zucchine, fior di latte d’Agerola, capocollo di cinghiale affinato nel Campofiorin Rosso Veronese Igt di Masi, fiori di zucca, chips di zucchine aromatizzate alla menta, scaglie di Monte Veronese di malga stravecchio Presidio Slow Food, basilico fresco, olio evo Monocultivar Coratina Presidio Slow Food.

E per chi desideri un’ulteriore alternativa all’insegna dei sapori decisi, chi scrive suggerisce un abbinamento “extra”: non perdete l’occasione di assaggiare la “Rosina” – Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop, fior di latte d’Agerola, ventricina abbruzzese, confettura di peperoncino, peperoncino fresco dolce, basilico fresco – accompagnata da un bel calice di Fresco di Masi Rosso Verona Igt. Non ve ne pentirete.

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