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Il vino italiano nella fotografia Mediobanca: fatturati 2022 e previsioni 2023

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Ritorna il tradizionale appuntamento firmato dall’Area Studi Mediobanca con i numeri del vino italiano. E anche quest’anno l’Indagine sul settore vinicolo in Italia dell’istituto bancario ha posto sotto la lente d’ingrandimento le 255 principali società di capitali italiane con fatturato 2021 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi aggregati per 10,7 miliardi di euro, pari all’89,3% del fatturato nazionale del settore. Sul podio, si conferma stabile Cantine Riunite – Giv, seguita da “nuovi” colossi Argea e Iwb. Il report Mediobanca, dopo aver tracciato il bilancio 2022 del vino tricolore, tra e-commerce ed enoturismo, segnalando del balzo dell’Horeca (+19,9% a valore sul 2021) e l’affannoso procedere della Gdo (+3,3%), pone infine l’accento sulle previsioni dei mesi a venire: con vendite date in aumento del 3,3%, a iniziare dalle bollicine, per cui sono stimati ricavi a +5,2% ed export pronto a registrare un +4,2%. 

Il vino italiano nella fotografia Mediobanca: fatturati 2022 e previsioni 2023. Enoturismo su, e-commerce del vino in frenata.

Orizzonte 2023: le previsioni Mediobanca per il vino italiano dopo un 2022 da record per fatturato

Secondo l’indagine firmata dall’Area Studi Mediobanca, i maggiori produttori di vino si attendono per il 2023 una crescita delle vendite complessive del +3,3%, con l’export in sviluppo del +3,1%. 

A spingere le vendite l’ottimismo delle bollicine (+5,2% i ricavi complessivi, +4,2% l’export), mentre i vini fermi sono attesi a un più cauto +2,8% (+2,9% l’export).

Numeri che seguono un 2022 chiuso dai maggiori produttori italiani di vino con un aumento del fatturato del 10% (+10,5% il mercato interno, +9,5% l’estero). 

Il vino italiano nella fotografia Mediobanca: fatturati 2022 e previsioni 2023. Enoturismo su, e-commerce del vino in frenata.

L’Ebit margin ha riportato un calo del 7,6% sul 2021, il rapporto tra il risultato netto e il fatturato dell’8,7%. 

Tra le tipologie di prodotto, i vini frizzanti (+16,9%) hanno accelerato più dei fermi (+8,2%). Prevalgono i mercati di prossimità (Paesi Ue) con il 37,1% dell’export, ma si riduce la distanza con il Nord America (34,6%). Da segnalare la crescita importante (+26,9%) per l’America centro-meridionale. 

Il vino italiano nella fotografia Mediobanca: fatturati 2022 e previsioni 2023. Enoturismo su, e-commerce del vino in frenata.

Nel 2022, il ritorno alle normali abitudini di consumo e la ripresa del flusso turistico hanno poi favorito le vendite nel canale Horeca (+19,9%), che passa dal 16,6% del mercato nel 2021 al 18,1% degli scorsi 12 mesi, a svantaggio della Gdo (+3,3% a valore) in calo dal 37,7% al 36%. 

Le dinamiche inflattive del 2022 hanno rallentato le vendite nei supermercati, con la Grande Distribuzione che si è mostrata più restia a trasferire i maggiori costi sui listini al fine di preservare i volumi. 

Gli aumenti di listino hanno interessato in minor misura i vini Basic (+6,6% a valore); aumenti a doppia cifra per i vini Premium (+13,7%) e i vini Icon (+11,1%). L’attenzione alla sostenibilità spinge le vendite 2022 del bio (+9,6% sul 2021) confinato al 4,3% del mercato.

Il vino italiano nella fotografia Mediobanca: fatturati 2022 e previsioni 2023. Enoturismo su, e-commerce del vino in frenata.

Enoturismo su, e-commerce del vino in frenata

Nel 2022 a crescere sono stati in particolare i ricavi dei servizi legati all’Enoturismo (+67% sul 2021). Al primo posto le visite in cantina (78,8% delle imprese), seguite dall’accoglienza presso una propria struttura alberghiera (32,5%) e dalla ristorazione (27,5%). Ma ancora oggi, sono ben il 17,5% delle società a non svolgere alcuna attività collegata all’offerta turistica.

In ridimensionamento l’e-commerce: nel 2022 le vendite on-line delle principali imprese vinicole si sono ridotte del 3,7% (2,1% del fatturato nazionale).

Nel 2021 la classifica dei principali pure player è stata guidata da Vino.com che ha fatto registrare ricavi per 43,3 milioni di euro, in crescita del 44% sul 2020. A seguire Tannico (33,5 milioni, -9,7%) e Bernabei (31,8 milioni, +23,3%). 

Sopra i 10 milioni di euro anche il fatturato di Callmewine (17,1 milioni), in aumento del 38,4% sul 2020, e di XtraWine (12,6 milioni, +76,7%). Di poco inferiore il fatturato di Winelivery (9 milioni di euro) in aumento del 29% sul 2021. 

Nel complesso, il 2021 non è stato un anno positivo per le realtà di minori dimensioni (-6,3% i fatturati sul 2020).

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