Un nuovo esempio di quanto bere bene faccia bene. Anche e soprattutto nel tempo della vacanza. Fantini Group ha scelto di affiancare in questa calda estate italiana, per un vero e proprio calice solidale, “Diversamente Chiosco”, un chiosco estivo accanto alla spiaggia, sul lungomare di Fossacesia (Chieti), che consente ai ragazzi di poter lavorare vendendo snack, bibite e quant’altro. Voluta dall’associazione Liberamente, che assiste persone con disabilità intellettive o relazionali, l’iniziativa vede il gruppo vinicolo fondato proprio a Ortona nel 1994 e che è oggi azienda leader tra quelle esportatrici nel Sud Italia farsi carico di tutti i costi del progetto socio-occupazionale.
Un calice solidale: l’impegno di Fantini per Diversamente Chiosco
“Cambia il modo di guardare le cose e le cose che guardi cambiano”, così è riportato sulla homepage dell’Aps Liberamente, associazione di promozione sociale attiva in Abruzzo – tra Ortona e Pescara – e che s’impegna ogni giorno a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità intellettive o relazionali, nonché delle loro famiglie.
“Cambiare le cose”, appunto: ad esempio consentendo ai ragazzi assistiti da Liberamente – una ventina circa – di non sentirsi un peso, di rompere la monotonia dell’essere sempre e solo assistiti, ma di potersi per una volta proporre come parte attiva e direttamente coinvolta in un progetto socio-occupazionale. Impegnati direttamente in progetti che consentano loro di lavorare, di avere un obiettivo e al contempo di relazionarsi col mondo.
“Diversamente Chiosco” è un vero e proprio chiosco, appunto, sul lungomare di Fossacesia, a pochi chilometri da Ortona, che i ragazzi seguiti da operatori qualificati dell’associazione gestiscono ogni giorno e per tutta l’estate vendendo snack, bibite, birra, granite e quant’altro. Iniziativa che, in questo 2023, ha trovato il pieno appoggio di Fantini, che non solo si è fatta carico di tutti i costi del progetto socio-occupazionale, ma ha anche finanziato la realizzazione ex novo, una sorta di piccolo chalet in legno dipinto di bianco, rimuovibile, in modo da consentire al progetto di avere una propria sede anche nel prossimo futuro.

“Appena siamo entrati in contatto con Liberamente, ci siamo sentiti coinvolti in modo incredibile”, spiega Giulia Sciotti, direttore marketing di Fantini. “I ragazzi sono anche venuti a trovarci in cantina: è stato un momento ricchissimo di umanità. Da qui la nostra decisione di dare loro una mano a realizzare qualcosa che li valorizzasse in maniera importante”.
Da fine luglio il Diversamente Chiosco è dunque operativo: si andrà avanti fino ai primi di settembre.
Ma l’impegno di Fantini Group non terminerà, “il nostro vuole essere un contributo a lungo termine: verrà infatti creato un laboratorio d’arte, l’azienda lo fornirà con i propri materiali di produzione inutilizzati (etichette, tappi, bottiglie, legno) che prenderanno nuova vita perché saranno utilizzati dai ragazzi per la realizzazione di mobili e suppellettili. Questi verranno messi in vendita per finanziare le ulteriori iniziative dell’associazione”.

Il programma dell’estate sul lungomare di Fossacesia: bere bene nel segno della solidarietà
Durante l’estate abruzzese, al Diversamente Chiosco ogni sera è prevista l’esibizione, negli spazi antistanti, di una band locale: un modo non solo per garantire al pubblico un bel momento di svago, ascoltando musica e magari sorseggiando un calice di vino Fantini, ma anche di avvicinare tutti alla conoscenza dei problemi legati alle disabilità, “le persone vengono attirate dalla band e poi scoprono cosa c’è dietro a Diversamente Chiosco, e hanno modo di apprezzare quanto impegno e quanta gioia questi ragazzi profondono in un’attività che per loro si trasforma in una grandissima opportunità di crescita personale e di contatto con tantissime persone”, spiega Giulia Sciotti.
E poi il cerchio che si chiude: l’iniziativa sta riscuotendo anche quest’anno un grande successo, tanto che anche altre associazioni del settore hanno chiesto di poter coinvolgere i propri ragazzi, in modo da “dare il cambio” a quelli – in media sono tre alla volta – che tengono aperto questo meraviglioso chiosco della solidarietà.
