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Franciacorta: le performance 2021 oltre la vendemmia

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Abbiamo parlato ieri del via della vendemmia 2021 in Franciacorta. Un’annata che si prospetta positiva in termini di qualità, ma che sarà costretta a pagare, in termini di quantità, lo scotto della gelata ad aprile e di una grandinata a fine luglio che ha toccato la zona bresciana famosa per le sue bollicine Metodo Classico. La situazione risulta molto diversa, tra una realtà e l’altra nella vasta area geografica tra Brescia e il Lago d’Iseo, con danni limitati per alcuni (attorno al 10% di perdita, come nel caso di Majolini Franciacorta) e consistenti per altri (si supera anche l’80% delle uve danneggiate). Ma la Franciacorta ritrova immediatamente il sorriso pensando alle performance di mercato, che l’hanno vista ripartire con slancio nella prima metà dell’anno, lasciandosi alle spalle l’incubo dell’annus horribilis della pandemia.

Il Franciacorta riprende a correre

Il primo semestre 2021 per le bollicine di Franciacorta ha segnato, infatti, un trend particolarmente positivo, nonostante le condizioni di restrizioni dei primi mesi previste per l’emergenza Covid-19, dal mese di marzo 2021 si è aperto un quadrimestre che, se confrontato con il periodo corrispondente del 2020, presenta tassi di crescita decisamente importanti.  

In particolare, tra aprile e maggio 2021 si è generata una crescita di oltre il 200% rispetto allo stesso intervallo nei 12 mesi precedenti. Anche le vendite del mese di giugno 2021 risultano essere ben superiori rispetto a quelle dello stesso mese del 2020.

Evidentemente, i tassi di crescita rilevati rispetto al solo anno 2020 forniscono una visione parziale dell’andamento di mercato, considerando le peculiarità dell’anno trascorso, il dilagare dell’epidemia e i conseguenti provvedimenti di contenimento decisi dal Governo, che hanno determinato un impatto profondo sull’economia.

Per dare una visione più completa della crescita, dunque, va analizzata la variazione rispetto all’anno 2019, in cui non erano presenti fattori esogeni ad influenzare le vendite. 

Il Franciacorta a ripreso la sua corsa in termini di vendite, anche nel confronto con le performance pre-pandemia
Il Franciacorta a ripreso la sua corsa in termini di vendite, anche nel confronto con le performance pre-pandemia

Il confronto con vendite e prezzi pre-pandemia

Anche sul fronte del parallelo con il primo semestre 2019, i produttori di Franciacorta non possono che sorridere. Le vendite del 2021 risultano essere in crescita, con un tasso positivo del 12% ed un prezzo medio retail in aumento: da 21 euro nel 2019 si arriva ai 22,5 euro nel 2021.

E al conferma di un 2021 che sta riportando le produzioni franciacortine in scia a quelle che erano le performance pre-Covid-19 giungono anche dalla viva voce delle aziende.

Se, infatti, da una parte la Guido Berlucchi, uno dei brand principe della zona, annuncia un incremento in volumi in questo 2021 già del 6% sul 2019, dall’altra una realtà come Majolini Franciacorta, cantina da 150mila bottiglie di produzione media annua, conferma di essere a pari in termini di volumi sui risultati pre-pandemia.

L’Horeca premia il Franciacorta, buone notizie dall’export

“I risultati raggiunti sono entusiasmanti”, commenta Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta. 

“Il mercato e il mondo della ristorazione ci sono stati vicini e hanno premiato i nostri produttori, un segnale che riconosce Franciacorta come punto di riferimento per il consumatore che vuole vivere un’esperienza che rappresenta il miglior made in Italy e che è sinonimo di qualità, cultura e tendenza”.

“Tutti questi fattori contribuiscono a creare un clima davvero positivo in Franciacorta e per tutti gli addetti ai lavori”. 

“Ringraziamo il mondo della ristorazione, le enoteche, l’Horeca – che rappresenta il canale principale e più importante per Franciacorta – che insieme hanno contribuito a questo successo e speriamo che esso di buon auspicio per il futuro del nostro settore”.

E anche dall’estero giungono buone nuove. Con i segnali di crescita che si attestano attorno al 13,5% del venduto. Nella classifica degli sbocchi più ricettivi, da un lato la Svizzera conferma il proprio primato, rappresentando il 22,6% dell’export totale, dall’altro Stati Uniti e Giappone sono in ripresa sul 2020, nonostante le problematiche che si stanno ancora affrontando in questo 2021 a causa del perdurare della pandemia.

Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta
Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta
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